Piatto ricco? Ci si ficcano in quattro. Purtroppo però non siamo al pokerino natalizio con zii e cuginetti, ma alle Triton Series e la partita cash-game giocata nell'isola di Jejù nel 2018 non è certo alla portata di tutti.
I protagonisti di questo pazzo all-in a quattro rispondono ai nomi di Rui Cao, Elton Tsang, Mikita Badziakuski e Tan Xuan, che decidono di metterle tutte già al flop in un cooler che farebbe saltare chiunque dalla sedia.
L'action preflop
La partita NLH (ante only) prevede il pagamento di un Ante da 4mila dollari, col bottone che a ogni mano mette esattamente il doppio. Il limp in questi casi va per la maggiore, finché Rui Cao spilla K♥ K♠ e alza la posta a 54K. Elton Tsang con J♦ 10♦ non sta certo a guardare e si unisce alla festa da early position, così come Mikita Badziakousky con J♣ 10♥ e Tan Xuan da HJ con 7♠ 7♣.
Prima del flop il piatto ha già superato i 200 mila rollari e quando il dealer stende le prime tre carte, Q♣ 9♣ 7♦, succede il finimondo.
L'action al flop
Set, overpair e scala bilaterale: di fronte a cotanta abbondanza i giocatori provano a far proprio il piattone e il primo a parlare è proprio Tsang che shova per 225K con la sua bilaterale, seguito da Badziakouski che, col medesimo progetto, reshova per 324K.
A questo punto il bottom set di Xuan Tan sembra un invito a nozze e Rui Cao, con la sua overpair, si sente quasi costretto a shovare il suo mezzo milione di dollari spingendo tutte le chip in mezzo al tavolo. Il risultato? Sono in quattro in all-in al flop
L'epilogo della mano
Il turn è un Q♠ che mette Xuan in netto vantaggio rispetto agli avversari. Col board pairato infatti il buon Tan ha già full house e può perdere soltanto da un Kappa che regalerebbe full più alto a Rui Cao con K-K.
Il river è un 6♣ che non cambia la sostanza e Tan Xuan si porta a casa un piattone da oltre un milione di dollari col suo full di Sette e Dame. Insomma, sarebbe potuta andare decisamente peggio considerata la forza della sua starting hand preflop, ma alla fine la dea bendata ha scelto lui...
