Il 2020 che sta per concludersi è stato senza dubbio l’anno più funesto nell’era moderna, fatta eccezione per le guerre che sono state scatenate dalla mano e dalla mente umana. Il disastro causato dalla diffusione del Covid-19 ha messo in ginocchio il mondo intero, che continua a contare migliaia di nuovi decessi senza soluzione di continuità. E sono state tante anche le pessime notizie per quanto riguarda i decessi “di spessore”.
Tra questi ce n’è uno che ha riguardato anche il mondo del poker, che ha salutato con grande commozione la morte di Mike Sexton, le cui condizioni di salute sono peggiore in maniera irrisolvibile proprio a causa dell’avvento del virus. Ma questo 2020 prova a darci un po’ di respiro e ci procura una bella notizia da uno dei decani della storia del poker mondiale, ovvero Doyle Brunson. Perché possiamo finalmente parlare di una bellissima notizia.
Doyle Brunson ha sconfitto il cancro! La notizia è stata diffusa dal diretto interessato, il quale ultimamente si è riscoperto particolarmente attivo sui social, in particolare su Twitter. Ed è proprio con un cinguettio dei suoi che Texas Dolly ha fatto sapere alla comunità del poker mondiale e a tutti i suoi followers, che il male che lo ha perseguitato negli ultimi mesi ha deciso di giveuppare, facendo vincere a Doyle anche questo heads up.
“Grazie a tutti coloro i quali mi hanno mandato gli auguri e le loro preghiere per la mia operazione per il melanoma. Oggi il mio dottore mi ha detto che è tutto a posto. È stata la mia quarta vittoria contro il cancro. Ho osservato il salmo 91, il mio preferito”. Dunque ancora una volta Doyle Brunson è stato più forte della malattia. Si tratta già della quarta volta in cui Texas Dolly esce vincitore da queste atroci battaglie.
La prima volta in cui Brunson ha avuto a che fare con un cancro risale al lontano 1962. Stava per diventare padre per la prima volta quando gli è stata diagnosticata una metastasi tumorale al collo. Considerando anche il periodo storico, Doyle non avrebbe avuto grandi speranze di sopravvivenza, ma grazie a una serie di cure è riuscito a venirne a capo, dimostrando grande forza d’animo e facendosi aiutare da una grande equipe medica.
Nelle tre volte successive, compresa quella in cui è appena guarito, Doyle Brunson ha dovuto combattere un tumore alla pelle. Ma grazie ancora una volta alle cure e alla sua enorme fede – da qui la menzione al Salmo 91 – ne è venuto fuori alla grande, come se fosse una delle proverbiali partite a poker che lo hanno reso leggendario. E ora che è arrivata questa buona notizia, possiamo dire che Doyle Brunson è stato più forte anche di questo nefasto 2020.