La nuova vita da grinder-viaggiatore di Michele Zago: “Siamo partiti a fine gennaio per l'Asia, adesso spero che il virus non blocchi il nostro giro del mondo!”

In questi giorni forzosamente casalinghi, abbiamo fatto quattro chiacchiere con qualcuno che si trova dall'altra parte del mondo, in cerca di nuove esperienze.

 

 

Direttamente da Da Nang, Vietnam, Michele Zago ci ha raccontato la sua nuova vita da errabondo, anche se, causa pandemia, lui e i suoi amici sono attualmente “bloccati” lì fino a fine maggio.

 

“Siamo partiti a fine gennaio, di fatto andando incontro al Coronavirus, convinti che sarebbe rimasto un problema esclusivamente cinese. Inizialmente dovevamo essere 6 amici, poi 5 e alla fine siamo arrivati a Bangkok in quattro. Abbiamo in mente di fare un viaggio che unisca poker online, live e conoscenza di nuove culture. La nostra idea è quella di spostarci in Cambogia, Giappone, Hawaii, Messico, Caraibi e USA in periodo delle WSOP, ma sono convinto verranno spostate o cancellate”.

 

Dopo l'esplosione della pandemia, in qualità di cittadini italiani, hanno avuto problemi col visto, così staranno in Vietnam per altri due mesi.

 

“Il vantaggio per noi, qui, è quello di poter giocare senza limiti su tutti i siti del mondo, in più riusciamo ancora a fare una vita normale, nonostante la città, solitamente piena di turisti, sia vuota: con le dovute attenzioni andiamo a fare la spesa, possiamo mangiare fuori, ma le attività a una certa ora comunque chiudono. Sicuramente c'è una percezione del virus diversa rispetto all'Italia, fino a qualche settimana fa i controlli erano nulli. Insomma, la gente ha meno paura. Io sto continuando a giocare i sit'n'go lottery da € 100 sul punto it: ora c'è tanto traffico e ormai riesco a gestire il field senza alcun problema”.

Abbiamo chiesto anche a Michele, come abbiamo fatto con Andrea Sorrentino qualche giorno fa, se questo boom del poker online italiano, secondo lui, terminerà con la fine della quarantena.

 

“Si, credo proprio questo traffico impazzito sia solamente una situazione passeggera, purtroppo. Anzi, potrebbe esserci un rischio opposto: alcuni grinder, terminato questo eldorado fatto di montepremi da capogiro tutti i giorni della settimana, potrebbero perdere le motivazioni...”.

 

Sarebbe la sua prima volta a Las Vegas e alle WSOP, ma probabilmente per Zago non sarà questo 2020 l'anno buono per provare a conquistare il braccialetto.

 

“Sono quasi certo che annulleranno, oppure posticiperanno. L'online non sarebbe la soluzione migliore, perché le World Series perderebbero tutto il loro appeal, fatto anche di sale gremite di migliaia di persone e un'atmosfera decisamente particolare. Concordo comunque con Negreanu sul fatto che possa esserci un nuovo boom del live a pandemia finita, è un pensiero corretto il suo. Poi, nonostante problemi di liquidità, chi poteva permettersi i live prima se li potrà permettere anche dopo”.

 

Il periodo è eccezionale per il poker online dot it, ma per Michele chi si approccia ora al gioco dovrebbe farlo solo come seconda occupazione.

 

“Sconsiglio un impegno al 100% sul fronte poker. Per quanto riguarda gli MTT ai livelli alti il mercato è saturo, stessa cosa direi riguardo i sit'n'go lottery. I tornei sotto i € 20 comunque non moriranno mai, così come c'è un grande margine nei sit'n'go lottery a livelli bassi, poiché c'è sempre ottimo traffico e un livello medio sicuramente basso...”.

 

Gli abbiamo chiesto se si senta fortunato adesso a essere in Asia, lontano dalle problematiche presenti attualmente in Italia, dove ha la famiglia.

 

“Dopo 10 anni sono tornato single, i miei familiari so che stanno bene, dunque sono molto felice di vivere questa esperienza di viaggio in giro per il mondo. Non ho pensato di tornare nel mio paese, anche perché con la quarantena la mia vita sarebbe di fatto la stessa di prima. Posso dire che mi manca molto il cibo, anche se qui non si mangia affatto male. Altro vantaggio è il basso costo della vita specialmente in Vietnam: vivendo attentamente sono convinto che si possano spendere non più di € 400 al mese. Importante è saper adattarsi, ad esempio sono rimasto un po' male per la sporcizia presente a Bali e Bangkok, non me lo sarei aspettato”.

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