C'è modo e modo per vincere un torneo e Julien Martini sa sicuramente quale adottare per mettere la parola fine ai giochi e lasciare l'avversario di sasso.
Parliamo dell'hero-call da cineteca con cui si è sbarazzato di Kahle Burns al 10K della Poker Masters di qualche mese fa, dove il francese ha fatto sfoggio di tutta la sua classe.
Ci troviamo al livello 100/200 ante 200 e Martini apre a 450K con A♥ 8♦ e uno stack da circa 3,4 milioni di gettoni trovando la difesa di Burns da grande buio con K♦ 3♣.
Il flop recita 10♥ 5♠ 4♥ e Burn check-calla la c-bet di Martini a 200K, circa 1/5 pot. Su turn J♠ entrambi i contendenti optano per il check mentre su river 2♠ Burns prende l'iniziativa e va all-in per 2,15 milioni.
Una overbet considerato il pot da 1,5 milioni che manda in the tank il francese. Pensa che ti pensa Martini decide di chiamare mostrando Asso carta alta, ovvero la mano migliore. Torneo, primo posto e trofeo sono suoi e l'espressione di Burns è tutta un programma.
Ma per quale ragione il francese ha deciso di chiamare? Riavvolgendo il nastro e riflettendoci un po' su la sua scelta è tutt'altro che azzardata. Le dinamiche heads-up si prestano a range più larghi del previsto e quanto accaduto al flop, dopo l'apertura e la difesa è quantomai standard.
Martini c-bettera praticamente con tutto il suo range su board 10 high senza flush draw e la size è così piccola che Burns chiamerà molto spesso in floating anche con mani come K o Q high, come appunto accade.
Il check to check al turn su J♠ è indicativo: nessun draw si chiude e Kahle, visto il flush draw a Picche, potrebbe anche puntare per value e protection laddove avesse pescato la sua, mentre checkerebbe tutte le pair prese al flop.
Al river casca un 2♠ che chiude flush draw a Picche. Anche con un draw a colore Kahle avrebbe potuto bettare per crearsi una pot size bet e shovare river, sia nel caso in cui fosse riuscito a chiudere il draw che in bluff.
L'overbet però è eccessivamente polarizzante e in questo frangente Burns dichiara sostanzialmente di avere un punto molto forte o aria totale. Martini con il suo Ace High ha showdown value e sa che la maggior parte del range di valore dell'avversario non andrebbe all-in, motivo per cui decide di fare call. Chi di voi avrebbe giocato allo stesso modo?