Phil Ivey ci va vicino: è secondo nello Short Deck dell’High Roller Series di Sochi

Abbiamo narrato qualche giorno fa il ritorno al successo di Sam Trickett, uno di quei giocatori che dà senza problemi del tu agli eventi High Roller.

Il giocatore britannico è tornato al successo dopo qualche mese senza riuscire a portare a casa eventi, ma un altro suo grande amico stava per riuscire nello stesso colpaccio. Stiamo parlando di Phil Ivey, uno di quelli che avrebbe un grandissimo bisogno di tornare a trionfare, viste le beghe che è costretto ad affrontare ormai da anni.

 

Il giocatore californiano era tra i grandi protagonisti dell’evento Short Deck nell’High Roller Series in corso di svolgimento a Sochi. Peccato che in terra russa Phil non sia riuscito a trionfare, fermandosi al secondo posto e rimandando ancora per un po’ l’appuntamento con il successo. Alla fine, ad avere la meglio è stato il malese Wai Kin Yong, il quale ha fatto un po’ da guastafeste, visto che in tanti aspettano che Ivey torni a vincere un torneo, specialmente se di questa portata e di questo spessore.

 

Ai nastri di partenza dello Short Deck c’erano 50 persone per tavoli di massimo quattro giocatori, e tra questi c’erano altri elementi di grande livello, ormai da diversi giorni a Sochi per giocare le High Roller Series. Tra questi anche i fratelli Greenwood, protagonisti nel torneo da 50mila dollari portato a casa dal fenomeno bielorusso Nikita Badziakouski. Presente anche un’altra vecchia volpe come Paul Phua, spintosi fino agli ultimi due tavoli che riguardavano proprio la “zona ITM” del torneo.

 

Phua si è però arreso in ottava posizione, portando a casa una moneta da 100mila dollari. Dopodichè è stata tutta una corsa verso la composizione del tavolo finale da quattro giocatori. Tutto ciò è stato possibile dopo altre tre eliminazioni. In settima posizione è uscito l’americano Seth Davise, sesto posto per il russo Mikhail Rudoy e infine Aaron van Blarcum (ormai immancabile negli eventi High Roller) si è fermato in quinta posizione.

 

Da qui è stato tutto dedicato al final table, con quattro protagonisti tutti da seguire: oltre al tanto atteso Phil Ivey e al malese Yong, spazio anche per Cary Katz e per Sam Greenwood. Insomma, un field ristretto ma tutto da seguire. A uscire di scena per primo è stato proprio Katz, fatto fuori dal canadese le cui Donne hanno avuto la meglio sul 9-8 in mano all’americano. Peccato che Sam sia poi uscito in terza posizione dopo essere stato anche chipleader a lungo nel Final Day.

 

Greenwood si ritrova con un colore di fiori centrato al river e decide di mandare i resti. Peccato che Phil Ivey, con poker di Assi, fosse davvero imbattibile e condannasse il canadese a uscire di scena. Con questi presupposti, il californiano era pronto ad avere la meglio su Yong, il quale ripartiva con un quarto dello stack di Phil. Peccato che il ribaltone fosse dietro l’angolo, in primis con una mano in cui il malese ha avuto davvero tanta fortuna.

 

Ancora un paio di double up e Yong si è trovato davanti a Ivey, restandoci fino alla mano conclusiva. Phil pusha con Q-J che centra doppia coppia contro la scala bilaterale del suo avversario. Una scala che puntualmente si concretizza al turn, regalando la vittoria a Wai Kin  Yong.

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