Phil Hellmuth annuncia: “Tornerò a giocare dopo il vaccino

La pandemia di Covid-19 sta lasciando il segno in ognuno di noi. Sia che abbiamo contratto questo maledetto virus, sia che non ne siamo mai venuti a contatto, tutta la popolazione mondiale si è vista stravolgere la vita da una pandemia che ha messo in ginocchio il mondo intero. Non poteva non farne le spese il mondo del poker, soprattutto quello live, in cui le manifestazioni sono state rinviate o nella peggiore delle ipotesi cancellate.

 

 

I giocatori hanno provato a fare di necessità virtù in questi mesi difficili. C’è stato anche qualche timido tentativo di riaprire le porte dei casinò, come in una strana edizione del Main Event delle World Series of Poker, disputata negli ultimi giorni del 2020 a cavallo tra Rozvadov e Las Vegas. Ma la comunità mondiale del poker ha fatto fronte comune, facendo capire che non ci sono ancora le condizioni per tornare a giocare.

 

Tra questi spicca senza dubbio Phil Hellmuth. The Poker Brat sarebbe propenso a riprendere la sua normale attività fatta di tornei live, ma anche di eventi e manifestazioni in cui il gioco si mischia con lo show. Lo abbiamo visto nella nuova edizione di High Stakes Poker, tanta è la sua voglia di riprendere. Ma al momento non ci sono le condizioni, lui è il primo a saperlo e attraverso i social ha reso nota la sua intenzione per il futuro.

 

Non mi getterò nella mischia del poker live, fino a quando non mi sottoporrò al vaccino – ha svelato Phil Hellmuth - . Dalle due punture passa il ritorno alla normalità. E in questa normalità c’è ovviamente anche il poker dal vivo, per quanto mi riguarda. Ma senza il vaccino è troppo rischioso. Anche con le mascherine, con le protezioni in plexiglas e quanto altro. Non mi sento tranquillo, non mi sento protetto. Solo in vaccino mi darà lo stimolo per giocare senza pensieri”.

 

Dunque il primatista all time di braccialetti vinti alle WSOP ha chiarito le sue intenzioni. La sua sicurezza e quella dei colleghi viene prima di tutto. E ce ne siamo resi conto anche nei rari eventi svolti lo scorso anno: “La pandemia è un problema per tutti e un settore come quello del poker live rischia di affondare. Personalmente, se togliamo le apparizioni all’ High Stakes Poker, il mio 2020 live non ha visto altro. Online ho preso parte a diversi eventi, ma io principalmente resto un “animale dal vivo“. Ovviamente come tanti altri colleghi ho dovuto fare di necessità virtù”.

 

Proprio a proposito della sua apparizione ad High Stakes Poker, Phil Hellmuth svela di non essere del tutto soddisfatto per come sono andate le cose al tavolo: “Non è andata come avrei voluto. Ho vinto la terza ed ultima sessione e dunque ho chiuso in attivo, ma nel complesso sono stato vittima di diversi cooler che hanno segnato in qualche modo il mio bilancio. Senza quelle mani sfortunate avrei chiuso con un attivo ben più importante. Non solo, ma Tom Dwan mi ha costretto ad un fold che farà molto parlare, quando la puntata verrà trasmessa”.

 

Ma cosa fa Phil Hellmuth quando non riesce a giocare a poker? Negli ultimi anni si è dedicato soprattutto alle scommesse sportive  sugli sport americani. E il bilancio, neanche a dirlo, è positivo: “Nell’ultimo fine settimana ho azzeccato le 4 squadre vincitrici dei playoff delle singole conference. In pratica ho centrato le 4 squadre che si giocheranno l’accesso al Superbowl del prossimo mese. Devo anche ringraziare Mike Matusow. E’ un pessimo scommettitore, ma è molto più informato di me sulla NFL. Diciamo che bilancia le due cose”.

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