Il poker live manca a tutti e in maniera smisurata, inutile girarci troppo intorno. Tuttavia, le notizie che arrivano da una delle sue roccaforti del Vecchio Continente sono a dir poco incoraggianti.
Proprio così, perché dalla Repubblica Ceca arriva uno degli appunti più attesi di questi ultimi due mesi, ovvero la riapertura delle tre case da gioco di proprietà di Leon Tsoukernik. Stiamo parlando del King’s Casino di Rozvadov (con l’annesso Resort), del King’s Casino di Praga e dell’Admiral Casino di Rozvadov.
Una decisione presa dopo una serie di valutazioni fatte da Tsoukernik e dal suo team, prima di essere annunciata ufficialmente. Il prossimo 11 maggio potrebbe dunque diventare il giorno in cui il gioco live dovrebbe ripartire. E non può che essere simbolico il fatto che a riaprire per primo sarà proprio Leon. L’uomo che per primo ha preso una decisione forte in ottica Coronavirus, bandendo dalle proprie strutture i giocatori italiani: una mossa forte a una prima analisi, ma divenuta poi necessaria.
E fu sempre Tsoukernik, il 13 marzo scorso, ad annunciare la chiusura di tutte le sue strutture, tra hotel e casinò. Ma in una delle sue prime dichiarazioni dopo l’annuncio della riapertura delle case da gioco di Rozvadov e Praga, il ricco uomo d’affari ceco ha fatto capire che la situazione stava diventando insostenibile: “Per le mie tasche un casinò vuoto vale esattamente come un casinò pieno, le spese sono le stesse, perciò a questo punto riapro”.
E allora scopriamo quali saranno i giochi che ripartiranno al King’s di Rozvadov, al casinò di Praga e nella più piccola struttura sempre di Rozvadov, l’Admiral. Qui si potrà giocare a poker cash game, ai tavoli di blackjack e alla roulette. “Non vedo l’ora di poter finalmente accogliere nuovamente i miei ospiti”, ha proseguito Tsoukernik. Ma i dubbi sulla situazione dell’igiene e soprattutto della distanza sociale di almeno un metro che bisognerà mantenere, non sono pochi.
I vertici del King’s in questo senso hanno garantito il massimo livello di igiene, in particolare per le chip e per i tavoli di poker e di blackjack, ma soprattutto per le slot machine, che di fatto sono l’unico gioco da casinò che non prevede contatti tra persone. Nel testa a testa tra l’uomo e il totem, sarà comunque garantita l’igienizzazione delle postazioni, in modo da lasciar giocare i clienti dei tre casinò di “casa Tsoukernik” in assoluta sicurezza e spensieratezza.
Non sarà difficile garantire la distanza sociale per gli specialisti e amanti del blackjack, visto che non c’è un numero minimo di partecipanti (basta un giocatore al tavolo per far partire le varie mani), ma verrà quasi certamente imposto un numero massimo per ogni tavolo, proprio in base alle norme previste. Più complicata da gestire la situazione del cash game, visto che buona parte dei tavoli prevede un 8-handed o addirittura un full ring.
Ma non nutriamo dubbi sul fatto che Leon e il suo team abbiamo un asso da tirare fuori dalla manica.