In questi ultimi dodici e interminabili mesi, ognuno di noi ha visto crescere e intensificarsi il proprio rapporto con gli oggetti tecnologici. Quasi tutti noi siamo stati costretti, per cause di forza maggiore, a usarli in maniera più frequente e costante durante l’arco della giornata. Che sia per una call di lavoro o per sentire gli amici che non potevamo incontrare, oppure semplicemente per sviluppare degli hobby, guardare il video di una ricetta o – come nel mio caso – scrivere un articolo, la tecnologia è stata la nostra unica alleata.
Ma c’è chi invece non intende sfruttare la tecnologia pensando solo al bene che arrecherebbe a se stesso, oppure a una cerchia più o meno stretta. Ci sono personaggi che vogliono sfruttarla solo a proprio vantaggio, usando come metodo le proprie conoscenze in campo tecnologico per colpire qualcun altro. Stiamo parlando degli hacker, i peggiori nemici di chi usa gli ultimi ritrovati e in particolare la rete del web.
Sono tanti i settori che vengono frequentati con grande costanza da ognuno di noi, che possono essere visitati in maniera sommersa e silenziosa da questi “cattivi del web”. Tra questi, purtroppo, ci sono anche il mondo del betting e quello del poker online. Da parte nostra, c’è sempre il massimo impegno a garantire la sicurezza ai nostri iscritti e a coloro i quali frequentano il nostro sito, con una rete di massima copertura per i dati personali.
Nel frattempo, i colleghi di Gioconews Poker hanno intervistato Gabriele Zanoni. Si tratta del senior strategic consultant di Mandiant, una piattaforma riconosciuta a livello internazionale in quanto unisce l’uso di tecnologie di sicurezza innovative e intelligence sulle minacce che arrivano proprio dal mondo del web. Il suo compito, in questa intervista, è stato quello di mettere tutti in guardia sui rischi della rete, soprattutto in periodo di pandemia.
Tra le dichiarazioni rilasciate da Zanoni, c’è l’annoso problema della presenza e dell’inflitrazione di hacker nei siti di gaming online. “Il settore delle scommesse e del gioco online è sempre stato preso di mira dagli attacchi cyber informatici ma i metodi sono cambiati e si stanno evolvendo. Se prima le priorità e le preoccupazioni erano le disponibilità del servizio e si volevano evitare gli attacchi Ddos per rendere indisponibile il servizio, ora siamo di fronte ad attacchi più invasivi e profondi come il Ramsomware”.
Ma cosa bisogna fare per far sì che la gente possa giocare in maniera tranquilla ai propri giochi preferiti? Zanoni prova a fornire la sua risposta: “Nei giochi è cruciale avere un impianto di security molto elevato perché i servizi che si offrono sono a soddisfazione immediata, se l’utente non trova online il sito perché l’aggressore sta mandando accessi multipli l’utente cade nelle braccia della competition. Storicamente la negazione del servizio è stato il primo problema ma gli approcci, come detto, stanno cambiando”.