Avete mai sentito parlare di Dewey Tomko?
Per chi fosse rimasto sulla luna si tratta di uno degli amici storici di Doyle Brunson, la leggenda del poker, nonché giocatore esso stesso e nondimeno gran narratore di aneddoti curiosi su personaggi come Texas Dolly per l'appunto o Stu Ungar, come quelli che vi proporremo quest'oggi.
Tomko infatti, racconta che il giovane Brunson, quando ancora non aveva inciso il suo nome negli annali del poker mondiale, era davvero uno spasso al tavolo da gioco. Parlava e scherzava animatamente con tutti, senza mai eccedere o risultare inopportuno. Una caratteristica che gli consentiva di capire quanto più possibile dai suoi avversari:
"Quel che accade ora invece, con smartphone e tablet, è che l'interazione al tavolo si riduce ai minimi termini. Non si ride e scherza più come un tempo. L'atmosfera in generale si è raffreddata rispetto al passato."
Per quanto concerne Stu Ungar invece, Tomko ricorda le sue incredibili sessioni cash game live contro i businessmen in arrivo a Sin City:
"Qualcuno lo avvisava del loro arrivo sin dal momento in cui mettevano piede all'aeroporto e lui, in qualsiasi momento della giornata, si preparava e li attendeva al casinò. Immaginate quanto potesse essere vantaggioso per Stuey giocare contro di loro: già in divario tecnico era incolmabile, in più questi avevano un fuso da smaltire...Stampava soldi come una fotocopiatrice!"
Tra Stuey e Doyle però, la grande differenza al netto del talento individuale consisteva nella gestione delle risorse:
"Doyle aveva famiglia e la gestione del suo bankroll è sempre stata molto oculata. I soldi vinti al tavolo dovevano servire a più scopi e soprattutto dovevano garantire un futuro ai figli.
Stu Ungar invece era esattamente agli antipodi. Poteva capitare che vincesse mezzo milione di dollari al tavolo da gioco per poi perderlo la sera successiva ai giochi da casinò, o sperpearli in alcool, droghe e donne."
Nonostante questa vena spendacciona, Stuey aveva anche un gran cuore: "Una sera diede a un mendicante una banconota da 100 dollari...' - ci rispose. Lui era così!"