Il quinto evento della stagione 2019-2020 di ISOP Championship ha visto il quinto vincitore diverso, al termine di un torneo particolarmente frizzante, soprattutto nelle sue battute conclusive.
E alla fine a poter gioire con il trofeo in mano e con una prima moneta da 10.500 euro è stato Marco Iodice. Il giocatore campano, grande amico tra gli altri anche di Dario Sammartino, ha tenuto a bada un field che per buona parte è stato agguerrito, ma nulla ha potuto contro di lui.
In particolare il Final Day, che ha visto la presenza ai tavoli di 14 giocatori, vedeva al comando del chipcount un altro campano, Armando Annunziata, e uno dei pochi sloveni rimasti in corsa, il giovane Anze Smajd. E mentre quest’ultimo viveva una giornata da montagne russe, Annunziata invece cercava di dare l’assalto al maggior numero di piatti possibili, tanto da dare due colpi importanti in alcune fasi interlocutorie ma comunque determinanti di questo Main Event.
Il primo è legato all’uscita di scena all’undicesimo posto di Aurelio Reggi, con una coppia runner runner dopo un call al push del siciliano con gut shot. Il secondo riguarda la composizione ufficiale del Final Table televisivo, arrivata dopo l’eliminazione in nona posizione di Paolo Litrico. In questo caso possiamo tranquillamente parlare di un cooler, visto che Annunziata con il suo Ace King partiva in vantaggio su Asso e Donna in mano al suo avversario.
Una volta partito il tavolo finale, abbiamo subito assistito alle uscite di scena di Simone Tomat e Antonino Gandolfo, rispettivamente in ottava e settima posizione. Entrambi partivano molto corti e non sono riusciti a compiere la scalata. Stessa sorte, con l’eliminazione al sesto posto, per Armando Annunziata, il quale ha dimostrato – così com’era accaduto nell’evento di dicembre – di avere ancora qualcosa da limare e da migliorare nella gestione del mindset a un tavolo finale.
Si rimane in cinque e a uscire di scena per primo in questa situazione è Andrea Vaccarella, un altro campano che ha dimostrato ottime doti in questo Main Event. Per lui tanta sfortuna anche nel timing in cui ha effettuato alcune giocate un po’ più estrose e nelle quali ha sempre trovato qualcuno con un punto più forte del suo. Quarta posizione per l’ennesimo campano arrivato al Final Day, Gaetano Morra. La strategia di giocare estremamente tight gli ha fatto scalare diverse posizioni, ma non gli ha consentito il cambio di marcia necessario per vincere un torneo.
Si rimane in tre, con Iodice e Smajd ancora ben saldi lassù e con Augusto Baruffi a fare da terzo incomodo. La sua presenza al Final Table non durerà poi molto, visto che proprio Iodice lo costringerà a capitolare in uno dei rari momenti in cui Baruffi ha cercato di spingere un po’ più forte rispetto ai suoi standard. Era inevitabile, visto l’andamento del torneo, che fossero Marco Iodice e Anze Smajd a giocarsi il titolo. E la partenza con stack più o meno pari lasciava presagire un bell’heads up.
Tuttavia, Iodice ha giocato davvero alla grande quando è rimasto da solo contro il giovane sloveno. Una condotta pressochè perfetta con un paio di giocate che hanno stroncato il suo avversario più nella mente che nella situazione di stack. Fino alla mano conclusiva, in cui Smajd pusha con Jack e Dieci contro la coppia di Tre del campano che regge fino al river e gli consegna il trofeo e la possibilità di giocarsi ulteriori chances di qualificarsi all’Italian Poker Team per giocare le WSOP.