Il mondo dello sport e quello del poker continuano ad andare a braccetto, specialmente negli Stati Uniti in cui gli esponenti di entrambi i mondi divengono delle vere e proprie star.
Ed è questo il caso di due giocatori, entrambi stelle della NBA – la principale lega di basket al mondo – che hanno deciso di cimentarsi con il tavolo verde e le carte per provare emozioni e sensazioni diverse rispetto a quelle affrontate in anni di carriera sul parquet e con le scarpe allacciate.
In entrambi i casi è stato il Poker After Dark, format che è tornato in auge dopo qualche stagione un po’ buia, a ospitare i campioni della palla a spicchi per farli confrontare con alcuni tra i giocatori di poker più forti in circolazione.
In principio è toccato a Paul Pierce, giocatore che ha appeso le scarpe al chiodo un paio di anni fa dopo aver vinto il titolo di campione del mondo con i Boston Celtics nel 2008. Qualche giorno dopo, nell’episodio successivo, è toccato a Draymond Green, ala forte dei Golden State Warriors che hanno portato a casa l’anello in tre delle ultime cinque stagioni.
Pierce è stato protagonista nell’episodio dedicato ai GOAT, ovvero ai Greatest of All Time. Un onore in più per lui, che ha dovuto incrociare le armi con gente del calibro di Phil Hellmuth e Tom Dwan, quest’ultimo particolarmente atteso. Paul non si è fatto mettere sotto da queste stelle, tanto da farsi notare per un piatto da oltre 30mila dollari portato a casa contro Randall Emmett e Alan Keating.
Un mese dopo, come detto, è toccato a Green, che è passato dalle lotte sotto canestro alla sfida contro il solito Hellmuth e Mike Matusow. Non è andata malissimo per il difensore di coach Kerr, il quale ha dovuto giocarsi tutti i 10.000 dollari iniziali prima di tornare in forza con il secondo stack a sua disposizione.
Così è potuta avvenire la vendetta nei confronti di Maria Ho, che lo aveva eliminato in precedenza. Una mano andata in maniera standard, con Draymond che ha visto reggere la sua coppia di Dame fino al river, in uno showdown contro Rick Thompson che non ha ottenuto il ribaltone con i suoi due Jack.
Dunque è senza dubbio positivo il doppio riscontro per il mondo del basket inserito in contesti pokeristici. Ma più in generale, gli sportivi hanno sempre dimostrato di gradire il poker. Quasi superfluo menzionare Neymar, uno dei calciatori più forti in attività e capace di allestire vere e proprie partite di cash game sia a Parigi, dove gioca attualmente con il PSG, sia nel “suo” Brasile.