Gli errori principali degli amatori nel Pot Limit Omaha

Da quando il Texas Hold'em ha preso il sopravvento tra le discipline pokeristiche è aumentato progressivamente anche l'interesse per altre varianti, una su tutti il Pot Limit Omaha.

 

 

Per chi ne fosse completamente all'oscuro si tratta di una versione "pot limit" dell Hold'em con quattro hole cards al posto di due, sebbene per formare la best hand se ne debbano selezionare soltanto due, anzi obbligatoriamente due, da unire ad altre tre sulle cinque comuni presenti sul board.

 

Dando per scontato che chi proseguirà la lettura avrà giocato almeno una volta a questa bellissima variante, andiamo ad illustrare gli errori principali commessi dagli amatori nel Pot Limit Omaha

 

Hand selection

 

La tentazione di giocare più mani possibili, considerato l'elevato numero di combinazioni di valore possibili, è davvero alta ma, come accade con l'Hold'em, i range con cui giocare vanno studiati per benino. Le combo migliori per giocare sono tendenzialmente una Coppia e due carte suited, meglio se connesse tra loro. Tra le best starting hand per eccellenza infatti, troviamo A-A-J-T double suited, una mano davvero succulenta con cui entrare in gioco.

 

Seguire troppi progetti

 

Se tra le vostre quattro carte, una volta steso il flop, le possibilità di chiudere un punto abbastanza forte sembrano essere allettanti, ricordatevi che sarà così anche per il vostro avversario. Ecco perché è bene non affezionarsi troppo a dei progetti di medio basso valore, ma assicurarsi sempre di avere almeno un progetto nut. Colori, scale e set infatti fioccano che è una meraviglia.

 

Free cards

 

Nel Texas Hold'em è spesso buona norma pot controllare, ovvero prendersi il rischio che l'avversario chiuda un eventuale progetto pur di tenere il piatto basso checkando dietro una mano di valore, anche nel tentativo di farlo bluffare qualora non chiuda nulla.

 

Nell'Omaha invece vale la regola contraria: dal momento che le possibilità di chiudere un progetto sono molteplici, regalare una carta all'avversario risulterà molto più dannoso, motivo per cui spesso e volentieri le size di puntata corrispondono all'entità del piatto.

Low cards

 

Se nel Texas Hold'em può risultare conveniente entrare in gioco con delle carte basse, magari suited connectors o suited one gap, nell'Omaha è meglio evitare di giocare con carte troppo basse, dato che nella maggior parte dei casi saranno i punti nut a dominare la scena. Non vorrete mica trovarvi a call-muckare con il vostro colore centrato runner runner con 5-3 contro l'avversario che puntualmente ve lo girerà all'Asso, non è vero?

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