Luca Moschitta: “Gap ridotto tra italiani e stranieri”

Luca Moschitta, che in passato ha fatto parte del nostro Team Pro, svela che il poker online non è più di tanto nelle sue corde: "Online ho smesso da un po’, oramai è da tanto tempo che non sto giocando, pensa che addirittura mi hanno chiuso l’account del punto it per inattività. Su punto com è ancora attivo ma non sto giocando più da un po’. Oggi non ho molto più interesse a giocare online. Ero principalmente un giocatore di sit’n’go heads-up ma ormai non c’è più molto movimento".

 

 

Per quanto riguarda la sua attività live, la sua assenza all'EPT di Parigi si fa sentire. Questo il motivo del suo mancato approdo all'ombra della Tour Eiffel: "Non sono riuscito ad andare per altri impegni ma ho già prenotato tutto per Montecarlo. A parte questa tappa di Parigi non credo di mancare alle altre della stagione. Ho intenzione di tornare a studiare e grindare un po’ di cash game live non appena avrò risolto gli impegni extrapoker".

Un nuovo Luca Moschitta

Intervistato da Assopoker, Luca Moschitta ha fatto capire che vuole ancora migliorare qualcosa nel suo rientro in action: "Onestamente dal covid in poi è più difficile giocare live proprio perché fai una trasferta ogni due-tre mesi e un po’ di ruggine è inevitabile che si accumuli. Se devo essere sincero non sono proprio felicissimo di come ho giocato live nelle ultime trasferte. Ho grindato un po’ di cash live ma poi ho preso una pausa".

 

Infine si parla della differenza tra il field italiano e quello internazionale. Secondo il player siciliano, il gap si è ridotto in maniera decisa rispetto a qualche anno fa: "A differenza di un tempo, oggi non ci sono più italiani sprovveduti che vanno a giocare l’EPT. Oggi abbiamo tanti ragazzi che hanno deciso di farsi le ossa sulle piattaforme online dot com e si vede. Il gap che c’era prima non c’è più, anzi".

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