Il TDA 2015 tradotto in italiano dal grande Christian Scalzi



Il nostro amico Christian Scalzi, sempre impegnato a tenere alto il tricolore tra i TD più importanti al mondo, appena tradotto, ha fatto pervenire in redazione l’ultima versione in italiano del TDA.

Queste le sue parole:

A poche ore dal ricevimento della nuova revisione 2015 del regolamento della Poker Tournament Directors Association, redatto dopo l‘importante riunione svoltasi all’Aria di Las Vegas, siamo in grado di fornirvi il testo ufficiale tradotto in italiano. Sapendo che questo regolamento rappresenta un punto di riferimento per tutti gli operatori del Poker, ci siamo immediatamente impegnati nel lavoro di traduzione per cercare di rendere disponibile a tutti il testo in italiano nel minor tempo possibile. Per questo vorrei ringraziare pubblicamente il TD e amico Fabiano Stefanini insieme al quale, in stretta e proficua collaborazione, è stata possibile la redazione del regolamento in italiano.

Il TDA si è impegnato, in particolar modo, a puntare l’attenzione sulla responsabilità e sul comportamento dei giocatori nelle diverse fasi di gioco, partendo dall’utilizzo di apparecchiature elettroniche al tavolo (Art. 4), fino a specificare addirittura le modalità con cui mostrare le carte allo showdown (Art. 13). Sulla stessa linea direttrice si pongono dei limiti alle discussioni riguardanti mani terminate (Art.21) e si fanno precisazioni sulla gestione di carte e gettoni da parte dei giocatori (Art.24).

Insomma un regolamento che con forza determina l’importanza del giocatore e dei suoi comportamenti, sia esso un veterano dei tavoli da gioco che un giocatore amatoriale. Proprio quest’ultima tipologia, linfa vitale dei circuiti di poker, può trovare oggi nel regolamento della TDA un valido strumento per poter essere irreprensibile una volta seduto al tavolo.

Ringraziamo Christian Scalzi per la gentile concessione e auguriamo a tutti voi buona lettura.


POKER TOURNAMENT
DIRECTORS ASSOCIATION
2015 Rules Released Aug 16, 2015
Traduzione a cura di Christian Scalzi e Fabiano Stefanini

Poker TDA è un’associazione volontaria nell’industria del Poker fondata nel 2001. La sua
missione è quella di uniformare la regolamentazione dei tornei di poker. Le regole del
Poker TDA rappresentano un supplemento alle regole della Casa. Nei casi di conflitto
delle regole TDA con le regole dell’organizzazione del torneo, si applicano le regole
dell’organizzazione.
Concetti Generali
1: Decisioni dei responsabili di sala (Floor)
I responsabili di sala (Floor) devono considerare il maggiore interesse del gioco e la
correttezza come le più alte priorità nei processi decisionali. Circostanze inusuali possono
all’occasione portare a decisioni che, basandosi sui principi sopracitati di correttezza e
giustizia, possono anche contraddire le regole tecniche. Le decisioni dei Floor sono
definitive.
2: Responsabilità dei giocatori
I giocatori sono tenuti a verificare i dati di registrazione e l’assegnazione del posto, a
proteggere le loro carte, a fare in modo che le loro intenzioni siano chiare, a seguire l’azione
di gioco, ad agire durante il proprio turno, a difendere il loro diritto di azione, a mantenere le
loro carte visibili, a mantenere i loro gettoni correttamente ordinati, a rimanere al tavolo
quando partecipano di una mano attiva, ad esprimersi quando ritengano che si sia verificato
un errore, a chiamare il tempo quando ciò sia giustificato, ad eseguire i cambi di tavolo
celermente, a conoscere i regolamenti e attenersi ad essi, a tenere un comportamento
adeguato, e genericamente a contribuire allo svolgimento di un torneo ordinato.
3: Terminologia ufficiale nei tornei di Poker
I termini ufficiali utilizzati nei tornei sono semplici, inequivocabili, dichiarazioni tradizionali,
radicate nel tempo, come: bet, raise, call, fold, check, all-in, pot (solamente nei giochi potlimit),
e complete. Terminologie locali possono essere integrate nella terminologia standard.
Inoltre i giocatori dovrebbero porre molta attenzione ai propri gesti quando fanno
fronte ad una azione; battere sul tavolo (lett. “tamburellare” N.d.T.) è un “check”.
Terminologie e gesti non standard rappresentano un rischio, poiché ne possono risultare
decisioni non conformi alle intenzioni del giocatore che le utilizza. E’ responsabilità del
giocatore fare in modo che le proprie intenzioni siano chiare. Vedi anche regole 42 e 52.
4: Apparecchiature elettroniche e dispositivi di comunicazione
I giocatori non possono parlare al telefono mentre si trovano al tavolo. Il volume di
suonerie, musica, etc., dovrebbe essere tenuto tale da non essere udibile dagli altri
giocatori. Per altri tipi di dispositivi si applicano le Regole della Casa.
5: Lingua ufficiale
La regola che prevede la sola lingua inglese, verrà applicata negli Stati Uniti durante lo
svolgimento delle mani di gioco. Nei tornei all’esterno degli Stati Uniti, la Casa annuncerà e
apporrà chiaramente le regole sulle lingue accettate.
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Posti dei giocatori; rottura e bilanciamento dei tavoli
6: Sorteggio casuale e corretto del posto a sedere
Nei tornei e nei satelliti, i posti a sedere saranno assegnati in modo casuale. Un giocatore
che incominci un torneo in un posto sbagliato con il corretto ammontare di gettoni, verrà
spostato nel posto corretto e porterà con sé il suo stack corrente.
7: Registrazioni tardive (late registrations) e re-entries.
Giocatori in registrazione tardiva e re-entries saranno dotati di stack completo, saranno fatti
sedere in maniera casuale in qualsiasi posizione e verranno loro distribuite le carte a
meno che siano in posizione tra il Piccolo Buio e il bottone.
8: Necessità particolari
Quando possibile, saranno accordate sistemazioni speciali al tavolo a persone con
necessità particolari.
9: Rottura dei tavoli
Ai giocatori provenienti dalla rottura di un tavolo verranno assegnati i nuovi posti al
nuovi tavoli tramite un processo casuale in due fasi. Essi possono essere spostati in
qualunque posizione, inclusi i bui, ad eccezione per la posizione tra Piccolo Buio e il
Bottone. Vedi Illustration Addendum.
10: Bilanciamento dei tavoli e arresto del gioco.
A: Per bilanciare i tavoli nei giochi con flop e nei mixed games, il giocatore che sarà di
grande buio nella mano successiva a quella in corso viene spostato nella peggiore
posizione possibile, includendo la possibilità che sia posizionato come grande buio da solo,
quando possibile, malgrado questa circostanza determini che quella posizione sia di grande
buio due volte. La peggiore posizione non è mai di piccolo buio. Negli eventi stud-only, i
giocatori vengono spostati per posizione (l’ultimo posto che si rende disponibile nel tavolo
dove ci sono meno giocatori è il posto che verrà riempito)
B: Nei mixed-games (ad es.: HORSE), quando il gioco passa da hold’em a stud, dopo
l’ultima mano di hold’em il bottone viene spostato nella esatta posizione in cui si sarebbe
trovato se si fosse continuato a giocare a hold’em, e così resta bloccato (congelato) durante
il round di stud. I giocatori spostati durante i round di stud prendono la posizione di grande
buio come se il gioco in quella mano fosse stato hold’em. Quando ricomincia il round di
hold’em il bottone, per la prima mano, sarà nella posizione in cui è stato congelato.
C: Il tavolo dal quale un giocatore viene spostato sarà specificato da una procedura
predeterminata.
D: Negli eventi giocati a tavoli pieni, il gioco verrà fermato sui tavoli con 3 o più giocatori in
meno rispetto ai tavoli con più giocatori. Negli eventi di diverso formato (per es. 6-handed o
turbo), il gioco verrà fermato a discrezione del TD. La mancata sospensione di gioco non è
causa di misdeal e i TD possono decidere di non fermare il gioco a loro discrezione. A mano
a mano che l’evento procede, qualora sia gestibile e appropriato per il tipo di gioco, i tavoli
possono essere bilanciati (a discrezione del TD) in maniera più precisa.
11: Numero di giocatori al tavolo finale
I tavoli finali avranno un numero di giocatori pari a quelli di un tavolo pieno, più un giocatore.
