E venne il giorno che tutti i giocatori di poker più importanti attendevano con ansia. O comunque il giorno che aspettavano di vivere coloro i quali si trovano a Sochi, per le Super High Roller Series.
Stiamo parlando dell’evento principe, sia per l’entità del buy-in che, ovviamente, per il montepremi che si sarebbe generato. È il torneo da 100mila dollari di partenza, al quale hanno preso parte in 42 nelle fredde terre russe. E visto che questo genere di eventi non prevede fee, il montepremi ha inevitabilmente superato i 4 milioni dollari.
42 giocatori dicevamo, ma tutta gente di spessore e che sa dare del tu ai tornei di poker live di grande livello e caratura. Tra questi, alla fine, ha avuto la meglio Paul Phua, uno di quelli maggiormente alle poste più alte, visto che è uno dei dominatori dei tavoli di cash game high stakes e delle più singolari specialità di poker che si possono trovare in quel di Macau. E alla fine è stato lui a trionfare e a portare a casa una delle prime monete più ricche del panorama pokeristico mondiale.
Il Final Day è partito con le eliminazioni di Cary Katz e di Ben Heath, rispettivamente in nona e ottava posizione. Entrambi i giocatori sono stati fuori da un Webster Lim apparso in grande forma fin dalle battute iniziali di questa giornata finale. Ma poi è stato il momento di far scoppiare la bolla, visto che erano sei i giocatori a premio in base al prizepool dell’evento. Questa sorte spiacevole è toccata a Michael Soyza, beffato nell’evento Short Deck da 50mila dollari in heads up da Phil Ivey.
Il giocatore malese è stato fatto fuori da Matthias Eibinger al termine di una mano incredibile. Soyza è andato allo showdown con A-K di fiori, trovando il call dell’austriaco con A-2 di quadri. K-4-6 per un flop tutto di cuori e all’apparenza liscio per Soyza, che però si è trovato di fronte il Tre al turn e soprattutto il Cinque al river che ha dato una clamorosa scala ad Eibinger, che ha così fatto scoppiare la bolla, regalando ai sei giocatori restanti la gioia del premio nel torneo principe delle Super High Roller Series.
Da lì in poi le cose sono filate via abbastanza lisce. In primis con l’uscita di scena al sesto poto di Kahle Burns, il quale sembra voler provare a prendere tutto ciò che trova nel mondo del poker live in questo inizio di 2020. Il giocatore australiano è stato eliminato da Paul Phua, entrato definitivamente in scena grazie a questo colpo visto che poco dopo è stato anche il carnefice di un altro player molto atteso, ovvero Michael Addamo, eliminato in quinta posizione.
Phua e Lim sembravano i giocatori più in palla tra i quattro rimasti in corsa per il titolo. I premi continuavano a salire e il gruppo si sarebbe scremato poco dopo a tre unità, dopo l’uscita di scena al quarto posto di Adrian Mateos. Lo spagnolo lasciava così, tra le grinfie del duo asiatico, proprio Eibinger. Phua, però, sarebbe stato in grado di eliminare anche Lim, al termine di una mano iniziata con una scena ben nota nei tornei di poker: il call sofferto di Paul con tanto di “sorry, bro” al suo avversario, prima di vincere.
Si va dunque a un heads up a sette cifre, visto che il runner up si sarebbe potuto consolare con poco più di un milione di dollari, contro il milione e mezzo del vincitore. Alla fine ha avuto la meglio Phua, con la mano conclusiva che racchiude di fatto il suo torneo. Paul trova la solita doppia coppia con A-8 su flop A-8-9, mentre Eibinger pesca un altro Otto. La prima barrel al flop dell’asiatico si ripete sul Re al turn e sul Sei al river. L’austriaco non crede al suo avversario e alla fine mette tutte le chip al centro, perdendo e lasciando la gloria a Phua.