Daniel Negreanu si scaglia pesantemente contro una regola - scritta anzichè no - del poker live. Stiamo parlando della must-show rule, quella per cui va mostrata una mano: "Quando iniziai a giocare le WSOP verso la fine degli anni 90, nessuno metteva le carte dietro la schiena nelle situazioni di all-in. Dopo il run-out, il primo giocatore che doveva agire girava le sue carte e l’altro giocatore poteva muckare se non lo batteva. Non ci sono buone ragioni per la regola del ‘must-show’".
Secondo il player canadese, che ha deciso di sfogarsi con una serie di post su Twitter, si tratta di una regola che non aiuta i giocatori. E per spiegare meglio il suo punto di vista, ha deciso di fare un esempio abbastanza chiaro e condivisible: “Immagina di essere all-in con KK e il flop è A72. Non hai idea se sei buono e ti metti a fissare l’altro giocatore per prendergli qualche read!”
Lo sfogo di Daniel Negreanu
Tuttavia non mancano i giocatori che si sono espressi in maniera contraria rispetto a Daniel Negreanu. Tra questi spiccano Daniel Strelitz e soprattutto Chris Brewer, che si è espresso in questi termini: “Dissento con forza, questa regola è importante per il fair play. Le persone non dovrebbero fare angle shoot e provare a muckare le loro carte”.
C'è invece chi, come Jason Koon, si schiera dalla parte del suo collega canadese: “Di solito non si dice, ma credo che questa regola possa impedire a qualche giocatore di piazzare dei call che piazzerebbe se sapesse di non avere l’obbligo di dover mostrare”. Negreanu apprezza il punto di vista di Koon e a sua volta rincara la dose così: "E’ proprio per questa ragione che quando iniziai a giocare questa regola non c’era".
E tu cosa ne pensi? Sei pro o contro la must show rule?