Quello tra Kahle Burns e Alex Foxen è stato un duello che ha tenuto banco per tutto il 2019.
Nella maggior parte dei casi è stato un duello combattuto a distanza, che ha avuto in particolare un campo di battaglia molto ambito da entrambi, ovvero il primo posto nella classifica del Player of the Year della Global Poker Index. Kahle è stato a lungo in testa, praticamente lo è stato fino a dicembre inoltrato, ma alla fine a spuntarla è stato Alex.
E visto che il 2020 non vuole essere da meno rispetto all’anno che se n’è andato, ecco che questo duello si è ripetuto. Questa volta non sul piano dei punti o delle classifica, ma del poker giocato nella sua purezza. Ed ecco che Kahle Burns e Alex Foxen si sono ritrovato, uno di fronte all’altro, in uno degli appuntamenti più attesi di questa prima parte del nuovo anno, in una location davvero mozzafiato.
Siamo al Crowne Resort di Melbourne, la casa dell’Aussie Millions, dove Burns è riuscito a prendersi la sua (parziale) rivincita portando a casa il Super High Roller da 100mila dollari australiani di buy-in. La rivincita, in questo caso, consiste nel fatto che a cadere per ultimo, in un tavolo finale davvero ricco di mostri sacri del poker live, è stato proprio Alex Foxen, l’autore della grande beffa a fine 2019.
Burns e Foxen si sono ritrovati al Final Table in ottime condizioni di stack, ma di fronte a loro c’erano altri grandi campioni. In primis Bryn Kenney, uno dei più vincenti della storia dei tornei di poker live, ma anche Michael Soyza e Timothy Adams, quest’ultimo uscito di scena già nelle prime fasi del tavolo finale, con una settima posizione che gli ha fruttato comunque poco più di 218mila dollari di moneta.
Dopo l’uscita di scena di Soyza in quinta posizione, sembrava che questo torneo fosse un affare tra Burns, Kenney e Foxen. Tuttavia, al quarto posto è uscito proprio Bryn, al termine di una mano davvero pesantissima per il destino del Super High Roller: apre Alex, poi 3-bet di Kenney e push di Kahle con coppia di Dieci. Bryn con il suo A-K non può fare altro che andare allo showdown dopo il fold di Foxen, ma il board è liscio e arriva la pesante eliminazione.
L’uscita di scena di Aaron van Blarcum è solo una formalità prima dell’inevitabile testa a testa tra Foxen e Burns. Quest’ultimo ha poco più del triplo dello stack del suo avversario, il quale cerca di attaccare fin da subito. Ma ben presto Alex finirà nella rete del suo principale rivale dello scorso anno, fino alla mano decisiva, un vero e proprio cooler. Burns va allo showdown con A-10 contro A-9 di Foxen: il board regala una carta a entrambi ma non porta al ribaltone.
E così, alla prima occasione in cui le loro armi si sono incrociate, Burns ha avuto la meglio su Foxen. Ma se le cose andranno avanti così, sarà un 2020 lunghissimo per entrambi...