Andrew Lichtenberger e la strategia per giocare da small blind

Si parla con Andrew Lichtenberger del modo in cui affrontare alcune situazioni di gioco molto particolari. Come ad esempio giocare da small blind, una posizione molto scomoda: “Lo small blind è la posizione peggiore in assoluto perché giochi fuori posizione su tutto il tavolo post flop. È uno svantaggio che molti sottovalutano. L’altro aspetto riguarda le pot odds: il big blind ha sempre delle odds migliori per entrare in gioco, perché ha già postato due blinds”.

 

 

Il grinder americano ha fatto anche una necessaria differenza tra giocare da small e giocare da big blind: “Il big blind chiude l’azione preflop, lo small blind no. Spesso, entrando in gioco con un call, lo small blind favorisce lo squeeze del big blind. Ecco perché devi chiamare molte meno dallo small blind rispetto al big blind. In linea generale, devi cercare di essere molto più cauto. È difficile fare profitto dallo small blind”.

Lichtenberger e il gioco da small blind

Ma come bisogna giocare da questa posizione? Lichtenberger sostiene di avere il piano corretto: “La miglior strategia dello small blind è essere aggressivi. Con l’aggressività riesci a colmare il gap della posizione sfavorevole. Quindi, se sei deep e gli stack permettono di giocare post flop, cerca di entrare in gioco solo rilanciando. Altrimenti folda. Molte mani sono adatte per chiamare, ma solo da altre posizioni”.

 

Anche perché non è facile fronteggiare questo genere di situazioni. Al tempo stesso, però, potrebbe essere stimolante come ribadisce Lichtenberger: “Giocare dal piccolo buio ti costringe a ragionare sullo sviluppo della mano in modo molto complesso e approfondito. È una sfida. Se il big blind posta la stessa cifra del big blind cambia un po’ la situazione, ma resto dell’idea che sia meglio giocare poche mani dallo small e che sia importante farlo sempre in modo aggressivo”.

Wallpaper download

Seguici