Il poker live è stato uno dei mercati che ha risentito maggiormente dello stop per via dell’emergenza Coronavirus. Ce ne siamo accorti anche dalle nostre parti, con tutti i casinò che sono stati costretti a chiudere i battenti per diversi mesi prima di avviare una timida ripartenza. Ma sono stati in particolare gli Stati Uniti a pagare un prezzo davvero carissimo. Soprattutto una località come Las Vegas, che di fatto ha nel gaming e nel gioco d’azzardo il proprio mercato principale.
Ma dopo qualche giorno di assestamento, il mercato sembra ripartire pian piano. In un primo momento, si era pensato a una riapertura in maniera graduale, con i tavoli da poker che avrebbero potuto lavorare in modalità 4-max o 5-max nella migliore delle ipotesi. Tuttavia, le cose sembrano in via di evoluzione giorno dopo giorno, tanto che i casinò e le poker room stanno reagendo. E sulla base delle norme sul distanziamento attualmente in vigore in Nevada, arrivano le prime riaperture in massa.
Case da gioco come South Point, Venetian, Golden Nugget e Orleans hanno deciso di mettersi alle spalle il momentaccio e di riaprire i battenti. E lo faranno con dei tavoli da poker che potranno essere sfruttati quasi nella loro interezza. Si è passati pian piano dal 6-max, modalità che è comunque molto gradita in particolare ai giocatori di cash game, alla possibilità di passare in formato 8-max. Dunque ci avviciniamo volta per volta alla possibilità di giocare anche in modalità full ring, anche se ci vorrà un po’ di tempo.
E proprio a proposito del ritorno alla modalità 8-max, ci è voluto l’intervento da parte della commissione gioco del Nevada. Quest’ultima ha stabilito che il 6-max fosse la modalità di gioco consentita, pur aprendo la porta a un possibile allargamento del numero di giocatori presenti in ogni tavolo. Così c’è chi ne ha approfittato, come nel caso del Venetian, che a fine luglio ha portato il tetto massimo di players a quota otto. Ma ben presto la struttura è stata seguita anche da altri casinò e poker room concorrenti.
E così abbiamo visto come Orleans, South Point, Santa Fe Station, Boulder Station e Red Rock Resort abbiano deciso di seguire l’esempio del Venetian, aprendo ai tavoli in formato 8-max. Ovviamente con le barriere trasparenti in plexiglas e con l’obbligo della mascherina per tutti i presenti, ovvero giocatori e dealer. Ma c’è anche chi ha deciso di non spingersi troppo in là, puntando sulla qualità e non sulla quantità. Come nel caso di Aria e Bellagio, che hanno deciso di restare sul 6-max.
Ma ci sono anche le room che hanno deciso di fare un ulteriore passo indietro, fermandosi al 5-max. Come nel caso delle strutture della catena MGM Grand, ad esempio il Ceasars e il Flamingo. Infine ci sono le altre room che non hanno ancora aperto: spicca in questo gruppone il Mirage e il Wynn ma presto potrebbero esserci novità su questo fronte.