(es: eventi con tavoli da 9 avranno 10 giocatori al tavolo finale, eventi stud con tavoli da 8 ne
avranno 9, eventi 6-handed ne avranno 7, etc.)
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Il tavolo finale non può avere più di 10 giocatori.
Questa regola non si applica agli eventi heads-up.
Piatti / Showdown
12: Dichiarazioni. Le carte parlano allo showdown
Le carte “parlano” per determinare il vincitore. Dichiarazioni verbali riguardanti il valore di
una mano non sono vincolanti allo showdown. Tuttavia, dichiarare deliberatamente un punto
sbagliato può essere soggetto a penalità. Ogni giocatore, che sia o meno nella mano,
dovrebbe esprimersi qualora pensi che si sia commesso un errore nella lettura di un punto o
nella assegnazione del piatto.
13: Mostrare le carte e mancata considerazione di una mano vincente
A: Mostrare correttamente le carte significa sia 1) girare entrambe le carte “face-up”
sul tavolo, che 2) permettere al dealer e ai giocatori di leggere chiaramente la mano
(condizioni che devono verificarsi contemporaneamente, N.d.T.).
“Tutte le carte” significa entrambe le proprie carte nel gioco hold’em, tutte e 4 le proprie
carte nell’Omaha, tutte e 7 nel 7-stud, etc. I dealer non possono non considerare una mano
che sia stata mostrata e fosse ovviamente la mano vincente.
B: Allo Showdown, i giocatori devono proteggere la propria mano in attesa che venga
letta. (Vedi anche regola 60). Se un giocatore non mostra entrambe le carte, dopodiché le
getta nel muck pensando di avere vinto, lo fa a suo rischio. Se le carte non fossero
identificabili al 100% e il TD decidesse che la mano non può essere letta e identificata
chiaramente, il giocatore non ha alcun diritto di reclamare il piatto. La decisione del TD sul
fatto che una mano sia stata mostrata in maniera sufficiente è definitiva.
C: I dealer non possono non considerare una mano che sia stata correttamente
mostrata e ovviamente vincente.
14: Carte valide allo showdown
Scartare le proprie carte, non mostrate, face-down, non elimina automaticamente la
mano; un giocatore può cambiare idea e mostrare le sue carte se esse rimangono
identificabili al 100%. Le carte di un giocatore vengono eliminate dalla mano in corso
dal dealer quando le posiziona nel muck.
15: Mostrare le carte per tutti gli All-in
Tutte le carte verranno mostrate senza alcun ritardo una volta che un giocatore è in all-in e
tutti i turni di puntata dei rimanenti giocatori sono terminati. Nessun giocatore, sia che sia
in All-in, sia che abbia chiamato tutte le puntate, può muckare le proprie carte senza
mostrarle correttamente. Tutte le mani sia nel Main Pot che nel Side Pot devono
essere mostrate e sono in gioco. Vedi Illustration Addendum
16: Ordine allo showdown (nei casi non All-In)
A: In tutti i casi di showdown in assenza di giocatori in all-in, qualora le carte non siano
mostrate spontaneamente o scartate, il TD può applicare la regola che definisce l’ordine di
showdown. Il giocatore che ha compiuto l’ultima azione aggressiva nell’ultimo round di
puntate deve mostrare per primo. Se durante l’ultimo round di puntate non c’è stata alcuna
azione aggressiva, deve mostrare per primo quel giocatore che sarebbe stato il primo ad
avere diritto di azione in un round di puntate (ovvero il primo giocatore alla sinistra del
bottone nei giochi con flop, la migliore mano esposta nello stud, la peggiore mano esposta
nel razz, etc.).
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B: Uno showdown è uncontested (ovvero vince senza discussioni, N.d.T.) se tutti i
giocatori, ad eccezione di uno solo, scartano le proprie carte nel muck senza
mostrarle. L’ultimo giocatore con una mano “viva” vince il piatto e non è richiesto
che mostri le proprie carte.
17: Chiedere di vedere il contenuto di una mano
A: I giocatori che non sono più in possesso delle loro carte allo showdown, o che hanno
gettato le carte coperte nel muck, perdono ogni diritto o privilegio di chiedere che le altre
mani in gioco vengano mostrate.
B: Nel caso in cui ci fosse stata una puntata al river, qualunque giocatore che avesse
effettuato il call ha l’inalienabile diritto di vedere, a richiesta, la mano del giocatore
che ha fatto l’ultima azione aggressiva (“la mano per vedere la quale ha pagato”), a
condizione che il giocatore che chiama abbia ancora le carte o le abbia mostrate. La
discrezionalità del TD regola ogni altra richiesta, tra cui quella di vedere la mano di un
altro giocatore che ha chiamato, o nei casi in cui non ci sia stata alcuna puntata al
river. Vedi Illustration Addendum
18: Giocare il Board allo showdown
Per giocare il board, un giocatore deve mostrare entrambe le sue carte per poter
partecipare del piatto (vedi regola 13A)
19: Assegnazione dei gettoni dispari
Per prima cosa, I gettoni dispari verranno cambiati utilizzando la più bassa
denominazione in gioco. A) Nei giochi con board ove ci siano 2 o più mani alte o basse: il
gettone dispari va assegnato al primo giocatore in gioco alla sinistra del bottone. B) Nello
stud, razz, e ove vi siano 2 o più mani alte o basse in stud/8: il gettone dispari va assegnato
alla carta più alta secondo i semi nella migliore mano costituita da 5 carte. C) In caso di split
nei giochi H/L: il gettone dispari nel pot complessivo va assegnato al punto alto. D) Se mani
identiche vincono entrambe il punto alto e il punto basso, il piatto sarà diviso nel modo più
preciso possibile. Vedi Illustration Addendum
20: Side Pots
Ogni side pot verrà diviso separatamente.
21: Contestazione di un piatto
Il diritto di contestare e discutere una mano terminata, finisce quando incomincia la mano
successiva (vedi regola 22). Se la mano termina durante una pausa, il diritto di
contestare e discutere finisce 1 minuto dopo l’assegnazione del piatto.
Procedure Generali
22: Nuova mano e nuovi limiti
Un nuovo livello non verrà annunciato fino a che il clock raggiunga lo zero. Il nuovo
livello si applica alla mano successiva all’annuncio. Una mano incomincia con il
primo riffle shuffle, la pressione del bottone del mischiatore automatico, o al cambio
del dealer.
23: Chip Race, Color Up programmati
A: Al momento del color-up, si applica il chip race, cominciando dal posto numero 1,
assegnando al massimo un gettone per ogni giocatore. I giocatori non possono essere
eliminati dal torneo durante i chip race (a causa del color up): un giocatore che perdesse i
suoi ultimi gettoni durante un color up, riceverà un gettone della più bassa denominazione
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disponibile ancora in corso.
B: I giocatori devono avere i loro gettoni pienamente visibili, e sono incoraggiati ad assistere
al chip race.
C: Se al termine del chip race, un giocatore dovesse avere ancora dei gettoni della
denominazione eliminata, questi saranno cambiati con gettoni di denominazione corrente
solo ad egual valore. I gettoni delle denominazioni eliminate che non coprano
completamente almeno il valore della più piccola denominazione corrente saranno rimossi
senza alcuna compensazione.
24: Carte e gettoni visibili, contabili, e gestibili. Color Up discrezionali.
A: I giocatori devono essere messi in grado di stimare con ragionevole precisione
l’ammontare dei gettoni degli avversari; perciò i gettoni vanno ordinati in stecche contabili. Il
TDA raccomanda che siano ordinati, come standard, in stecche precise da 20. Le chips
di più alta denominazione devono essere visibili ed identificabili in qualunque
momento.
B: I TD controlleranno il numero e le denominazioni di gettoni in gioco e possono effettuare
dei color up a loro discrezione. I color up non programmati vanno comunque annunciati.
C: Le mani attive devono essere tenute in chiara vista per tutta la durata della mano.
25: Cambio del mazzo
Il cambio del mazzo di carte avviene su richiesta esclusiva del dealer oppure al cambio del
livello o come prescritto dalle regole della Casa. I giocatori non possono richiedere il cambio
del mazzo di carte.
26: Re-buys
Un giocatore non dovrebbe perdersi una mano. Se un giocatore annuncia l’intenzione di
effettuare un rebuy prima di una nuova mano, gioca con l’intero ammontare di gettoni
previsto dal rebuy, e deve effettuare il rebuy.
