La sua assenza nell’edizione delle World Series of Poker attualmente in corso di svolgimento sta facendo non poco rumore. Nonostante si stiano celebrando risultati di grande spessore, come l’ennesimo braccialetto vinto da Phil Hellmuth, non sono in pochi a notare il fatto che Phil Ivey non sia schierato ai nastri di partenza. Un forfait che sembra ormai essere definitivo e destinato a non avere alcun ripensamento.
Tuttavia No Home Jerome ha deciso di non fermarsi dal giocare eventi e persino i suoi tanto amati tavoli di cash game high stakes. Il campione californiano, che nella speciale classifica dei plurivincitori di braccialetti è pronro il più immediato inseguitore di Hellmuth, ha vissuto una discreta estate con un primo e un secondo posto al Super High Roller Bowl giocato a Cipro. Ma ora si è misurato con nuovi avversari.
Phil Ivey e l’occhio sul basket
Phil è stato uno dei protagonisti annunciati dello show organizzato presso la poker room dell’Hustler Casino di Los Angeles. A prendere parte a questo appuntamento c’erano tanti ottimi giocatori, tra i quali spiccava Tom Dwan oltre a un abitué della room come Garrett Adelstein. Alla fine, però, Ivey non si è segnalato per ciò che sa fare meglio, ovvero giocare a poker. La sua testa e i suoi occhi erano altrove.
Come ha raccontato Matt Berkey durante un podcast organizzato da PokerNews.com, infatti, uno dei più forti giocatori di tutti i tempi ha giocato in maniera molto svogliata. Sembrava quasi annoiarsi, tanto che circa 150mila dollari sono volati via nella sola prima sessione di gioco. Nelle partite successive, l’occhio di Phil era rivolto più alle scommesse sulle partite di basket dei college e delle università americane.
La sensazione è che Ivey si trovasse all’Hustler non tanto per la passione che lo muove, ma su invito degli organizzatori. Da qui una presenza-non presenza che ha fatto rumore, quasi quanto il forfait alle WSOP.