Wiktor Malinowski e il poker contro i bot

Può l’uomo avere ancora chances contro i robot nei giochi? Wiktor Malinowski ne ha parlato partendo dal precedente negli scacchi: “Nel 1997, l'umanità ha consegnato gli scacchi alle macchine. Il miglior giocatore di scacchi del mondo, Garry Kasparov, ha perso contro la macchina del computer Deep Blue. Per i 10 anni seguenti, i migliori giocatori di scacchi potrebbero provare a combattere alla pari con il computer, ma dopo gli anni 2000, anche i migliori grandi maestri non hanno potuto più battere le macchine”.

 

 

Dopodichè è la volta del Go, altro gioco in cui la macchina ha avuto la meglio sull’umano: “La sconfitta 1:4 del campione del mondo "Go" Lee Sedol del programma AlphaGo nel 2016 è stata molto più "terribile" per l'umanità. A differenza degli scacchi, nel gioco Go, il numero di combinazioni di mosse consentite è molto più alto degli scacchi, con 171 cifre, mentre le regole degli scacchi sono molto più facili da formalizzare”.

Malinowski crede nel poker

Ma Limitless crede che ci sia ancora una chance per gli umani. E questa arriva proprio dal gioco che lo ha reso celebre: “Ma c'è ancora un gioco popolare in cui i computer sono ancora più deboli degli umani: il poker. Anche se il poker sembra essere un gioco abbastanza semplice, l’esistenza dei Professional player lo rende molto difficile da capire per le macchine”.

 

Così il fortissimo giocatore polacco, in grado di rompere ogni tavolo in cui abbia giocato, crede che il poker possa essere il baluardo che tiene in piedi le speranze di sconfiggere i robot: “Tutti si lamentano dei bot, ma anche il bot più forte non riesce ancora a battere il miglior giocatore di poker. Pensi che non possa vedere quando le persone cercano di battermi con l'aiuto di un algoritmo? Siamo l'ultimo baluardo dell'umanità nella "guerra" contro le macchine”.

 

Il poker è davvero l’ultima frontiera?

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