27: Chiamare il tempo
Verrà accordato un conto alla rovescia solo dopo che sia passato un ragionevole
ammontare di tempo. Qualunque giocatore nell’evento può chiamare il tempo. Se il
floor approva la richiesta, saranno dati al giocatore in turno fino a 50 secondi per prendere
una decisione. Se non viene effettuata alcuna azione prima che il tempo scada, ci sarà un
conto alla rovescia di 10 secondi. Se il giocatore non compie alcuna azione al termine del
conto alla rovescia, la mano è considerata persa.
I TD possono ridurre il tempo concesso per fare azione ed applicare ulteriori
modifiche per adeguarsi al format dell’evento e/o evitare ripetuti ritardi nel gioco.
Vedi anche regola 2 e 65.
28: Rabbit Hunting
Il rabbit hunting non è consentito. Con Rabbit hunting si intende la pratica di mostrare le
carte che “sarebbero uscite sul board” se la mano non fosse terminata (N.d.T.).
Giocatori presenti al tavolo / aventi diritto di partecipare alla mano
29: Al proprio posto
Il giocatore deve essere al proprio posto quando l’ultima carta della distribuzione
viene distribuita perché la sua mano sia considerata attiva. Il giocatore che non fosse
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stato al proprio posto alla distribuzione delle carte, non può guardare le carte assegnategli,
e la sua mano viene immediatamente foldata al termine della distribuzione. I suoi bui e ante
vengono messi nel piatto e, qualora avesse ricevuto carte che obbligassero al bring-in nei
giochi stud, dovrà mettere nel piatto anche il bring-in*. Un giocatore deve essere al proprio
posto per poter chiamare tempo. “Al proprio posto” significa nelle immediate vicinanze della
propria sedia. [*Nota: nei giochi stud, le regole della Casa possono richiedere che vengano
distribuite carte aggiuntive alla mano foldata in talune circostanze]
30: Al tavolo con azione in corso
Un giocatore con una mano attiva (compresi i giocatori in All-in o che comunque
abbiano terminato le possibilità di puntare) deve restare al tavolo finché non sia
concluso lo showdown. Lasciare il tavolo è incompatibile con il dovere di ogni giocatore di
proteggere le proprie carte e di seguire l’azione di gioco, ed è un comportamento soggetto a
penalità.
Bottone / Bui
31: Dead Button
Durante i tornei si utilizza il Dead Button (bottone fermo)
32: Evitare i bui
I giocatori che intenzionalmente saltano i bui quando si spostano da un tavolo che si rompe,
incorreranno in penalità.
33: Bottone in Heads-up
Durante gli heads-up, il piccolo buio è di bottone ed effettua azione per primo nella fase di
gioco precedente al flop, e per ultimo in tutti gli altri round di puntate. L’ultima carta viene
distribuita al bottone. Quando inizia l’heads-up, la posizione del bottone potrebbe essere
modificata per assicurare che nessun giocatore sia di grande buio per due volte
consecutive.
Regole di distribuzione delle carte
34: Misdeals (errori di distribuzione)
A: I casi di misdeal includono (non esaustivamente) le seguenti fattispecie: 1) 2 o più carte
attaccate (appiccicate) durante la distribuzione iniziale; 2) la prima carta distribuita al posto
sbagliato; 3) carte distribuite ad un giocatore non avente diritto di partecipare alla mano; 4)
mancata distribuzione ad un giocatore avente diritto di partecipare alla mano; 5) nei giochi
stud, se una qualunque delle due carte coperte di un giocatore viene mostrate a causa di un
errore del dealer; 6) nei giochi con flop, se una delle prime 2 carte distribuite, o altre 2 carte
qualunque, vengono scoperte dal dealer per errore. Regole della casa si applicano per i
giochi draw.
B: E’ consentito distribuire ad un giocatore due carte consecutive in posizione di bottone.
C: Se viene dichiarato un misdeal, la nuova mano è l’esatto re-play della mano precedente:
il bottone non si muove, non vengono fatti accomodare nuovi giocatori, i limiti rimangono
invariati. Le carte vengono distribuite ai giocatori in penalità o che non erano al proprio
posto al momento della distribuzione originale, e la loro mano viene foldata al termine della
nuova distribuzione. La mano con misdeal e la nuova mano corretta contano come una sola
mano al fine del conteggio delle penalità assegnate, non due.
D: Se avviene azione sostanziale, non può essere dichiarato un misdeal e la mano deve
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procedere. (vedi regola 35)
35: Azione Sostanziale
Azione sostanziale si verifica quando si effettuano: A) due azioni qualunque nel turno, delle
quali almeno una comporti lo spostamento di gettoni nel piatto (ovvero qualunque
combinazione di due azioni eccetto 2 check o 2 fold); OPPURE B) qualunque combinazione
di 3 azioni nel turno (check, bet, raise, call o fold). Vedi anche regola 34 e 40.
36: Flop con 4 carte e carte girate prematuramente
Se il flop ha 4 carte invece che 3, che siano mostrate o meno, verrà chiamato il Floor.
Il dealer mischierà quindi le 4 carte coperte, il Floor sceglierà a caso una carta che
sarà la prossima carta bruciate, e le tre rimanenti comporranno il flop. Per le carte
girate prematuramente, vedi Procedure Raccomandate 5.
Gioco: Puntate & Rilanci
37: Metodi per effettuare puntate: dichiarazioni verbali e gettoni
A: Le puntate vengono effettuate mediante dichiarazione verbale e/o con il
movimento di chips in avanti. Se un giocatore utilizza entrambi i metodi, il primo
effettuato definisce la puntata. Se effettuati contemporaneamente, una chiara e
ragionevole dichiarazione verbale ha la precedenza, altrimenti si considerano i
gettoni.
B: Le dichiarazioni verbali possono essere generiche (“call, “raise”), solo composte
dall’ammontare della puntata (“mille”) oppure entrambe (“raise, mille”).
38: Azione nel proprio turno
A: I giocatori devono fare azione nel proprio turno. L’azione effettuata nel proprio
turno (con dichiarazione verbale o spostamento di gettoni) è vincolante, impegnano i
gettoni nel piatto e devono rimanere nel piatto.
B: I giocatori devono attendere che l’ammontare delle puntate sia chiaro prima di fare
azione. Ad esempio, A dichiara “raise” ma non specifica l’ammontare del rilancio, B
folda velocemente. B dovrebbe attendere che l’ammontare del rilancio di A sia chiaro.
39: Dichiarazioni vincolanti /Undercall nel proprio turno
A: Dichiarazioni verbali generiche nel proprio turno di puntate (come “call” o “raise”)
vincolano il giocatore ad effettuare la azione corretta e completa. Vedi illustration
Addendum
B: Un giocatore effettua un Undercall dichiarando o spingendo gettoni per un
ammontare inferiore al call, senza aver dichiarato call. Un undercall è tassativamente
adeguato a un call completo se effettuato nel proprio turno facendo fronte 1) a
qualunque puntata in heads-up oppure 2) alla puntata di apertura in qualunque round
di puntate con più giocatori. In altre situazioni si applica la discrezionalità del TD. Il
Grande buio rappresenta la puntata di apertura nei giochi con i bui. L’utilizzo di
bottoni appositi per gli All-in riduce drasticamente la frequenza degli undercall (vedi
Procedure Raccomandate 1). Questa regola riguarda le fattispecie in cui un giocatore
deve effettuare un call completo e quando, a discrezione del TD, possa perdere
l’undercall e foldare.
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40: Azione fuori dal proprio turno
A: Ogni azione fuori dal proprio turno (check, call o raise) è comportamento soggetto a
penalità ed è vincolante se l’azione fino al giocatore che ha agito fuori turno non è cambiata.
I check, call o fold non cambiano l’azione. Se l’azione cambia, l’azione fuori turno non è
vincolante; ogni puntata fuori turno viene restituita al giocatore che dispone nuovamente
di tutte le opzioni, incluse: call, raise, fold. Un fold fuori turno è sempre vincolante.
