5 CONSIGLI PER AFFRONTARE I TORNEI CON TANTI ISCRITTI

Il montepremi in palio non è l'unica cosa a cui fare riferimento quando cominciamo a giocare un torneo di poker. Soprattutto nei livelli più bassi infatti, avremo spesso a che fare con un numero di iscritti estremamente elevato, il che rende molto più difficile riuscire ad arrivare in fondo. Perchè se è vero che buona parte sarà composta da giocatori amatoriali, è anche vero (e forse proprio per quello) che dovremo adattare il gioco per evitare soprattutto in certe situazioni di affidarci totalmente alla fortuna (leggasi allo show down).

 

 

La varianza in questi tornei la fa comunque spesso da padrona (volenti o nolenti saranno diverse le occasioni in cui si dovranno girare le carte), ma è importante utilizzare alcuni accorgimenti per permetterci di prendere il massimo vantaggio possibile. Non sarà sempre sufficiente, ma è un buon inizio.

 

Rebuy o non rebuy

 

Partiamo da una considerazione scontata, che poi tanto scontata non è: il torneo è rebuy o non rebuy? Perchè l'approccio cambia notevolmente, sia nostro sia degli avversari al tavolo. Il punto è che se c'è un certo numero di rebuy, il vantaggio per chi deciderà di usarli è davvero notevole. Motivo per cui cerchiamo di avere anche noi questa freccia al nostro arco. Raddoppiare nelle prime fasi del torneo è un modo perfetto per poter fare stack fin dall'inizio e potersi anche permettere di perdere qualche colpo sfortunato.

 

Sfruttare la possibilità di rebuy non vuole dire andare allin con tutto sperando che caschino le nostre, ma molto più semplicemente potersi permettere un gioco più aggressivo e qualche rischio ponderato, studiando bene il quando e il contro chi giocarsi questa cartuccia fondamentale.

 

Non aspettare la "late registration"

 

Per quanto detto sopra e un'altra serie di motivi, è importante soprattutto nei tornei con buyin non elevato e un numero molto alto di iscritti, di entrare subito in gioco quando ancora tutti gli stack sono alla pari e, nel caso dei rebuy, moltissimi giocatori sono disposti a metterle tutte in mezzo anche in condizioni molto marginali.

 

E' un vantaggio incredibile questo, che dobbiamo assolutamente sfruttare fin dal primo minuto. Prendersi un buon margine in questa prima fase, diventa essenziale per poter poi fare pressione al tavolo anche nei momenti in cui non sarà più possibile iscriversi (e fare rebuy), dove dovremo aver già recuperato un buono stack (si spera).

 

I tornei non si vincono nei primi livelli

 

Attenzione però anche in questo caso a non eccedere con le aggressioni nella fase di early stage. Delle due cerchiamo di essere pronti a sfruttare gli errori (e l'aggressività sconsiderata) dei nostri avversari, spingendo invece solo nei momenti giusti.

 

Abbiamo sottolineato l'importanza di fare stack in queste fasi, per non doversi giocare poi la vita o la morte in un colpo solo più avanti non avendo abbastanza stack per passare indenni a qualche colpo di sfortuna, ma la pazienza è altrettanto una virtù da mettere in gioco e quando abbiamo stack molto deep come ad inizio torneo, c'è comunque molto margine di manovra per non essere troppo frettolosi. Arriverà il momento giusto. Non sediamoci sugli allori ovviamente, ma i bui non sono ancora così pesanti da non poter attendere un attimo. 

 

Io, gioco in posizione

 

Dovrebbe diventare un mantra al tavolo. Prediligere assolutamente le mani dove siamo in posizione favorevole vale per tutti i tornei, ma ancora di più quando abbiamo a che fare con un field così numeroso, dove dovremo assolutamente prendere tutti i vantaggi possibili.

 

Giocando in posizione poi, avremo sempre occasione per conoscere almeno un po' i giocatori che abbiamo di fronte, che in questi tornei specie in certe fasi cambiano continuamente con il decrescere (o l'aumentare) dei tavoli. Va da se infatti che porre attenzione (e note) ai giocatori anche quando non siamo coinvolti nel colpo, può essere decisivo per sfruttare poi il nostro momento. Sono le basi del gioco, lo sappiamo, ma non è mai troppo ripeterle allo sfinimento.

 

Multiway? No, grazie

 

Se c'è però una costante nei tornei con questo genere di field, sono i piatti "multiway". Non solo nei primissimi livelli, ma per buona parte del torneo sarà difficile infatti giocare mani in "head's up".

 

E' un punto molto importante nelle dinamiche di gioco e sulle strategie per accumulare chips, perchè molto spesso la soluzione è entrare comunque nei piatti con dei "limp" (il call standard preflop) per poi giocarsi il colpaccio anche con mani marginali che trovano un buon aiuto sul board.

 

Ora, tralasciando che le probabilità sono contro di noi (saranno sempre molto di più i flop in cui non troviamo niente), non è nemmeno detto anche anche le volte che riusciamo a centrare qualcosa, portiamo poi a casa il piatto (anzi, spesso perderemo ancora più chips).

 

Insomma il rischio nei multiway è di sprecare chips per niente il più delle volte, coinvolgendoci in piatti complicatissimi anche quanto peschiamo bene. E noi vogliamo evitare per quanto possibile le complicazioni, per cui la strategia migliore rimane, nonostante tutto, quella di evitare per quanto possibile i piatti con tanti giocatori coinvolti (i più con pochissima intenzione di foldare).

 

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