Luigi D'Alterio rivive la sua avventura durante il Main Event dell'EPT di Praga. Partendo ovviamente dall'inizio e dalle prime mani giocate: "Il day 1 è stato abbastanza normale, ho chiuso con uno stack neanche troppo consistente. Il day 2 sono andato subito deep e poi, grazie ad un cooler enorme postflop con scala nuts contro scala 2nd nuts, sono andato quasi chipleader. Da lì ho bullato pesante la bolla costringendo gli avversari a fare reshove molto alati".
Uno stile di gioco che sicuramente ha aiutato 'IlGiuglia', soprattutto in un Day 2 in cui il livello è salito in maniera evidente: "Così facendo ho chiuso il day 2 molto deep e al day 3 con uno stack deep sono salito piano piano. Negli ultimi due livelli di giornata ho vinto tantissimi pot, nessuno particolarmente grosso eccetto un herocall pesante, e ho chiuso chipleader".
Luigi D'Alterio e un sogno sfumato
Durante l'intervista rilasciata per Assopoker, D'Alterio ha parlato della sua presenza al TV Table durante il Day 4. Una situazione che non ha creato grossi problemi al nostro Luigi: "Sinceramente non mi ha pesato troppo giocare sotto le telecamere, caso mai la pressione psicologica era dovuta più al payout e all’importanza del torneo. Ma ho cercato solo di giocare ogni spot al meglio senza pensare ad altro".
Alla fine dei conti l'italiano si è dovuto fermare al sesto posto. Nonostante un trionfo sfumato sul più bello, il voto che lui stesso si dà è molto alto: "Mi darei un bel nove e mezzo. Senza essere condizionato dal risultato, penso di aver fatto uno dei più bei tornei giocati in carriera, soprattutto essendo stato dal day2 sempre fantadeep e avendo messo tanta pressione in ogni spot. Al tavolo qualcuno mi chiamava ‘crazy guy’".