B: Un giocatore che fosse saltato da un’azione fuori turno deve difendere il proprio diritto ad
effettuare azione. Se trascorre un ragionevole periodo di tempo e il giocatore saltato non si
esprime per tempo prima che avvenga azione sostanziale (regola 35) fuori turno alla sua
sinistra, quest’ultima risulta vincolante. Il floor sarà chiamato per stabilire come considerare
la mano saltata. Vedi Illustration Addendum
41: Metodi per effettuare un call
Forme standard accettate per compiere un call includono: A) dichiarare verbalmente “call”;
B) spingere in avanti gettoni di ammontare uguale al call; C) spingere in avanti senza
dichiarazione alcuna un gettone di importo superiore al call; oppure D) spingere in avanti più
gettoni per un ammontare complessivo equivalente ad un call, secondo la regola 43
(puntate con più gettoni). Utilizzare, senza dichiarazione alcuna, uno o più gettoni di piccola
denominazione (in relazione alla puntata cui si fa fronte) (ad es.: NLHE, bui 2k-4k. A punta
50k, B spinge, senza dichiarare nulla, un singolo gettone da 1k) rappresenta una modalità
non standard, fortemente scoraggiata, soggetta a penalità, e verrà interpretata a discrezione
del TD, includendo la possibilità che venga richiesto l’adeguamento a un call completo.
42: Modalità di rilancio
Nei giochi no-limit o pot-limit, un rilancio deve essere eseguito nei seguenti modi: A)
mettendo nel piatto l’ammontare totale della puntata comprensiva del rilancio in un solo
movimento; B) dichiarando verbalmente il totale della puntata comprensiva del rilancio
prima di posizionare i gettoni nel piatto; C) dichiarando verbalmente “raise” prima di
posizionare l’esatto ammontare del call nel piatto con un primo movimento per poi
aggiungere, con un solo secondo movimento, l’ammontare del rilancio. Nell’opzione C, se
viene posizionato con il primo movimento un ammontare differente dal call, ma inferiore al
minimo rilancio, verrà considerato come un rilancio minimo. E’ responsabilità dei giocatori
fare in modo che le proprie intenzioni siano chiare.
43: Ammontare dei Rilanci
A: Un rilancio deve essere almeno equivalente all’ammontare della maggiore puntata o del
rilancio precedenti nel round di puntate corrente. Se un giocatore rilancia del 50% o più
della precedente maggior puntata o del precedente rilancio, ma meno del rilancio minimo,
deve obbligatoriamente completare fino a raggiungere un rilancio minimo completo. Se
inferiore al 50%, si tratta di un call, a meno che si sia prima dichiarato “raise”.
Dichiarare un importo, o spingere lo stesso importo in gettoni equivale alla stessa
azione (vedi regola 37-C). Ad es., NLHE, la puntata di apertura è 1000, dichiarare
verbalmente “1400” o spingere in silenzio 1400 in gettoni, rappresentano in entrambi i
casi un call, sempre che non sia stato dichiarato “raise” precedentemente. Vedi
Illustration Addendum
B: In assenza di altre informazioni chiarificatrici, dichiarare “raise” e un importo vale
a considerare l’intera puntata. Ad es., A apre per 2000, B dichiara “raise 8000”. La
puntata totale di B è 8000.
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44: Riapertura dei rilanci
Nei giochi no-limit e pot-limit, un all-in che sia inferiore a un rilancio pieno non riapre la
possibilità di rilancio per quei giocatori che abbiano già fatto azione e non facciano fronte
almeno ad un rilancio completo nel momento in cui il diritto di azione torni a loro. Nei giochi
limit è richiesto almeno il 50% di un rilancio completo per riaprire la possibilità di rilancio per
i giocatori che hanno già fatto azione. Vedi Illustration Addendum.
45: Gettoni di più alta denominazione
In ogni caso in cui si faccia fronte ad una puntata o ad un buio, posizionare un gettone
singolo di alta denominazione (superiore alla puntata) nel piatto viene considerato call se
non viene prima dichiarato verbalmente “raise”. Per poter rilanciare utilizzando un solo
gettone di alta denominazione, è necessario dichiarare verbalmente “raise” prima che il
gettone tocchi la superficie del tavolo. Se viene dichiarato “raise” (ma viene omesso
l’ammontare), il rilancio sarà dell’importo massimo possibile per la denominazione di quel
gettone. Quando non si stia facendo fronte ad una puntata, posizionare un singolo gettone
di alta denominazione nel piatto senza alcuna dichiarazione verbale, corrisponde a una
puntata del massimo valore possibile per la denominazione di quel gettone.
46: Puntata con più gettoni
Quando si fa fronte ad una puntata, a meno che venga dichiarato verbalmente il raise, una
puntata effettuata utilizzando più di un gettone è considerata call se non vi sia alcun gettone
che possa essere rimosso lasciando nel piatto almeno l’ammontare del call. Es.: pre-flop,
bui 200-400: A rilancia fino a 1200 totali (raise 800), B mette nel piatto 2 gettoni da 1000
senza dichiarare nulla. Questo risulta essere solo un call, poiché togliendo una dei due
gettoni l’importo rimanente non copre il call (1200). Se la rimozione di un singolo gettone
lascia nel piatto un ammontare uguale o superiore al call, la puntata è disciplinata dalla
regola standard del 50% secondo la regola 41. Vedi Illustration Addendum.
47: Gettoni di puntate precedenti non fisicamente nel pot
A: Se un giocatore punta facendo fronte ad un rilancio e ha dei gettoni di fronte a sé non
ancora fisicamente posizionati nel piatto, derivanti da puntate precedenti, i gettoni
precedenti (e l’eventuale resto dovuto) possono influire sul fatto che l’azione sia
regolata come un call o un re-raise. Essendoci diverse possibilità, i giocatori sono
incoraggiati a dichiarare verbalmente la loro intenzione prima di porre nuovi gettoni insieme
a quelli già presenti di fronte a loro riguardanti una puntata precedente e non ancora
posizionati fisicamente nel piatto.
B: Se un giocatore fa fronte ad una azione, ritirare chiaramente le chips di precedenti
puntate vincola il giocatore ad effettuare un call o un raise.
48: Numero di rilanci permessi
Nei giochi no-limit pot-limit non c’è limite al numero di rilanci permessi. Negli eventi limit,
esiste invece un limite al numero di rilanci permessi anche quando ci si trovi in heads-up,
fino al momento in cui il numero di giocatori rimasti in gara sia sceso a 2; si applicano limiti
ai rilanci secondo le regole della Casa.
49: Azione ammessa
Il poker è un gioco di attenzione, continua osservazione. E’ responsabilità del giocatore che
effettua un call la determinazione del corretto ammontare della puntata cui fa fronte prima di
chiamare, indipendentemente da ciò che viene dichiarato dal dealer o da altri giocatori. Se il
giocatore che desidera effettuare un call chiede il conteggio della puntata da chiamare, ma
riceve un’informazione non corretta da parte del dealer o del giocatore, e di conseguenza
mette quell’ammontare nel piatto, il giocatore che effettua il call è obbligato ad accettare
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l’azione corretta ed è soggetto alla puntata corretta o all’ammontare dell’all-in. Come in ogni
situazione nei tornei, è possibile applicare la regola 1 a discrezione del TD.
50: Valore del piatto & Puntate nel pot-limit
A: I giocatori hanno diritto ad un conteggio del piatto solamente nei giochi pot-limit. Nei
giochi no-limit e limit, i dealer non conteranno l’ammontare del piatto.
B: Pre-flop, un all-in tecnico in posizione di buio (ma inferiore ad esso) non modifica il
calcolo della massima puntata. Dopo il flop, le puntate si basano sulla dimensione
effettiva del piatto.
C: Dichiarare “pot” non è considerata una puntata valida nei giochi no-limit, ma vincola il
giocatore ad effettuare una puntata valida (almeno dell’importo della puntata minima
consentita), e può essere un comportamento soggetto a penalità. Se il giocatore sta
facendo fronte ad una puntata, dovrà effettuare un rilancio valido.
51: String Bets e rilanci
I dealer sono responsabili nel determinare le string bets (puntate non valide con caduta “a
pioggia” dei gettoni) e nell’annunciare i rilanci.
52: Puntate Non-Standard & non chiare
I giocatori che utilizzino termini non ufficiali e gesti non riconosciuti, lo fanno a loro rischio.
Questi possono essere interpretati in maniera discorde con le intenzioni del giocatore.
Inoltre, qualora la dimensione di una puntata dichiarata verbalmente possa ragionevolmente
avere molteplici significati, sarà considerato il minore valore possibile. Es.: NLHE, bui 200-
400, un giocatore dichiara “punto 5”. Se non è chiaro se “5” significhi 500 oppure 5000, la
puntata è 500. Vedi regola 2, 3 e 42.
