Dategli pure del folle ma di certo non dello stolto.
Tom Dwan è tornato a parlare di poker, dell'industria del poker più che del gioco in sé, e lo ha fatto lanciando una provocazione: "Il poker non è uno sport, è un gioco!"
Un'affermazione che fa interpretata, dato che avrebbe poco senso per un personaggio come lui andar contro ciò che per anni è stato sbandierato come tale. La ragione della sua presa di posizione è da inserire in un contesto più ampio, quello della sostenibilità del mercato, in un periodo in cui pare che la nuova frontiera del gioco sia riuscire ad assomigliare il più possibile a un bot:
"Il poker è vivo è vegeto proprio perché non è stato ancora risolto. Volete trasformarlo in un gioco come gli scacchi, dove l'action ristagna per ore e non ci sono soldi?"
In effetti significherebbe snaturare un gioco che del rischio, sebbene in parti contenute, fa la sua essenza. Secondo Dwan il vero problema dei giocatori non è tanto il confrontarsi o meno con giocatori più esperti per poter migliorare, ma parlare con persone intelligenti:
"A che serve parlare con chi è più bravo se questo non è più intelligente? Nel poker ci sono tanti aspetti da tenere in considerazione, magari qualcuno è meno bravo tecnicamente ma possiede altre qualità che lo aiutano e lo rendono migliore di quel che in realtà dovrebbe essere."
Tom è un ibrido tra la vecchia generazione di giocatori e quella nuova, che fa a gara per accaparrarsi l'ultimo software disponibile:
"Al momento ci sono sia persone che giocano per fare soldi che chi lo fa per puro divertimento. Ci sono anche dei giocatori che stanno a metà e ciò va benissimo: immaginate se tutti provassero a dare il massimo per risolvereil gioco, il mercato intero ne risentirebbe."
Secondo Tom invece, il segreto per dare lunga vita al poker così come lo conosciamo bisogna evitare di trasformare tutti in delle macchine:2
"Sono le stesse organizzazioni a dover pensare di offrire una struttura che possa garantire stabilità nel lungo periodo. Come? Garantendo a tutti la possibilità di vincere, specialmente agli amatori."
Il Dwan-pensiero sembra essere in linea con le strade intraprese da diverse note poker room. E voi cosa ne pensate a riguardo: è questo l'unico modo per salvare il poker?