Stu Ungar è senza dubbio uno dei personaggi più interessanti della storia del poker e del gioco d’azzardo. Un uomo le cui vicende hanno facilmente e rapidamente attraversato l’Oceano, appassionando anche i giocatori e i semplici curiosi di tutto il mondo. Stu è stato a detta di tutti uno dei giocatori più forti della storia del poker, ma anche avuto una vita tutt’altro che facile. Specialmente negli ultimi anni, lasciandosi scivolare pian piano verso la morte.
A raccontare alcuni aspetti più privati della vita di Stu Ungar è stata la figlia Stefanie Ungar Campbell. Ha deciso di raccontare la propria versione dell’uomo, prima ancora che del giocatore di poker, in una lunga e interessante intervista rilasciata per PokerNews. E nel corso di questa chiacchierata, Stefanie ha sottolineato alcuni lati più intimi del carattere e delle abitudini del papà, conosciuti da tutti ma non del tutto.
In primis ha svelato quelle che erano le passioni del padre, quando non affrontava i migliori giocatori del mondo ai tavoli da poker: “Mio padre amava la storia. E i film in bianco e nero. Ha detto che se non avesse giocato a poker sarebbe stato un avvocato. Non cucinava mai. In effetti, non ha fatto la maggior parte delle cose che per persone normali fanno nella vita di tutti i giorni. Non portava fuori l’immondizia, perché preferiva pagare 20 dollari il figlio adolescente dei nostri amici per farlo al posto suo”.
Uno dei più grandi avversari, forse l’unico che non è mai riuscito a sconfiggere, è stato l’alcol. Stefanie però fa capire che le dipendenze del padre non hanno mai influito sulla sua vita: “No, non ho mai avuto dipendenze da droga o alcol. Invece, alcuni dei miei amici più cari hanno avuto questo tipo di problemie io a volte li ho aiutati ad entrare nei programmi di riabilitazione. Ho avuto un’adolescenza abbastanza sfrenata, ma non sono mai caduta nella trappola di alcol e droghe, né ho mai fatto cose di cui dovermi vergognare”.
Stefanie Ungar Campbell è consapevole del fatto che suo padre fosse una celebrità, e tuttora si chiede “come sarebbe stato oggi, con il settore del poker che si è sviluppato così tanto”. Era un grande amante della cucina, in particolare quella italiana e quella cinese. E non è mai mancata, alla figlia del grande Stu, la voglia di raccontare attraverso un film o un libro la vita del padre: “In realtà ci ho pensato spesso. Mi piacerebbe produrre un film su di lui. Ma per queste cose servono le giuste connessioni”.
Ma qual è il ricordo più bello di papà Stu per Stefanie? In realtà non ce n’è uno solo, come svela lei stessa: “Oh, ne ho tanti! Il tempo che passavamo semplicemente sdraiati sul divano insieme a parlare. E poi quel giorno quando mi ha portato a fare shopping al centro commerciale e mi ha visto provare tutti i vestiti… abbiamo riso così tanto! È stato un grande giorno che non potrò mai dimenticare”.