53: Fold Non-Standard
In ogni situazione in cui, prima del termine del round di puntate finale, un giocatore effettua
un fold quando non stia facendo fronte ad alcuna puntata (ad es. dopo un check oppure il
primo giocatore a parlare dopo il flop) oppure effettua un fold fuori dal proprio turno, questi
fold sono vincolanti e possono essere soggetti a penalità.
54: Dichiarazioni condizionali
Dichiarazioni condizionali riguardanti azioni future, rappresentano azioni non-standard e
sono fortemente scoraggiate; possono essere considerate vincolanti e/o soggette a penalità
a discrezione del TD. Es.: frasi come “se….allora” tipo “se tu punti, io rilancio”.
55: Conteggio dello stack di un avversario
I giocatori hanno diritto di poter stimare ragionevolmente l’ammontare del valore dei gettoni
in possesso di un avversario (regola 24). Un giocatore può richiedere un conteggio preciso
solo nel caso in cui sia il suo turno e stia facendo fronte ad un all-in. Il giocatore in all-in
non è tenuto al conteggio dei propri gettoni; qualora si rifiuti di conteggiare l’importo, il
dealer o il floor lo conterà al suo posto. Si applica la regola 49 sulle azioni accettate. La
regola sui gettoni visibili e contabili (regola 24) aiuta enormemente l’accuratezza dei
conteggi.
56: Puntate eccessive per facilitare il resto
L’azione della puntata non dovrebbe essere utilizzata con finalità riguardanti l’ottenimento di
un resto preciso. Tutti i gettoni messi nel piatto senza dichiarazione verbale sono a rischio di
essere conteggiati nel piatto. Esempio: la puntata di apertura è 325, un giocatore mette nel
piatto 525 (un gettone da 500 e uno da 25), con l’intenzione di effettuare un call e
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aspettandosi 200 di resto. Questo sarà considerato un raise fino a 650, seguendo la regola
46 sulle puntate con più gettoni.
57: All-in con gettoni nascosti e scoperti in un secondo momento
Se A effettua un all-in e un gettone nascosto viene scoperto dopo che un giocatore ha
effettuato un call, il TD determinerà se il gettone debba essere considerato parte della
azione accettata oppure no (regola 49). Se non viene considerato parte dell’azione, A non
verrà pagato per l’importo di quel(i) gettone(i) nel caso in cui vinca il piatto. Se A perde non
viene salvato da quel(i) gettone(i) e il TD può decidere di assegnare quel(i) gettone(i) al
vincitore del piatto.
Gioco: altro
58: Gettoni non in vista e in transito
I giocatori non devono tenere o trasportare gettoni in alcun modo che li renda non visibili.
Qualora dovesse verificarsi questo comportamento, i gettoni in questione saranno ritirati
(sequestrati) e il giocatore potrebbe essere squalificato. I gettoni ritirati saranno tolti dal
gioco.
Il TDA raccomanda che la casa fornisca ai giocatori delle gettoniere o buste per
trasportare i propri gettoni quando necessario.
59: Gettoni persi e ritrovati
Gettoni persi e ritrovati verranno eliminati dal gioco e riportati nell’inventario del
torneo.
60: Carte foldate accidentalmente / mani mischiate
I giocatori sono tenuti a proteggere le loro carte in ogni momento, incluso allo showdown
mentre attendono che la mano venga letta. Se il dealer per errore folda le carte di un
giocatore, oppure se a giudizio del TD una mano viene mischiata con altre carte e non
fosse identificabile con certezza al 100%, il giocatore non ha alcun risarcimento e non ha
alcun diritto di avere indietro l’ammontare dei call effettuati. Se una mano viene mischiata
ma rimane identificabile, resta in gioco indipendentemente dalle carte eventualmente
mostrate nel procedimento di recupero.
61: Mani morte e mucking nello stud
Nel poker stud, se un giocatore prende in mano le carte scoperte mentre fa fronte ad un
azione, la mano viene considerata morta. Il metodo corretto per foldare le carde nei giochi
stud consiste nel girare tutte le carte scoperte e spingere tutte le proprie carte in avanti
lasciandole tutte coperte.
Etichetta & Penalità
62: Nessuna dichiarazione
I giocatori sono tenuti a proteggere gli altri giocatori nel torneo in ogni momento. Per questo
i giocatori, che siano o no nella mano in corso, non devono:
1. Dichiarare il contenuto di una mano (attiva o foldata).
2. Dare consigli o criticare il gioco in ogni momento.
3. Fare supposizioni riguardanti una mano che non è stata mostrata.
La regola one-player-to-one-hand sarà vivamente incoraggiata. Tra l’altro, questa regola
proibisce di mostrare la propria mano e/o di discutere la strategia di gioco con altri giocatori,
spettatori o consiglieri.
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63: Esposizione delle carte e corretta modalità di fold
Un giocatore che mostri le proprie carte mentre l’azione è ancora in corso, può incorrere in
penalità, ma la sua mano sarà ritenuta ancora valida. La penalità inizierà al termine della
mano in corso. Quando si folda, le carte dovrebbero essere spinte in avanti mantenendole
basse, evitando di mostrarle deliberatamente o lanciate in alto a parabola. Vedi anche
regola 61.
64: Gioco Etico
Il poker è un gioco individuale. Chi gioca in soft play (giocare in maniera poco aggressiva,
quando questo comportamento non comporti alcun vantaggio, con alcuni giocatori) incorrerà
in penalità che possono andare dalla confisca di gettoni alla squalifica.
Il chip dumping (trasferimento di gettoni dal proprio stack a quello di un altro giocatore,
N.d.T.) e altre forme di collusion, verranno penalizzate con la squalifica.
65: Violazioni dell’etichetta
Continue violazione dell’etichetta comporteranno delle penalità. Esempi includono, in
maniera non esaustiva: persistenti ritardi nel gioco, toccare le carte e/o i gettoni di un
avversario qualora questo non sia strettamente necessario, agire ripetutamente fuori dal
proprio turno, effettuare puntate fisicamente non raggiungibili dal dealer, condotte abusive
ed eccessivo chiacchiericcio.
66: Penalità e squalifica
A: Le possibili penalità includono ammonimenti verbali, “mani saltate”, “giri saltati” e la
squalifica. Le penalità che comportino “giri saltati” vengono assegnate come segue: il
giocatore salta una mano per ogni giocatore (incluso il giocatore stesso) al tavolo nel
momento in cui viene data la penalità, moltiplicato per il numero di giri di penalità. Infrazioni
ripetute sono soggette ad incremento della penalità assegnata. I giocatori allontanatisi dai
tavoli, o in penalità, possono essere eliminati dal torneo a causa delle Ante o dei Bui.
B: E’ possibile applicare una penalità al giocatore che esponga le proprie carte (o una di
queste) mentre l’azione è ancora in corso, che lanci una o più carte fuori dal tavolo, che violi
la regola one-player-to-a-hand (l’obbligo di giocare da solo la propria mano), o qualora
avvengano incidenti simili. Penalità saranno applicate anche nei casi di soft play, abuso,
comportamento di disturbo, o imbroglio.
C: Un giocatore in penalità deve rimanere lontano dal tavolo. Le carte sono comunque
distribuite al suo posto, bui e ante vengono raccolti, e la mano viene foldata al termine della
distribuzione iniziale. Nei giochi stud, nel caso in cui venga data al giocatore in penalità la
carta bring-in, verrà prelevato dal suo stack l’importo del bring-in.
D: I gettoni di un giocatore squalificato saranno rimossi dal gioco.
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Procedure Raccomandate, Released Aug. 16, 2015
Le procedure raccomandate dal TDA sono suggerimenti da applicare per ridurre gli errori e
migliorare la gestione degli eventi. Possono anche trovare applicazione in quelle situazioni
che presentano troppe variabili per poter essere regolate da una sola regola universale. La
migliore regolamentazione, in questi casi, potrebbe richiedere l’applicazione di più regole, la
valutazione di tutte le circostanze, e il riferimento alla regola 1 come guida principale nelle
decisioni.
RP-1. Bottoni speciali per gli All-in
E’ consigliato l’utilizzo di bottoni speciali per gli all-in, che indichino chiaramente che la
puntata di un giocatore è un all-in. Questi bottoni dovrebbero essere custoditi dal dealer
(piuttosto che da ogni giocatore). Quando un giocatore va in all-in, il dealer dispone il
bottone di fronte al giocatore, pienamente visibile dal resto del tavolo.
