Leon Tsoukernik cuore d’oro: 500 rifugiati nei suoi alberghi

La situazione a dir poco critica in terra ucraina ha fatto partire una vera e propria mobilitazione a 360 gradi. Anche il mondo del poker e i suoi rappresentanti non sono rimasti a guardare di fronte a ciò che sta accadendo. Ce ne siamo accorti con alcuni esempi di grande levatura, ma ora non possiamo non porre l'accento sulla nuova operazione fatta partire da Leon Tsoukernik.

 

 

Il proprietario del King's Casino di Rozvadov ha deciso di non restare indifferente di fronte alla situazione che sta avendo luogo in Ucraina. Così ha deciso di darsi da fare e di mettere a disposizione le strutture necessarie (e per fortuna disponibili) per accogliere quanti più rifugiati possibili. Un gesto meraviglioso dal punto di vista umano e sentimentale che rende ancor più straordinaria la persona che è Leon.

 

Come si dovrebbe sempre fare quando c'è di mezzo la beneficenza, Tsoukernik non ha sbandierato ai quattro venti l'iniziativa, ma ha deciso di agire direttamente. Così si è attivato e ha deciso di ospitare ben 475 rifugiati che sono scappati dall'Ucraina a causa della guerra. A loro disposizione sono stati messi, totalmente a spese dell'imprenditore, quattro alberghi e la possibilità di tre pasti ogni giorno.

Il cuore di Leon Tsoukernik e la testimonianza di Katchalov

Le strutture alberghiere messe a disposizione da Leon Tsoukernik si trovano nella località di Marianske Lazne. Qui i rifugiati potranno restare, almeno per il momento per un mese, ma non è da escludere che questo periodo di ospitalità venga prolungato. Un gesto da grande uomo, tutt'altro che scontato e che viene dal cuore. Ma c'è di più: Leon, oltre a sostenere le eventuali spese legali per i rifugiati, ha fatto sapere di essere disposto a offrire un lavoro a chi ne fosse interessato alla fine di questa tragedia.

 

Eugene Katchalov, uno di quelli che ha deciso di lasciare l'Ucraina insieme alla famiglia, attraverso il suo profilo Twitter ha fornito la sua testimonianza: "Siamo stati lì per 4 giorni e ogni ucraino è a dir poco grato nei confronti di Leon per ciò che sta facendo. Sono senza parole e non potrei ringraziarlo abbastanza per l'aiuto che sta dando a così tante persone in un momento del genere. Specialmente ora che si vede tanta distruzione nelle nostre case, sul piano psicologico non è facile fare così tanto".

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