Abituati a sentire la sua voce, un'eccellenza tra i commentatori sportivi, è sempre un piacere ritrovarselo al tavolo.
Riccardo Trevisani ha una verve contagiosa, è il prototipo perfetto del giocatore che vorremmo trovare al tavolo.
Competente quanto basta, emotivo, sorridente e brillante in ogni circostanza: la personificazione della passione per il gioco, quello di cui tutti ci siamo innamorati.
Dopo l'incredibile deep run a Las Vegas di quest'estate, dove Riccardo ha sognato addirittura di mettere le mani su un braccialetto delle WSOP, qualcosa dev'essere cambiato nella sua testa.
Perché da amatore di lusso si sta pian piano trasformando in un giocatore a 360 gradi e la mano contro Nicola Angelini che andremo a raccontarvi ne è la dimostrazione.
Ci troviamo al final table del V-Poker Challenge di Nova Gorica, andato in scena alcune settimane fa, e a bui 125K/250K Angelini apre da BTN a 600K con J♣ 8♠, trovandosi a fronteggiare la 3-bet di Trevisani da BB con K♦ 10♠ a 1,7M. Call.
Su flop 6♣ 6♦ 2♥ checkano entrambi, mentre su turn 3♠ Trevisani check-calla la bet 250K (appena un BB) di Angelini. Il river è un 7♦, Riccardo checka nuovamente e stavolta Nicola spara una overbet a 4,6 milioni.
Trevisani entra "in the tank", come si dice in gergo, e dopo aver fatto le sue valutazioni annuncia il call. Ebbene si cari lettori, il buon Riccardo ha chiamato Angelini con Kappa carta alta!
L'entusiasmo del protagonista di questo hero call sensazionale è difficile da contenere e infatti "Trevi" commenta così a caldo la sua giocata: "Si tratta di un call figlio dell'avversario e della size utilizzata. E del fatto che era una vita che avevo voglia di farlo!"
Quale momento migliore insomma, se non un final table in diretta streaming, per mostrare a tutti le sue doti di sceriffo. Il suo mentore Marco Bognanni probabilmente gli avrà insegnato qualcosa di nuovo, perché chiamate di questo tipo non sono certo comuni a un amatore, quale Trevisani ama definirsi.
Chissà che col tempo non possa essere lui a riportare un braccialetto in Italia, stavolta per davvero. L'entusiamo non gli manca di certo e nemmeno la voglia di spaccare il mondo!