RP-2. Portare le puntate nel pot è sconsigliato
L’abitudine di portare le puntate nel pot mentre la fase di puntata e rilanci procede (quindi
durante un round di puntate) è una cattiva pratica di gestione del tavolo. La riduzione della
quantità di gettoni puntati (a seguito della aggiunta di essi o parte di essi al pot) può
influenzare l’azione, creare confusione ed aumentare il rischio di errore. Il TDA raccomanda
che i dealer non tocchino le puntate dei giocatori salvo che si richieda un conteggio. Solo il
giocatore che sia ingaggiato nell’azione può chiedere al dealer di posizionare i gettoni nel
pot.
RP-3. Effetti personali
Il tavolo da gioco è di primaria importanza per la gestione degli stack, la distribuzione delle
carte, e per le procedure di puntata. Il tavolo e gli spazi intorno ad esso (spazi per le gambe
e passaggi) non dovrebbero essere ingombrati da oggetti personali non essenziali. Ogni
card room dovrebbe esporre le proprie regole riguardanti gli oggetti che possono o non
possono essere permessi nell’area di gioco.
RP-4. Mazzo disordinato
Quando rimangono delle carte da distribuire nel corso di una mano e lo stub (la porzione di
mazzo rimasto in mano al dealer, N.d.T.) dovesse accidentalmente cadere (ovviamente sul
tavolo, N.d.T.) e dovesse risultare disordinato: 1) è, come prima scelta, preferibile tentare di
ricostruire l’ordine originale dello stub, se possibile; 2) se non fosse possibile, tentare di
ricreare un nuovo stub utilizzando solo le carte proveniente dallo stub stesso (quindi senza
le carte del muck né le carte precedentemente bruciate). Il nuovo stub dovrebbe essere
mischiato (wash shuffle e riffle secondo procedura) e tagliato, e il gioco procedere con il
nuovo stub ottenuto; 3) se, cadendo, lo stub dovesse mischiarsi con le carte del muck e/o le
carte in precedenza bruciate, allora si procede a mischiare (secondo procedura) lo stub, le
carte del muck e le carte bruciate insieme; il nuovo stub va quindi tagliato per poi procedere
con questo nuovo stub ottenuto.
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RP-5. Board girato prematuramente
Il board e le carte bruciate possono, occasionalmente, essere girate prematuramente per
errore, prima cioè che l’azione nel round di puntate precedente sia terminata. Di seguito
sono elencate le procedure generali per risolvere queste situazioni.
A: Per il flop prematuro, la carta bruciata viene lasciata al suo posto. Le carte del flop
girate prematuramente tornano nello Stub e vengono rimischiate. Viene quindi girato
un nuovo flop (senza bruciare un’altra carta) dallo stub rimischiato.
B: Per il turn prematuro, il turn viene messo da parte. Un’altra carta viene bruciata, e
il river normale viene utilizzato come il nuovo turn. Dopo l’azione al turn, il turn
prematuro viene rimischiato nello stub, un nuovo river viene girato senza ulteriori
carte bruciate dal nuovo stub rimischiato.
C: Per il river prematuro, il river viene rimischiato nello Stub, la carte bruciata
prematuramente per il river resta al suo posto. Terminata l’azione al turn, lo Stub
viene rimischiato e il nuovo river viene girato senza bruciare alcuna ulteriore carta.
D: Per una carta prematura nei giochi Stud, vengono distribuite carte addizionali e
messe da parte insieme alla carta (o carte) premature, a rappresentare l’intero giro di
carte per i giocatori rimasti in gioco. Terminata l’azione nel giro di puntate, la strada
successiva viene distribuita come di consueto. Una volta arrivati all’ultima strada, la
carta prematura e le carte addizionali distribuite e messe da parte vengono
rimischiate nello Stub. L’ultima strada viene distribuita dallo Stub così rimischiato.
RP-6. Efficiente movimento dei giocatori
Lo spostamento dei giocatori per rottura e/o bilanciamento dei tavoli, dovrebbe essere
eseguito in maniera veloce, così da permettere di non perdere i bui e non ritardare il gioco in
qualunque modo. Se possibile, i giocatori dovrebbero essere dotati di chip-tray per il
trasporto dei loro gettoni, e dovrebbe essere eseguito un sufficiente numero di color-up da
consentire ai giocatori di non avere un eccessivo numero di gettoni non necessari da dover
trasportare. (vedi Regola 9, 10, 24 & 58)
RP-7. Tempistica per i cambi dealer.
Il TDA raccomanda che i dealer posticipino i cambi che accadano 90 sec. prima di una
pausa programmata o un cambio livello. Questo evita perdite di tempo durante fasi
cruciali di gioco.
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Illustration Addendum to
2015 TDA Rules and Procedures, Aug. 16, 2015
Regola 9: Rottura dei tavoli, procedimento a 2 fasi.
Un procedimento a due fasi casuale, o a “doppio cieco”, assicura che non vi siano
favoritismi nell’assegnazione dei posti.
Un esempio di tale procedimento: 1) si mostrano ai giocatori del tavolo in rottura le
seat cards del nuovo tavolo (ovvero i posti disponibili, N.d.T.), quindi si mischiano
face-down e si riuniscono in un mazzetto; 2) il dealer distribuisce una carta da gioco
face-up ad ogni giocatore. Le seat cards vengono quindi distribuite ai giocatori
partendo da quello con la carta più alta (anche in base al seme).
Regola 15: Carte mostrate per tutti gli all-in.
“Tutte le carte verranno mostrate senza alcun ritardo una volta che un giocatore è in All-in e
tutti i turni di puntata dei rimanenti giocatori sono terminati.” Questa regola significa che tutte
le carte coperte di tutti i giocatori saranno scoperte quando almeno un giocatore è in all-in e
non vi sia alcuna possibilità di ulteriore azione di puntata da parte degli altri giocatori. Non si
attende lo showdown per mostrare le carte, non si attende la divisione dei side pot per
girare le carte del giocatore in all-in che gioca solo per il main pot; se l’azione è terminata
(non vi è più alcuna possibilità di azione, N.d.T.) in qualunque strada (flop, turn, o river,
N.d.T.) prima dello showdown, si mostrano tutte le carte in quel punto della mano, poi si
procede a girare le rimanenti carte del board.
Esempio 1. NLHE. Rimangono 2 giocatori. Al turn, il giocatore A (più corto in stack), punta
all-in e il giocatore B chiama. Girate sia le carte di A e di B, bruciate una carta e girate il
river. A questo punto si procede all’assegnazione del punto vincente.
Esempio 2. NLHE. Rimangono 3 giocatori.
Pre-flop, il giocatore A (più corto in stack), punta all-in, il giocatore B chiama, il giocatore C
chiama. Non si mostrano le carte poiché B e C hanno ancora dei gettoni, quindi è possibile
un’ulteriore azione di puntata.
Al flop B e C fanno entrambi check; l’azione di puntata è ancora possibile, quindi non si
girano ancora le carte.
Al turn B punta all-in, C chiama. Adesso si girano tutte le carte (di A, B e C) poiché non è
possibile alcuna ulteriore azione. Si brucia una carta, si gira il river e si procede
all’assegnazione del punto vincente. Si assegna il side pot tra B e C come prima cosa, poi si
assegna il main pot. Attenzione: non si coprono le carte di A finché viene assegnato il side
pot tra B e C.
Esempio 3. NLHE. Rimangono 3 giocatori.
Pre-flop, giocatore A (più corto in stack), punta all-in per 700 e viene chiamato sia da B che
da C, che rimangono con gettoni per un valore di svariate migliaia. Non si mostrano le carte
poiché B e C hanno ancora dei gettoni, quindi è possibile un’ulteriore azione di puntata.
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Al flop B e C fanno entrambi check; l’azione di puntata è ancora possibile, quindi non si
girano ancora le carte.
Al turn, B punta 1000, e C chiama. Dato che sia B che C hanno ancora gettoni e deve
ancora essere girato il river, non si mostrano ancora le carte.
Al river, B e C fanno entrambi check. Adesso si girano tutte le carte (di A, B e C) poiché non
è possibile alcuna ulteriore azione ed ci si avvia all’assegnazione del punto vincente. Si
assegna il side pot di 2000 tra B e C, poi si assegna il main pot. Attenzione: non si coprono
le carte di A finché viene assegnato il side pot tra B e C.
