Le ultime novità che arrivano in giro per il mondo in tema di Coronavirus sono tutt’altro che rassicuranti. Giorno dopo giorno arrivano novità per quanto riguarda la vita di tutti i giorni da ogni parte del nostro pianeta.
E così, purtroppo, anche una delle capitali mondiali del gioco d’azzardo e del poker live ha deciso di prendere le dovute contromisure, per evitare che il Covid-19 arrivasse anche tra i tavoli da gioco. A Las Vegas, infatti, tutti i casinò hanno spento le loro insegne e hanno chiuso le proprie porte.
Così la Strip – senza dubbio la “via della seta” del gioco d’azzardo su scala mondiale – si è trasformata in una vera e propria via del silenzio. Altro che strada della perdizione, nelle prossime ore in Nevada ci sarà un nuovo deserto, questa volta composto dal cemento e dai mattoni degli edifici che resteranno chiusi e di conseguenza vuoti. E tutto a partire dalla giornata di domani, come hanno reso noto i vertici dei principali casinò che a Las Vegas sono affollati di fatto ogni giorno.
Dal Wynn Resort all’MGM Resort, dal Bellagio al Mirage, passando per il Mandalay Bay e tutte le altre case da gioco che hanno contribuito alle leggende che accadono a Las Vegas e rimangono a Las Vegas, come recita uno dei “proverbi” cardine del gioco d’azzardo. Tutto fermo a partire dalla giornata di domani, dunque, con le attività da gioco dei casinò che si trasferiranno per forza di cose online. E lo scarno comunicato diffuso proprio dai vertici di MGM non lascia proprio scampo.
“È chiaro che questa è una crisi di salute pubblica che richiede un'azione collettive se vogliamo rallentarne l'avanzata. La salute dei nostri ospiti e dei dipendenti è la prima preoccupazione in questa crisi”. MGM e Wynn dunque vogliono preservare, com’è giusto che sia, la salute dei propri dipendenti ma anche dei giocatori, che giorno dopo giorno si susseguono ai tavoli e tra i corridoi delle sale con una continuità disarmante. Ma il Coronavirus, almeno in questo caso, ha vinto la sua partita.
E visto che Las Vegas fa rima soprattutto con poker, ecco che rischia di scattare un allarme per quella che è la kermesse regina, ovvero le World Series of Poker. Stando al calendario diffuso nelle scorse settimane, lo start è previsto tra due mesi. Tuttavia, la situazione del Coronavirus negli Stati Uniti, con i casi che aumentano di giorno in giorno e i costi altisonanti dei tamponi per effettuare i test, non consente di prevedere quali saranno i tempi entro i quali il Covid-19 sarà completamente debellato.
Nel frattempo gli organizzatori delle WSOP si stanno muovendo per garantire comunque il gioco e la possibilità di conquistare i trofei. E così, vista l’impossibilità di dare il via al Circuit in programma in questi giorni proprio a Las Vegas, è stata fatta partire la prima vera rassegna targata WSOP e giocata completamente online. Le WSOP.com Online Super Circuit Series assegneranno 18 anelli ai fortunati vincitori, in quello che è un vero e proprio modo per staccare la spina dai problemi quotidiani e magari entrare nella storia del poker. In questo caso, del poker online.
Nel frattempo non sono mancati gli appelli per rivalutare la possibilità di rinviare o addirittura annullare l’edizione 2020 delle World Series of Poker. La nostra speranza, ovviamente, è che tutto torni alla normalità nel più breve tempo possibile, in modo che le carte possano tornare a volare tra i tavoli, a Las Vegas così come nel resto del mondo.