Jonathan Little e l’insegnamento per accettare la sconfitta

Uscire dai tornei di poker, che siano essi online o dal vivo, non è mai una bella sensazione. E diventa una situazione ancor più brutta nel caso in cui avvenisse la cosiddetta bad beat. Ecco allora che possiamo provare a sfruttare i consigli che arrivano direttamente da alcuni tra i migliori giocatori del mondo. Gente abituata a vincere, ma che in precedenza ha dovuto sviluppare la brutta abitudine di perdere e di subire delle batoste.

 

 

È il caso di Jonathan Little, uno dei giocatori più vincenti di sempre che ha provato a spiegare che, in fondo, perdere nei tornei non è poi così doloroso. “Quando noi giochiamo un singolo evento dal vivo, esso inizia e finisce lì. Sia che il torneo possa aver avuto risvolti vincenti e sia quando ha finali negativi. Il singolo torneo rappresenta solo una piccola parte dei tantissimi eventi che giocheremo nel corso della nostra carriera. Per questo motivo, non bisogna mai mollare dopo ogni singolo KO”.

 

Una filosofia di vita che deve essere seguita, soprattutto in nome del mindset: “La maggior parte dei players, specie fra coloro che sono alle prime armi, molla troppo facilmente dopo i primi risultati non esaltanti. Molti vanno in tilt, altri smettono di colpo, senza concedersi una seconda o terza chance. Credo che non ci sia di peggio che non credere in se stessi e mollare davanti alle difficoltà. Non analizzano i motivi che hanno portato alla sconfitta. Ma semplicemente chiudono la loro esperienza, senza darsi un perché motivato”.

 

Jonathan Little ribadisce un concetto, ovvero che bisogna accettare anche l’eventualità di perdere. Un torneo lo vince una sola persona, a premio va una piccola fetta dei partecipanti. Perciò è necessario fare i conti con la possibilità di uscire sconfitti: “Un torneo è solo un torneo. Perderne alcuni (o molti) di seguito non ti rende un perdente nella vita. Incontrare perdite nel poker, cosa che accadrà sicuramente, non significa che sei un perdente nella vita, proprio come vincere un torneo non ti rende un vincitore nella vita. Non associare la perdita al fallimento, perché sono cose completamente diverse”.

 

E allora ecco che Little tira fuori una serie di consigli per performare al meglio dei tornei. In primis per quanto riguarda lo stile di gioco da adottare: “Il gioco giusto è essere aggressivi e se la tua mentalità ti impedisce di fare il gioco giusto, devi accettare che stai rinunciando all’equità in cambio di sederti a un tavolo per durare solo qualche livello in più. Non so voi, ma ho di meglio da fare che sedermi a un tavolo e dare via i miei soldi. Invece di dare via i tuoi soldi, fissa la tua mentalità e renditi conto che il poker è un gioco a lungo termine”.

 

E poi c’è la gestione del bankroll, altro argomento molto importante per giocare al meglio a poker: “Cerca di giocare bene con il tuo bankroll. Sappiamo bene quanto sia decisiva nel poker la gestione del bankroll. Sappiamo che i giocatori che si lamentano di più delle perdite di solito giocano ben al di sopra delle loro possibilità. Dunque invece di imprecare e lamentarsi, bisognerebbe prima di tutto fare un’analisi su questo aspetto”.

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