Regola 17: Chiedere di vedere una mano
Esempio 1: NLHE. 3 giocatori rimasti nella mano. Non ci sono puntate al river e non ci
sono giocatori in All-in. Allo Showdown, il giocatore A mucka le sue carte face-down
e le carte vengono mischiate nel muck dal dealer. B mostra le sue carte, mostrando
un tris. C spinge le sue carte in avanti face-down. B può chiedere di vedere le carte di
C perché B ha mostrato le proprie. Tuttavia, la richiesta di B è soggetta alla
discrezionalità del TD; B non ha l’inalienabile diritto di vederla poiché non c’è stata
azione al river, ovvero non ha “pagato per vedere le carte” di C. Né A, né C possono
chiedere di vedere le carte di un avversario poiché non hanno né mostrato le proprie
carte, né tantomeno le hanno ancora.
Esempio 2: NLHE. 4 giocatori rimasti nella mano. Al river, A punta 1000, B chiama, C
rilancia a 5000, e D, A e B chiamano tutti. Non ci sono giocatori in All-in. B mostra le
proprie carte, mostrando un tris. D scarta immediatamente le proprie carte face-down
e il dealer mischia le sue carte nel muck. C comincia a spingere le proprie carte in
avanti face-down. Sia A che B hanno il diritto inalienabile di vedere le carte di C su
richiesta., poiché 1)hanno pagato per vederle dato che C ha fatto l’ultima azione
aggressiva al river e 2) sia A che B hanno ancora le proprie carte. D (che ha anche lui
chiamato C) ha rinunciato al suo diritto di vedere la mano di C nel momento in cui ha
scartato le proprie carte senza mostrarle. Ogni altra richiesta in questa situazione è
soggetta alla discrezionalità del TD, come se B chiedesse di vedere le carte di A (le
carte di un altro giocatore che ha chiamato).
Regola 19: Assegnazione dei gettoni dispari. Se mani identiche vincono entrambe il
punto alto e il punto basso, il piatto sarà diviso nel modo più preciso possibile
Esempio 1: Omaha High/Low split. Due giocatori con entrambi punto high e punto low con
2-3-4-5-6 rainbow. A ha 2-3-4-5 e 6 di picche. B ha 2-3-4-5 e 6 di fiori. Il piatto contiene 66
gettoni dopo che si sono effettuati i dovuti cambi per avere gettoni della minor
denominazione possibile. Metodo corretto per lo split: più preciso possibile; 33 ad A e 33
a B. Metodo sbagliato per lo split: dividere l’intero piatto in 33 per il punto high e 33 per il
punto low. Poi assegnare ad A il gettone dispari dal piatto high per il seme della carta alta (6
di picche), e assegnare ad A il gettone dispari dal piatto low per il seme della carta alta (6 di
picche). A finirebbe con 34 gettoni mentre B con soli 32.
Esempio 2: 7-Card Stud High/Low split. Due giocatori con entrambi punto high e punto low
con 2-3-4-5-6 rainbow. A ha 2-3-4-5 e 6 di picche. B ha 2-3-4-5 e 6 di fiori. A ha carta alta
per seme (6 di picche). Il piatto contiene 66 gettoni dopo che si sono effettuati i dovuti cambi
per avere gettoni della minor denominazione possibile. Metodo corretto per lo split: più
preciso possibile; 33 a A e 33 a B. Metodo sbagliato per lo split: vedi Esempio 1.
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Regola 39: Azioni Vincolanti / Undercall nel proprio turno
Esempio 1: NLHE, bui 1000-2000. Post-flop, A apre per 2000, B rilancia a 8000, C
spinge in silenzio 2000. C ha fatto undercall sulla puntata di B. Per la regola 39-B,
dato che quella di B non è puntata di apertura (quella di A lo è) e il round di puntate
ha più giocatori, a discrezione del TD si può richiedere a C di completare un call
oppure permettergli di perdere le 2000 chips dell’undercall e foldare.
Esempio 2: NLHE, bui 1000-2000. Post-flop 4 giocatori rimasti. A apre per 8000, B
spinge in silenzio 2000. Per la regola 39-B, B ha effettuato undercall sulla puntata di
apertura e deve fare un call completo per 8000.
Esempio 3: NLHE, bui 1000-2000. Post-flop, A apre per 2000, B rilancia a 8000, C
dichiara “call”. Per la regola 39-A, C ha effettuato una dichiarazione verbale generica
(“call”) nel proprio turno. C è obbligato a chiamare l’intera puntata di B, ovvero 8000.
Regola 40: Azione sostanziale fuori turno.
Un giocatore che fosse saltato da un’azione fuori turno deve difendere il proprio diritto ad
effettuare azione. Se trascorre un ragionevole lasso di tempo e il giocatore saltato non si
esprime per tempo lasciando che avvenga azione sostanziale (regola 35) alla sinistra
dell’azione fuori turno, quest’ultima risulta vincolante. Il floor verrà chiamato per stabilire
come considerare la mano saltata.
Esempio 1: NLHE, bui 100-200. UTG (posto 3 ) punta 600. Il posto 4 viene saltato dal posto
5 che chiama 600 fuori turno. Posto 6 ci pensa per un momento e poi fa fold. Ci sono ora 2
giocatori che hanno effettuato azione con coinvolgimento di gettoni alla sinistra del posto 4.
Due giocatori con gettoni qualifica questa fattispecie come azione sostanziale (Regola 35).
Inoltre il posto 4 ha avuto un tempo ragionevole per portare all’attenzione del dealer il fatto
di essere stato saltato. Il call del posto 5 è vincolante a causa dell’azione sostanziale fuori
turno, e il fold fuori turno del posto 6 è vincolante (vedi regola 50). Il floor viene chiamato per
prendere una decisione sul destino della mano del posto 4. (???)
Esempio 2: NLHE, bui 100-200. Rimangono 3 giocatori a vedere il turn. Dopo che il dealer
ha girato il turn, UTG (posto 3) apre puntando 600. Il posto 4 viene saltato dal posto 5 che
chiama 600 fuori turno. Il dealer bussa, brucia una carta e gira il river. Il floor viene chiamato
per prendere una decisione sul destino della mano del posto 4.
Regola 43: Un rilancio deve essere almeno dell’ammontare della maggiore puntata
precedente o del rilancio nel round di puntate corrente.
Questa dicitura si riferisce alla maggiore azione “addizionale” o all’”ultimo incremento legale”
effettuato da un precedente giocatore in puntata nel round corrente. Il round corrente è la
“strada corrente”, ovvero pre-flop, flop, turn, river nei giochi con board. 3a – 4a – 5a – 6a – 7a
strada nel 7 stud, etc.
Esempio 1: NLHE, bui 100-200. Dopo il flop, A apre puntando 600. B rilancia di 1000 per
un totale di 1600. C rilancia di 2000 per un totale di 3600. Se D vuole rilanciare, deve
almeno rilanciare “dell’ammontare della maggiore puntata o del rilancio precedenti nel round
di puntate corrente”, che è rappresentato dal rilancio di C di 2000. Perciò D deve rilanciare
di almeno 2000, per un totale di almeno 5600. Si noti che il minimo rilancio per D non è
3600 (puntata totale di C), ma solo 2000, cioè del rilancio addizionale aggiunto da C.
Esempio 2: NLHE, bui 50-100. Pre-flop A è UTG e punta all-in per un totale di 150 (un
incremento di 50). Così abbiamo una puntata di 100 del buio e un all-in che aumenta il
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totale di 50. Qual è la puntata maggiore? 100 è ancora “l’ammontare della maggiore puntata
o del rilancio precedenti nel round di puntate corrente”, quindi se B vuole rilanciare deve
rilanciare di almeno 100, per un totale di 250.
Esempio 3: NLHE, bui 100-200. Al turn A punta 300. B mette 2 chips da 500, per un totale
di 1000 (un rilancio di 700). E’ 1000 l’ammontare necessario a C per fare call. Se C vuole
rilanciare, deve rilanciare almeno “dell’ammontare della maggiore puntata o del rilancio
precedenti nel round di puntate corrente”, che è il rilancio di B di 700. Quindi il minimo
rilancio di C dovrebbe essere di 700, per un totale di 1700. Si noti che il minimo rilancio di C
non è 1000 (cioè la puntata totale di B).
Esempio 4-A: NLHE, bui 25-50. A rilancia di 75, per un totale di 125. SI NOTI che 125
totali= 50 (puntata) più 75 (rilancio). Il rilancio successivo in questa strada deve essere
almeno “dell’ammontare della maggiore puntata o del rilancio precedenti nel round di
puntate corrente”, ovvero 75. B rilancia del minimo (75) per un totale di 200. C rilancia di
300, per un totale di 500. Abbiamo ora una puntata di 50, due rilanci di 75 e un rilancio di
300 per un totale di 500. Se D vuole rilanciare, il rilancio deve essere “dell’ammontare della
maggiore puntata o del rilancio precedenti nel round di puntate corrente”, che è 300. Quindi
D dovrebbe rilanciare di 300 per un totale di 800.
