Quale parte del corpo fornisce più ‘Tell’ agli avversari? Il parere di Blake Eastman


Ormai é risaputo, il poker é strutturato sulla base di singole informazioni  di senso incompiuto, tutte diverse una dall’altra che però una volta connesse, conducono alla decisione finale.

Molto importante risulta essere la tipologia  di informazioni, oltre che il numero ed il modo in cui  esse vengono assemblate tra loro nel corso di una mano, ed è proprio questo che differenzia un player dall’altro, presentando cosi anche diversi gradi di abilità.

Informazioni imprescindibili nel poker live sono ovviamente i Tell, ovvero tutte quelle informazioni, appunto, che un giocatore involontariamente fa trapelare al tavolo, anche attraverso il linguaggio del corpo, lanciando così segnali importanti e decisivi.

A questo proposito ci si chiede però, quale sia la parte del corpo attraverso la quale riusciamo a trasmettere maggiori informazioni ai nostri avversari e, soprattutto, si cercano dei rimedi che hanno come obiettivo il controllo di quest’ultima, per non essere noi stessi a rimetterci.

In tanti pensano siano gli occhi, ma anche la stessa espressione del viso, inclusa la respirazione e la frequenza di battiti cardiaci.

Ebbene in realtà, secondo Blake Eastman, non si tratterebbe di nessuna di queste, anzi, quest’ultimo al contrario sostiene che senza alcun dubbio siano ‘le mani’ la principale fonte di trasmissione dei dati Tell.

Ma chi é Blake Eastman?

Non si tratta di un semplice critico o opinionista, bensì dell’ideatore del progetto “Beyond Tells“, uno studio scientifico che si ripromette di fare del poker live una vera e propria materia di ricerca, focalizzandosi in particolare sulla comunicazione non verbale dei vari giocatori al tavolo, senza ignorare così, quello che a conti fatti è un aspetto importante quanto quelli puramente tecnici.

Per avvalorare la sua tesi, Eastman  elenca addirittura le sette diverse ragioni che lo hanno portato a questa conclusione.

In primis, il fatto che le mani al tavolo sono usate tantissimo per puntare, rilanciare, foldare, controllare le proprie carte… tutti movimenti strettamente legati ad un processo mentale  e quindi al nostro cervello.

Impossibile dunque fare a meno delle mani!

Ciò che è estremamente difficile é riuscire a controllarle, in modo da compiere sempre lo stesso movimento, alla stessa velocità, ovviamente ad ogni diversa circostanza.

Altro cruccio: non è facile occultarle.

Le mani infatti, non possono essere nè nascoste, nè coperte, nè tanto meno tenute in tasca.

Quindi se volete vincere al tavolo da poker senza essere penalizzati dalle vostre mani, state attenti e date un occhiata a questo interessante studio, sicuramente vi sarà utile!

Ecco il video:

 

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