Viene definito "missclick" perchè è quello che capita ogni tanto nei tornei di poker online quando per errore spingiamo il tasto sbagliato. Magari volevamo foldare ma siamo finiti per errore sul tasto del "raise". Oppure è viceversa (non so quale sarebbe peggio in effetti). Ad ogni modo quando si ha a che fare con azioni frenetiche davanti al computer (specie se abbiamo diversi tavoli aperti che si sovrappongono), può sempre capitare un errore del genere.
Più difficile è pensare di fare dei "missclick" ad un evento live, quando in realtà abbiamo tutto il tempo per fare le nostre azioni con calma e in maniera ponderata. Eppure ci sono almeno un paio di modi per fare errori del genere anche dal vivo, con esiti non sempre negativi a dire il vero, come quello che è capitato a Charlie Carrel, in un tavolo finale di un High Roller importante.
Il "missclick" live, quando può succedere
C'è tutta una lunga casistica di "errori" nei tornei live, fatti non solo da semplici amatori che ancora non hanno ben presente le dinamiche dei tornei live, ma anche da molti affermati giocatori che, prima o poi, hanno per un attimo perso attenzione.
Va considerato infatti che la gestione delle chips, nostre e degli avversari, nei tavoli live, non è poi così facile. Non è facile avere sempre sotto controllo il nostro stack, nè tanto meno quelli degli altri. Online abbiamo il numero preciso sempre a disposizione, nei live invece dobbiamo fare di conto a mente, con una semplice osservazione veloce a occhio. Un'attenzione costante che, a volte, può scemare per qualche secondo portandoci all'errore (di troppa confidenza o di poca concentrazione che sia).
E' capitato a tutti, da Daniel Negreanu che una volta ha aperto rilanciando tipo "x10" con il suo AK (peraltro inducendo poi l'avversario all'errore proprio in virtù di quella sua azione sbagliata, facendo anche pensare a una "furbata" più che un missclick), fino a Charlie Carrel, che non si è accorto dello stack del suo avversario in una guerra di bui.
Il "missclick" di Carrel all'EPT
C'è anche da dire che molto dipende anche dalla situazione in cui si fanno questi errori. E forse farlo a 4 left di un tavolo finale in un torneo high roller, non è proprio il momento migliore (specie quando ci si sta giocando un 700 mla euro di primo premio). A volte però, proprio da questi errori viene fuori qualcosa di fortunoso, come in questo caso.
Charlie Carrel è sullo small blind e prima di lui hanno foldato tutti. La mano è un 7♠ 6♦ non proprio entusiasmante, ma Carrel dopo uno sguardo all'avversario sul BB, manda i resti per i suoi 2,1 milioni di chips. La faccia è quasi imperturbabile in quel momento, ma subito dopo è una maschera di delusione quando sente il “Call” del suo avversario, Juan Pardo Dominguez, dal BB che gira un K♥Q♦
“Cavolo, mi sa che ho contato male, non dovevo andare all-in...”
Dice subito dopo. E infatti il dealer conta lo stack e il call vale 1,2 milioni per la smorfia ormai rassegnata di Carrel. Il board però, gli riconsegna il sorriso.
Board: 6♠6♥3♦J♥J♦
Nonostante l'errore, la fortuna decide di premiare il player inglese, che dal canto suo incassa volentieri la milionata di chips, valida però solo per un secondo posto finale (e un 480k da non buttare via). L'episodio però l'ha evidentemente fatto pensare, visto che qualche tempo dopo ha voluto dedicare un video sul suo canale proprio per parlare di questa situazione e del suo grossolano errore. Il titolo era emblematico: “Test per vedere se siamo fortunati: lo siamo!”.