Bot, ancora bot: dalla Russia un nuovo scandalo finito in rete

Il poker online continua a crescere in maniera appassionante, anche a causa del lockdown per via dell’emergenza Coronavirus che ha portato (o in alcuni casi riportato) una grande moltitudine di giocatori ai tavoli virtuali. Ma una delle conseguenze negative, dovute a questo nuovo boom del poker online, è la nuova esplosione di un altro fenomeno particolarmente temuto e per nulla apprezzato. Stiamo parlando dei poker bot, con i quali è possibile vincere in maniera del tutto disonesta.

 

 

Nel ricordare ai nostri lettori che certe pratiche sono, oltre che vietate dai regolamenti, anche sgradevoli sul piano umano, riportiamo l’ultimo episodio avvenuto in Russia in questi giorni. A portarlo alla luce sono stati alcuni utenti di Twoplustwo, una delle più importanti e affollate piattaforme dedicata agli appassionati di poker su scala mondiale. Qui è stata portata alla luce una vera e propria “bot farm”, ovvero un luogo virtuale in cui vengono creati i bot con una frequenza sconcertante.

 

In particolare, un utente del forum ha segnalato l’esistenza di un file da ben 46 gigabyte, in cui ci sarebbero tutte le informazioni legate a questa bot farm. All’interno di questa vera e propria enciclopedia virtuale ci sarebbero i nickname degli utenti “umani” coinvolti, oltre ad alcuni screenshot legati alle sessioni di gioco e i nomi delle piattaforme di gioco in cui questi bot vengono fatti girare. E ovviamente lo scandalo è scoppiato in tutte le sue dimensioni.

 

Il file è ovviamente disponibile per chi è regolarmente registrato al forum di Twoplustwo. Dato che non si tratta di una fonte ufficiale, non ci è permesso pubblicare i nickname e le piattaforme di gioco in cui vengono sfruttati questi bot. In ogni caso, chiunque sia riuscito ad avere accesso a questo gigantesco file per poi postarlo sul forum, ha potuto approfittare di un buco da parte degli organizzatori di questa bot farm.

 

Possiamo comunque dire che, in base a quanto appare nei file, si tratta di una organizzazione che opera ormai da due anni. Gli autori del colpaccio giocano e portano i bot soprattutto nei tavoli di cash game No Limit Hold’em. Tra le altre cose, l’utente che ha portato alla luce questo file enorme avrebbe già allertato il servizio clienti delle poker room coinvolte. Per questo motivo è stato possibile, da parte delle stesse piattaforme, risalire agli utenti e ai loro bot, per poi bannarli.

 

Tra le altre cose, uno degli utenti di 2+2 ad aver contribuito allo scoop è Andrei Streltsou, giocatore bielorusso meglio noto con il nickname TylerRM. Nei giorni scorsi aveva reso nota l’esistenza di questa bot farm in una lunga intervista, facendo capire che c’è una pratica fatta di scambio di licenze e vendita di software per riuscire a far girare i bot. Un vero e proprio affaraccio che rischia di mettere ancora in dubbio la solidità e la sicurezza delle room.

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