Si è concluso nelle scorse ore uno dei tornei più attesi nella schedule dell’EPT Praga, in corso di svolgimento nella Main Room del Casino Atrium della capitale della Repubblica Ceca, da poco rilevato da Leon Tsoukernik.
Stiamo parlando ovviamente del Super High Roller da 50.000 euro di buy-in, che ha visto uno di fronte all’altro alcuni tra i più forti giocatori al mondo di Texas Hold’em.
E la vittoria finale è andata a Stephen Chidwick, il quale ha saputo mantenere la calma e la concentrazione fin dalle battute iniziali del Final Day, al quale si presentava non esattamente tra i più “comodi” in termini di stack, tra i sei giocatori rimasti ancora in corsa. Ed è una vittoria molto pesante per il giocatore britannico, il quale scala anche diverse posizioni nella classifica di fine anno del Player of the Year, redatta dal Global Poker Index.
Con questo successo, e con i punti che ne conseguiranno, infatti, Chidwick potrebbe anche aver scalato la classifica fino alla prima posizione, fin qui mantenuta dall’australiano Kahle Burns. Quest’ultimo è stato scavalcato anche da un altro suo avversario nella lotta per il primato, ovvero l’americano Bryn Kenney, che si è piazzato in terza posizione nell’evento High Roller Pot Limit Omaha da 25.000 euro, disputato sempre a Praga.
Ma tornando al Super High Roller, c’è un giocatore che può senza dubbio avere rimpianti, ovvero Jean-Noel Thorel. Il francese partiva nel Final Day con un importante primato nel chipcount, con un bel distacco sul resto della compagnia. Tuttavia, dopo l’uscita di scena al sesto posto dell’altro britannico Ben Heath ha letteralmente dilapidato il suo stack, tanto da veder finire la sua corsa in quinta posizione, con tanti rimpianti per un torneo buttato via.
Così, una volta eliminati Heath e Thorel, sono rimasti in corsa i migliori quattro giocatori del lotto. A farne le spese per primo è stato Steve O’Dwyer, che con il suo mango in bella mostra si è fermato al quarto posto proprio dopo un colpo perso con Chidwick, che da quel momento iniziava la sua corsa verso il titolo. Ma c’era ancora un ostacolo decisamente alto da scavalcare, forse il più alto di tutti in questo finale di 2019.
Stiamo parlando di Adrian Mateos, il giocatore spagnolo che tra l’avventura recente alle Bahamas e l’inizio dell’EPT Praga ha raccolto tre vittorie che gli sono valse quasi due milioni di euro totali. Un muro che è stato sfondato con questo terzo posto, che vale comunque tantissimo per il madrileno, anche se non ha potuto disputare il suo quarto heads up consecutivo. Heads up che ha invece visto protagonisti Chidwick e Bertrand Grospellier.
Il francese partiva con un netto ritardo rispetto al britannico, ma in quasi due ore di testa a testa è riuscito a mantenere lucidità, al punto da portarsi quasi in situazione di 2:1 in termini di stack. Tuttavia, un turn fortunato ha regalato a Stephen la vittoria, quando con Q-10 andava allo showdown contro l’A-K di ElkY, battuto con il Dieci cascato proprio come quarta carta.