Yuri Dzivielevski è senza dubbio uno dei giocatori di poker più forti in circolazione. Ma è anche uno di quelli che lo studia più a fondo, come dimostra in questa tesi da lui sostenuta: “Studiare il poker è letteralmente seguire il metodo scientifico passo dopo passo: osservazione, identificazione del problema, formulazione di ipotesi, verifica, conclusione e incorporazione delle conoscenze acquisite attraverso la ricerca. Pertanto, il poker è scienza”.
Secondo il player brasiliano, c'è stata un'epoca prima e una dopo l'introduzione dei cosiddetti solver. Qualcosa che va gestito e andrà gestito in maniera molto attenta per introdursi al poker: "Prima che esistessero i Solver, ‘studiare poker’ significava parlare con gli amici, rivedere tornei, prendere lezioni... E anche allora c’erano sempre molti dubbi, perché non c’era modo di provare che quello che stavamo facendo fosse corretto. Dopo l’invenzione dei Solver il livello tecnico si è alzato".
Yuri Dzivielevski e lo studio del gioco
In un suo post su Instagram, Yuri Dzivielevski ha proseguito la sua disamina sullo studio e sull'applicazione dei solver: "Alcuni ragazzi hanno iniziato a giocare da poco e sono già tra i migliori al mondo, soprattutto grazie a questi programmi... Quindi, se stai iniziando a studiare il poker, utilizza questi strumenti a tua disposizione e inizia con le situazioni che si verificano più frequentemente".
E poi c'è la GTO, ovvero un altro argomento di grande dibattito nel poker di oggi. Questo è il punto di vista del brasiliano sulla teoria del gioco ottimale: “Se giochi a poker in modalità torneo, avere una buona conoscenza della GTO è cruciale per sapere come sfruttare le falle dei tuoi avversari ed essere vincente. Arriverai a questa comprensione solo se porti i tuoi dubbi “in laboratorio”, verifichi le tue tesi attraverso gli strumenti e incorpori le conoscenze acquisite nella prossima sessione. Il poker è scienza”.