Siamo arrivati a meno di due mesi dallo start delle WSOP e la situazione appare ancora molto confusa, specialmente perché l'organizzazione pare non accettare lo spostamento, o ancora peggio, la cancellazione della 51° edizione dei campionati del mondo di poker.
Per contro, il Coronavirus ha paralizzato e sta paralizzando praticamente tutto il mondo, Las Vegas compresa: i casinò sono chiusi e il lock-down è una realtà anche nel movimentato Nevada.
Uno degli organizzatori, Seth Palansky, ha rilasciato nei giorni scorsi un'intervista a CardPlayer provando a fare il punto della situazione.
Ovvio che la salute dei giocatori e degli addetti ai lavori va messa al primo posto, essendo i tornei di poker un potenziale eccezionale veicolo di trasmissione del virus.
Quello che trapela è che una decisione ufficiale, aspettando anche un cenno del governo, verrà presa a inizio maggio (probabilmente il 1), a poche settimane dallo shuffle up & deal, previsto per il 27 maggio.
Il problema è la disponibilità della struttura, essendo le WSOP una manifestazione che dura ben 8 settimane: il centro congressi Caesars ha prenotazioni per tutta la stagione, quindi sarebbe necessario che qualche altro evento in programma venisse annullato.
Rimane una remota possibilità di spostare tutto online, allargando a tutto il mondo la partecipazione.
“L'interesse online c'è – ha commentato Palansky – al momento stiamo esplorando una serie di opzioni, sia a livello nazionale sia fuori dagli Stati Uniti, per essere in grado di organizzare alcuni eventi su internet che avevamo pianificato live”.
Nel programma attuale delle WSOP ci sono adesso 14 eventi online, che assegneranno un braccialetto.
Ha affermato Palansky, però, che alcuni tornei, per questioni di format e di regole, non possono essere replicati online.
L'obiettivo principale, comunque, è quello di non cancellare l'edizione annuale delle WSOP, come ha sottolineato con decisione il manager: “A oggi stiamo ancora programmando per mantenere viva questa edizione. Nelle riunioni che si sono svolte non ho sentito nessuno pronunciare le parole 'cancellazione delle WSOP'. Quindi non la vedo un'opzione possibile...”.
