In un periodo davvero insolito abbiamo parlato, tra un clic e un altro, con il professionista torinese Andrea Sorrentino, che sta giocando come da tempo non faceva.
“E' un dovere di noi grinder sfruttare questo momento – ha dichiarato Andrea – sembra di essere tornati al 2009, anzi, allora probabilmente la situazione non era questa. E' uno spettacolo, non giocavo il pomeriggio da 7/8 anni...”.
Il Coronavirus ha costretto tutti a casa, quindi il poker online è un diversivo ottimo per passare qualche ora e magari vincere qualche soldo in un momento critico a livello economico. Ci dice che le giornate gli sono cambiate notevolmente e che gioca anche i tornei pomeridiani, cominciando dopo pranzo e terminando al mattino seguente scontrandosi con un field misto, ma basta fare bene anche in un solo torneo.
Sorrentino insiste sull'importanza di sfruttare al massimo un momento come questo, che non sarà infinito perché la gente tornerà presto alle solite attività a necessariamente, com’è giusto che sia, il flusso di gioco calerà.
Le poker room hanno fatto qualcosa per migliorare l'attuale offerta, ma Sorrentino ha una bella idea per fare ancora qualcosa in più.
“Avrei creato una serie di tornei ad hoc con uno scopo benefico, per garantire un po' di soldi a chi sta impegnandosi a fondo per combattere questo maledetto virus. Apprezzo molto il pensiero di Dario Sammartino, sempre attento al prossimo quando ce n'è bisogno”.
Tutto fermo anche sul fronte del live, con i tornei in ogni parte del mondo che sono stati rimandati o cancellati. Anche le World Series di Las Vegas sono a rischio.
“E' davvero una brutta situazione, ero pronto per prenotare un mese a Vegas per le WSOP. In caso di cancellazione sarei contento si potessero giocare online, ma sarebbe importante poter giocare da ogni parte del mondo, non solo dagli Stati Uniti. Lo scorso anno dal Nevada ho partecipato a qualche evento online ed è stato molto divertente!”.
Nonostante lavorativamente sia un periodo potenzialmente molto florido, Sorrentino, come tutti noi, non vede l'ora di poter tornare alla vita di tutti i giorni, ovvero non costretto in quarantena.
“Mi manca il poter viaggiare, ora sarei nella mia casa di Sharm con la famiglia, a godermi il sole e il mare. Mi andrebbe anche un astice, che potrei comprare e cucinarmi, ma fare una bella mangiata di pesce al ristorante ha di certo un gusto differente. Mia figlia di 3 anni, poi, mi chiede di portarla a destra e a sinistra, invece per il momento, purtroppo, niente Gardaland o divertimenti simili”.
Tornando sul poker online e su questo periodo speciale, abbiamo chiesto ad Andrea quanto queste settimane possano spostare a livello economico per un grinder professionista.
“La durata è fondamentale, comunque tre o quattro settimane così, con questi numeri irreali, possono spostare metà anno o anche di più. Certamente è importante runnare bene proprio adesso, perché senza vento in poppa non si possono fare grandi cose. Molti miei colleghi si lamentano proprio perché la fortuna non è dalla loro in questo momento così felice del poker online nostrano...”.