Boom del poker live in Svizzera: il caso di Mendrisio

La Svizzera si riscopre ancora una volta in cui il poker live può essere un terreno fertile. Anche tra gli addetti ai lavori c’è la sensazione che possa avvenire un nuovo boom: “Nonostante non ci siamo ancora liberati dal virus, la macchina del casinò terrestre si sta chiaramente rimettendo in moto, e anche le nostre previsioni di chiusura sono positive, oltre ogni aspettativa. I casinò svizzeri si stanno riprendendo con buoni risultati, certo i numeri non sono ancora quelli del 2019 ma la ripresa c’è”.

 

 

Nella giornata di mercoledì è stata inaugurata una nuova poker room in quel di Mendrisio, la cui dirigente Emanuela Ventrici ne svela anche le origini dal punto di vista degli obiettivi aziendali: “C’è una tendenza che abbiamo riscontrato insieme ai colleghi europei, ovvero che la gente ha voglia di ritornare a giocare, ma chi lo fa in genere ha voglia di una puntata un po’ più alta. In genere sì, è aumentato lo spending medio”.

Svizzera nuova patria del poker europeo

La Ventrici ha fatto capire che non c’è ancora un numero imponente di avventori nelle sale da gioco elvetiche. In ogni caso, non appena il Covid sarà un ricordo sempre più lontano si potranno riscontrare dati più interessanti: “Tendenzialmente si hanno meno visitatori occasionali o amatoriali, quelli che forse hanno ancora un po’ di paura e preferiscono evitare, e più giocatori “veri e propri”, con una abitudine di spesa più alta”.

 

Dunque la Svizzera potrebbe diventare la nuova patria del poker live nel Vecchio Continente. La Ventrici ne è assolutamente convinta: “Sono convinta che la Svizzera, con le sue 21 case da gioco che versano milioni e milioni di franchi alle casse pensioni dei cantoni, rappresenti un modello che potrebbe essere facilmente replicato ed applicato in Italia, e lo dico con grande dispiacere essendo io italiana”.

 

E poi c’è un vantaggio: le vincite in Svizzera sono esentasse. Manna dal cielo per i player italiani.

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