Mustapha Kanit è stato uno di quelli che ha contribuito alla creazione di un vero e proprio mito. Specialmente nell’ultimo decennio, il player modenese ha ottenuto una serie di risultati mozzafiato che lo hanno portato a lungo in testa alla classifica dei giocatori italiani più vincenti di sempre.
Poi è arrivato il suo grande amico Dario Sammartino, che gli ha soffiato questo privilegio, anche e soprattutto grazie al secondo posto nel Main Event delle ultime World Series of Poker.
Musta è stato protagonista, nei giorni scorsi, di una bellissima diretta insieme ad Alberto “grandealba” Russo, andata in scena sul profilo Facebook di quest’ultimo. Sono stati tanti i temi che sono stati affrontati in un tete-a-tete che ha attirato anche centinaia di appassionati di poker nel nostro Paese. E ovviamente, uno dei primi temi è quello relativo agli inizi di Kanit nel mondo del poker. Una partenza in sordina come sempre, anche perché il primo grande amore di Musta è stato Magic.
“Ho capito che avrei dovuto smettere di giocare a Magic e passare al poker quando incontrai David Williams. Lo incontrai in un torneo a ridosso dell’Ept di Montecarlo davanti al casinò. Lo vidi insieme a Greg Raymer, non nascondo che ero molto emozionato in quel momento. Ai tempi giocavo ancora con mezzi di fortuna, usavo un vecchio computer collegato ad un televisore per poter grindare”, ha dichiarato Kanit, il quale ha ammesso anche una serie di “problemi interni” che non gli hanno consentito fin da subito di essere performante, soprattutto a livello economico.
Anche perché la sua famiglia non era del tutto soddisfatta di questo cambio di versante del proprio figlio. “I miei genitori erano contrari a lasciarmi giocare a poker. Quando ho iniziato a giocare sul dot com avevo 16 anni, sapevo che avrei potuto sfondare. Ho capito subito che con il poker si potevano fare tantissimi soldi, più di quanti se ne facessero con Magic”. E così è iniziata la favola del player modenese, capace di fare grandi cose prima online e poi live, con diversi grandi tornei che lo hanno visto protagonista.
Kanit nel corso della diretta è tornato sull’incontro con David Williams. Un incontro che si è ripetuto diversi anni fa e che Mustacchione ha ripercorso sempre con grande divertimento. “All'epoca non conoscevo David, lo vidi arrivare con una ragazza bellissima a bordo di una super macchina. Non abbiamo parlato, all'inizio non mi tornava qualcosa ma poi ho scoperto che giocava a poker e mi sono convinto che avrei potuto riuscirci anch'io. Ho incontrato David l'anno scorso a Vegas durante le WSOP. Mi ha detto che se avesse saputo prima chi fossi, mi avrebbe stakato...”.
Poi Mustapha vuole dare un consiglio a chi in questo momento si trova chiuso in casa e osserva le disposizioni date dal Governo in ottica Coronavirus. Non c’è più solo il poker nella sua vita, ma anche altre fonti di guadagno piuttosto importanti. “Il poker non è più la mia attività principale. Si possono fare tanti soldi con gli investimenti, ho anche iniziato a dedicarmi al betting. Prima giocavo solo a poker, anche 12 ore al giorno. Adesso ci passo non più di quattro ore. Ho investito tantissimo sulle scuole, sull'attività di staking. Penso che se gioco al mio meglio, non c'è nessuno più forte di me. Sono convinto che la tecnica sia fondamentale, ma alla fine ti aiuta sempre l'istinto e la capacità di stabilire sul momento qual è la giocata giusta da fare. Il giocatore più forte è quello che riesce a fare meglio al tavolo, senza ad esempio usare i solver”.