Il gioco del poker sta cercando di ripartire passo dopo passo, dopo oltre un anno di stop a causa dell’avvento della pandemia di Covid-19. Tutti i più forti giocatori sono rimasti al passo con una lunga serie di tornei online e di altri tavoli ed eventi con cui si sono tenuti sulla cresta dell’onda. E anche per il movimento italiano è stato un momento abbastanza complicato, visto che di fatto non si è più giocato live.
Tra i protagonisti del recente passato del poker tricolore spicca senza dubbio Luca Moschitta che ha vestito i colori di Planet Win 365 facendo parte del nostro Team Pro. All’inizio del decennio scorso era lui uno dei rappresentanti della ‘nouvelle vogue’ del gioco nel nostro Paese, proprio nel periodo di suo massimo splendore. Il grinder siciliano ha deciso ben presto di trasferirsi a Malta per portare la sua esperienza di gioco a un livello superiore. E dopo un periodo di pausa, si è rimesso in sesto.
Purtroppo per lui, ben presto è arrivata la pandemia proprio nelle settimane in cui aveva deciso di tornare in azione. E in un’intervista rilasciata per Assopoker, Moschitta ha fatto capire quali erano i suoi programmi: “L’ultimo anno è probabilmente quello in cui ho giocato di meno a poker. Nel 2019 mi stavo un po’ più concentrando sul live, ho fatto un paio di ITM a Barcellona, sono andato a Praga, ho fatto alcuni risultati qui a Malta. Poi è successo quello che è successo. All’inizio non pensavo che durasse un anno quindi non ho fatto grossi programmi, ma poi è durata tanto questa situazione”.
Nel frattempo Luca ha sviluppato altre passioni, che ha deciso di svelare in maniera ancor più chiara: “Mi sono concentrato più su altre cose, ad esempio le cryptovalute, come quasi tutti i giocatori di poker oggi, anche se non sono un esperto. Avevo già investito qualcosina tempo fa, ma era più un investimento passivo che una cosa a cui stavo dietro. Ora è un po’ più interessante, secondo me oggi se hai dei soldi da investire le crypto sono il posto giusto, anche se non vedo comunque una prospettiva lungimirante. È come un treno che passa adesso, resterà per un paio di anni e poi... ne resteranno poche, diciamo così”.
Ma a proposito di poker giocato, l’intenzione di Luca Moschitta è quella di tornare a fare il player a tempo pieno. Tanto che ha già tirato fuori un sogno dal suo cassetto: “Appena ho visto che hanno pubblicato le date delle WSOP ho deciso che mi dovevo preparare, e da un po’ di tempo mi sono rimesso a studiare MTT perché è già un anno che sono fermo. Programmare qualcosa oggi è difficile. Sono stato alle WSOP tante volte, e a pensare alle situazioni come i break con quella massa di gente… non so onestamente come li gestiranno”.
Anche perché Luca vuole ancora dimostrare il suo valore al tavolo da poker. Ammesso che sia possibile tornare a farlo nel breve periodo: “Quest’anno ho tirato un po’ le somme: ho cominciato a giocare a poker molto giovane ed è quello che so fare meglio nella vita. Ho fatto anche altro, magari quello che ho guadagnato nel poker l’ho investito in altro, però il poker è quello che mi piace fare e mi piacerebbe tornare a giocare live. Vediamo quando ce lo permetteranno”.