Quasi tutti quelli che si avvicinano al mondo del poker, cominciano a giocare ai tavoli più semplici, quelli con limiti bassi o con un piccolo ingresso da pagare nei tornei. Sono solitamente quelli più frequentati con un alto numero di iscritti, spesso con giocatori amatoriali che giocano più per divertimento che per altro.
Proprio per questo, le strategie in questi tornei deveono adattarsi particolarmente al "field" dei presenti. Non sempre infatti qualcosa che funziona a limiti più alti, funziona anche contro giocatori che hanno come unico livello di pensiero le proprie carte in mano.
I tornei ‘low buyin’
I tornei "low buyin" sono un ottimo modo per cominciare a farsi le ossa nel poker e imparare le varie dinamiche di gioco base. Certo sono quasi sempre tornei con un alto numero di iscritti, per cui per arrivare davvero in fondo sarà necessario non solo adottare una strategia vincente, ma anche avere una certa dose di fortuna, soprattutto visto che in questi livelli non tutti sono soliti "Foldare" al momento giusto e sarà facile dover fare diversi "show down" prima della fine.
La strategia vincente
Premesso che ovviamente non esiste una strategia vincente in assoluto, ma ognuno dovrà adattarsi e costruire la sua in base alle caratteristiche personali e alle varie situazioni. C'è però sicuramente uno stile di gioco che si presta ad essere particolarmente utile per affrontare questo tipo di tornei, specilmente per chi è ancora alle prime armi con il gioco. La Strategia "ABC".
Che cos'è la strategia ‘ABC’
Il nome identifica già il senso di questo modo di giocare. Si tratta in effetti di giocare nella maniera più "semplice" possibile.
Ciò però significa anche alcune cose che di base bisogna considerare. Intanto dobbiamo essere particolarmente bravi a selezionare le mani di partenza con cui entrare in gioco (la "Tabella di Sklansky" in questo caso può essere molto utile), cercando di non giocare troppi colpi o di buttare chips in maniera sconsiderata.
Poi soprattutto dobbiamo optare per una metodologia di gioco che definiamo "tight/aggressive", ovvero poche mani giocate ma tutte in maniera attiva e possibilmente aggressiva.
Infine non dimentichiamo mai il vantaggio maggiore di tutti, giocare in posizione. Ecco, le sfumature e le variabili sono migliaia durante il gioco, ma essere costanti in queste basi è sicuramente un punto di grande vantaggio verso quella maggioranza di giocatori che invece tenderà a vedere tantissimi piatti, e giocare in maniera passiva e fuori posizione.
Per ora non ha molto senso preoccuparsi di essere facilmente prevedibili, perchè di massima quasi nessun giocatore ai livelli bassi si preoccupa di qualcosa che non siano le sue carte. Nel caso ci accorgessimo del contrario ovviamente, adattiamo il nostro gioco rispetto a quei giocatori.