Kara Scott prova a fornire qualche insegnamento in parallelo tra il tavolo da poker e la vita di tutti i giorni. A partire dal modo in cui si affrontano i problemi: “I fallimenti sono parte della vita ed è importante come noi li percepiamo. I fallimenti sono fastidiosi per tante persone, ma se cambiamo il nostro modo di pensarli e il punto di vista da cui li approcciamo, se vediamo il fare errori e agire male come una parte del tutto normale del processo di apprendimento, possiamo arrivare a lasciare il segno”.
Diventa fondamentale farsi una propria identità. Non limitarsi ad ascoltare o prendere spunto dagli altri, ma lasciare il segno a modo proprio: “Se ti limiti a scopiazzare quello che fanno gli altri senza capire le ragioni per cui lo fanno non sarai un giocatore di successo nel lungo periodo. È importante interiorizzare le conoscenze e renderle proprie. Di sicuro ci sono cose che possiamo memorizzare nel poker, come le mani con cui andare all-in in determinate situazioni, ma sapere il perché è così importante”.
I consigli di Kara Scott
Proprio questo modo di agire serve nella vita come al tavolo da poker. Ascolta tutti, ma alla fine decidi da solo: “Nella vita le dinamiche sono più o meno le stesse. Ascoltare gli esperti è importante, ma capire cosa significano quelle informazioni e come possono essere applicate nella tua vita non si raggiunge con una checklist. Darsi da fare per interiorizzare le conoscenze non è sempre divertente, ma ripaga nei risultati”.
E poi diventa importante circondarsi di persone fidate. Alla fine al tavolo da poker si è tutto avversari, ma sempre con una competizione sana: “Nel poker ho trovato alcuni dei miei più grandi amici di sempre. Sono davvero fortunata per questo ma so di non essere la sola. Uno degli aspetti migliori del poker è trovare belle persone con cui viaggiare e giocare. Nel poker ci sono tanti gruppi di persone che si piacciono in modo genuino e farebbero di tutto per aiutarsi, ma quando si incontrano al tavolo verde si tolgono i guanti”.