Rick Salomon, la beffa continua: l’emiro non paga e la sua vincita è congelata!

Abbiamo già scritto nei giorni scorsi del curioso caso che ha visto come protagonista Rick Salomon.

Il ricco giocatore americano, noto anche alle cronache rosa per la sua unione con l’esplosiva Pamela Anderson, ha dovuto fare i conti con un vero e proprio raggiro, messo in atto da un sedicente emiro arabo. Il tutto durante una partita a poker high stakes che, almeno in teoria, gli avrebbe fruttato una somma di denaro molto interessante.

 

Oltre due milioni e mezzo di dollari: questo è quanto il principe avrebbe dovuto versare nelle tasche di Salomon, al termine di due ricche partite entrambe disputate in territorio francese. La prima si è giocata in Costa Azzurra, a una manciata di chilometri da Cannes, dove in un tavolo molto animato erano già volate le prime centinaia di migliaia di dollari in favore del forte giocatore a stelle e strisce.

 

La seconda partita si è invece tenuta ad alta quota, per la precisione sulle Alpi Marittime, dove si è conclusa la contesa tra Rick Salomon e Raad Al-Khereiji, lo sceicco che alla fine si è visto presentare un conto a sette cifre. Tuttavia, il pagamento non è arrivato e anche con una scusa abbastanza “leggera”: secondo il principe, quella era una semplice partita “for fun” e dunque non sarebbe tenuto a pagare gli oltre due milioni e mezzo di dollari.

 

Tutto ciò ha scatenato le ire di Salomon, il quale ha provato a farsi forza con una legge del codice civile francese che prevede che i giudici transalpini possono intervenire in caso di raggiri legati a giochi di abilità, quale è considerato anche il poker. Tuttavia, in questi ultimi giorni è arrivata un’altra beffa clamorosa per il pokerista americano, costretto a dover di fatto mollare il colpo dopo aver sognato di recuperare il credito vantato nei confronti dell’emiro.

 

Salomon ha tentato l’ultima carta a disposizione sua e del legale chiamato a intervenire in sua difesa, parlando delle partite di cash game high stakes come di una vera e propria prova di sforzo fisico, visto che, considerando le due sessioni, i giocatori sono rimasti al tavolo per oltre 48 ore. E nonostante i testimoni sposino la tesi di Rick, il giudice ha dato ragione al principe che ha parlato di partita amichevole in cui non si è mai parlato di soldi.

 

Il debitore, infatti, non è tenuto a onorare il suddetto debito secondo una legge, pertanto lo fa solo se ripaga il creditore in maniera spontanea. E considerando che lo sceicco non ha mai deciso di pagare, Salomon non può rivalersi in nessuno modo nei confronti di Raad Al-Khereiji. Tra le altre cose, il principe arabo è già noto alle cronache pokeristiche internazionali per un altro caso di questo genere.

 

Raad Al-Khereiji infatti sarebbe debitore di oltre 34 milioni di dollari nei confronti della Ivey Room. Denaro speso in poco meno di due anni e mezzo e mai ripagato. Dunque si potrebbe dire che il lupo perde il pelo ma non il vizio...

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