THE BIGGEST BLUFF: Come ho imparato a prestare attenzione

Ci sono tanti libri scritti da giocatori affermati che parlano di come giocare a poker nel migliore dei modi. Alcuni descrivono le regole matematiche con cui provare a fare le scelte migliori, altri ne sottolineano l'importanza della pratica e dell'adattamento. Altri ancora invece puntano di più sull'aspetto mentale ed emotivo del gioco. Ecco, "The Biggest Bluff", il nuovo libro di Maria Konnikova probabilmente non appartiene a nessuno di questi generi.

Quello che descrive invece, è un viaggio. Il suo. Che da perfetta sconosciuta che non sapeva nemmeno tenere in mano le carte, si mette nelle mani di Erik Seidel con l'intento di scrivere un libro che raccontasse il poker da un punto di vista prettamente psicologico, come pura metafora della vita. Ma ne verrà fuori molto di più.

 

Maria Konnikova e il poker

 

Maria Konnikova è principalmente una psicologa e scrittrice (laureata con lode ad Harvard), con tanto di dottorato in ricerca alla Columbia University. Le sue pubblicazioni fino al 2017 erano quindi puramente accademiche, e per sua stessa ammissione fino a quel momento non aveva idea nemmeno di quante carte ci fossero in un mazzo di poker.

 

Il gioco però era perfetto per approfondire proprio quell'aspetto psicologico che rende il poker una vera e propria metafora di molti aspetti della vita, cercando anche di comprendere come il caso potesse influire sulle reazioni delle persone coinvolte. Per comprendere tutto al meglio però, era necessario non solo imparare a giocare, ma provarlo direttamente sulla sua pelle.

 

Ecco allora che Maria coinvolge nel progetto anche Erik Seidel, che accetta di farsi seguire mentre gioca alcune partite a livelli alti. E non è l'unico del circuito ad averla pian piano accompagnata nella crescita e nelle conoscenza del gioco. Tanto che ben presto Maria è pronta per iniziare a giocare a sua volta, prima in piccoli tornei da pochi dollari e poi nei più grandi tornei professionistici come il PCA e le WSOP.

 

Il consiglio di Seidel

 

Crescere sotto l'ala di uno dei campioni di poker più vincenti di sempre, è certamente un plus che può far fare grandi balzi in avanti in pochissimo tempo. Eppure la Konnikova garantisce che l'unico consiglio che gli ha dato è stato questo: "Prestare attenzione".

 

Da questa semplice affermazione il libro parte per affrontare spunti diversi del gioco del poker, che riguardano la psicologia certamente, ma anche la scienza, l'economia e tanti ricordi di questi due anni (il 2017 e il 2018) dove la Konnikova ha viaggiato in lungo e in largo sui tavoli di mezzo mondo, ottenendo anche discreti successi. E forse uno dei punti di forza di questo libro è proprio la naturalezza con la quale riusciamo a vedere tutto il mondo del poker tramite gli occhi di una neofita, con però alle spalle i migliori giocatori del mondo.

 

Le vittorie di Maria

 

Sembrerà impossibile, ma dopo solo un anno da che ha preso in mano le carte per la prima volta, Maria Konnikova era già riuscita a portarsi a casa la vittoria in un evento del PCA (qualcosa come 84 mila dollari). In mezzo un secondo posto in un torneo da 20 mila dollari a Macau, oltre a ITM sparsi tra EPT, PCA e WSOP (6 bandierine in tutto).

 

Totale? Oltre 300 mila dollari di vincite. E scusate se è poco per una ragazza che voleva solo scrivere un libro e invece si è trovata proiettata nel mondo del poker professionistico. Malgrado le vittorie però, il suo intento era chiaro e ora che il libro è finalmente uscito, quello che farà sarà continuare a scrivere, più che a giocare.  Più ricca, e non solo in termini economici.

 

"Molte persone pensano al poker come un modo per diventare ricchi. E in effetti è così. Solo non come pensiamo di solito. Io non ho vinto milioni. Ma la ricchezza di abilità che ho acquisito, la profondità delle capacità decisionali, la forza emotiva e la conoscenza di sé - queste mi serviranno molto dopo che le mie vincite si saranno esaurite."

 

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