Esempio 4-B: Stesso caso dell’esempio 4-A. La stessa puntata totale di 500 fino a D, ma
c’è stato un rilancio di 450 di A per un totale di 500, B e C hanno entrambi chiamato. Quindi
c’è una puntata di 50 (il buio) e un rilancio di 450. “Un rilancio deve essere almeno
dell’ammontare della maggiore puntata o del rilancio precedenti nel round di puntate
corrente”, che è il rilancio di A di 450. Quindi il call per D è di 500, e se D vuole rilanciare
deve rilanciare almeno di 450 per un totale di 950.
Regola 44: Riapertura dei rilanci.
Esempio 1. Serie di piccole puntate all-in che raggiungono un rilancio pieno e quindi
riaprono i rilanci:
NLHE, bui 50-100. Dopo il flop, A apre di 100 per il minimo.
B punta all-in per un totale di 125. C chiama 125,
D punta all-in per un totale di 200, E chiama 200.
L’azione torna ad A che fa fronte ad un rilancio totale di 100. Dato che 100 è un rilancio
completo, il rilancio è riaperto per A che può fare fold, call, o raise. Si noti che né
l’incremento di B di 25, né quello di D di 75 rappresentano singolarmente un rilancio pieno,
ma sommati insieme raggiungono un rilancio pieno e quindi riaprono il rilancio per “quei
giocatori che abbiano già fatto azione e facciano fronte almeno ad un rilancio completo nel
momento in cui il diritto di azione torni a loro”.
Esempio 1-A: Al termine dell’esempio 1 sopracitato, A chiama il totale di 200 (aggiungendo
100 alla sua puntata precedente). Il turno è ora di C, che fa fronte ad un incremento di soli
75. C avendo in precedenza chiamato per 125, fa ora fronte a un dotale di 200 (incremento
di 75). Poiché 75 non è un rilancio pieno, i rilanci non sono riaperti per C che può quindi
chiamare aggiungendo 75, foldare, ma non può rilanciare.
Esempio 1-B: Al termine dell’esempio 1 sopracitato, A rilancia del minimo (100), per un
totale di 300. C ha già chiamato 125, quindi per C vi è un incremento di 175 per chiamare.
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175 è più di un rilancio completo. Dato che C ha già fatto azione ed ora fa fronte “almeno ad
un rilancio completo”, i rilanci sono riaperti per C che può quindi fare fold, call, oppure raise.
Esempio 2. Piccoli all-in, 2 scenari.
NLHE, bui 2000-4000. Pre-flop A chiama il grande buio e punta 4000. B folda e C punta allin
per un totale di 7500 (un incremento di 3500 oltre i 4000 di grande buio). Tutti foldano fino
al piccolo buio che folda anch’egli.
Esempio 2-A. E’ di 3500 l’ammontare necessario al grande buio, che non ha ancora fatto
azione, per chiamare. Il grande buio può fare fold, chiamare i 3500 di incremento, o
rilanciare di almeno 4000 per un totale di 11500. Il grande buio chiama, ed ora è 3500
l’ammontare necessario ad A per chiamare. A ha già fatto azione e sta facendo fronte a un
incremento di 3500, che non è un rilancio pieno. Quindi A può solamente fare fold o
chiamare aggiungendo 3500. Non può rilanciare perché non fa fronte “almeno ad un rilancio
completo” quando l’azione ritorna a lui.
Esempio 2-B. Il grande buio rilancia il minimo (4000), per un totale di 11500. Ora è 7500
l’incremento per A e poiché è più di un rilancio completo, il rilancio è riaperto per A che può
quindi fare fold, call, o rilanciare.
Regola 46: Puntata con più gettoni.
“Quando si fa fronte ad una puntata, a meno che venga dichiarato verbalmente il raise, una
puntata effettuata utilizzando più di un gettone è considerata call se non vi sia alcun gettone
che possa essere rimosso lasciando nel piatto almeno l’ammontare del call. Se la rimozione
di un singolo gettone lascia nel piatto un ammontare uguale o superiore al call, la puntata
viene regolamentata dalla regola standard del 50% secondo la regola 41.”
Utile regola empirica nella pratica: effettivamente, significa che se uno dei gettoni di minore
denominazione nella puntata viene rimossa e lascia meno dell’ammontare del call, si
considera un call. Se uno dei gettoni di minore denominazione nella puntata viene rimossa e
lascia un ammontare uguale o superiore al call, la puntata viene regolamentata dalla regola
standard del 50% secondo la regola 41.
Esempio 1: Non c’è un gettone che possa essere rimosso lasciando l’ammontare del call.
1-A: Il giocatore A apre dopo il flop per 1200, B mette due gettoni da 1000 senza alcuna
dichiarazione. Questo è un call, poiché nessun gettone può essere rimosso lasciando
l’ammontare del call (1200).
1-B: NLHE, bui 250-500. Pre-flop UTG rilancia di 600, per un totale di 1100. UTG+1 mette
un gettone da 500 e uno da 1000 senza alcuna dichiarazione. Questo è un call, poiché né il
gettone da 500 né quello da 1000 può essere rimosso lasciando l’ammontare del call
(1100).
Esempio 2: Come 1-B, ma UTG+1 mette un gettone da 1000 e 5 da 100 senza alcuna
dichiarazione. 4 gettoni da 100 possono essere rimossi lasciando l’ammontare del call
(1100). Di conseguenza questa fattispecie è soggetta alla regola 41. Il rilancio minimo è
600. Il 50% di 600 è 300. Quindi se UTG+1 mette 1400 o più, sarà obbligato a completare
un rilancio completo fino a 1700 totali. Dato che in questo esempio UTG+1 ha messo 1500,
deve effettuare un rilancio completo.
Esempio 3: come l’esempio 2 sopracitato, ma UTG+1 mette un gettone da 1000 e 3 da 100
senza alcuna dichiarazione. Due dei gettoni da 100 possono essere rimossi lasciando
l’ammontare del call (1100), di conseguenza questa fattispecie è soggetta alla regola 41.
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Dato che il giocatore non ha puntato almeno il 50% di un rilancio minimo, questa puntata è
considerata un call e vengono restituiti al giocatore gettoni per un valore di 200.
Regola 52: Puntate Non-Standard & non chiare
“Inoltre, qualora la dimensione di una puntata dichiarata verbalmente possa
ragionevolmente avere molteplici significati, sarà considerato il minore valore
possibile.”
Se una puntata dichiarata ha tecnicamente molteplici significati, il TD può utilizzare la
sua discrezionalità per determinare quale valore sia il più ragionevole e nel miglior
interesse del gioco. Fattori decisionali possono includere, ma non si limitano a
queste, considerazioni tipo: 1) mantenere l’importo minore per incoraggiare maggior
disciplina nelle puntate, 2) i recenti incrementi di puntata e 3) il valore delle puntate in
relazione alla dimensione del piatto.
Esempio 1: NLHE bui 75-150. I giocatori A e B sono SB / BB. I giocatori C, D, ed E
chiamano 150 di BB. C’è 675 nel piatto. Il giocatore F dichiara “Raise, cinque”, e poi
lentamente prende un gettone da 5000 e lo lancia avanti. La dichiarazione precede il
movimento dei gettoni, quindi la dichiarazione “cinque” governa la puntata. Gli
incrementi precedenti di puntata sono tutti nell’ordine delle centinaia, e il piatto è
poco più grande di 500. Pur essendo entrambi significati tecnicamente validi (500 o
5000), 500 risulta essere molto più coerente con l’azione precedente e la dimensione
del piatto, e come scelta incoraggia una maggior disciplina nelle azioni di puntata.
Esempio 2: NLHE bui 75-150. Pre-flop il piatto è 3200. Post flop, il giocatore A apre
per 2000. I giocatori C, D, ed E chiamano. Ora ci sono 11.200 nel piatto. Al turn il
giocatore A dichiara “Bet, cinque”, dopodiché lancia un gettone da 5000. Pur
essendo entrambi significati tecnicamente validi (500 o 5000), 5000 risulta essere
molto più coerente con l’azione precedente (che sono incrementi di migliaia) e la
dimensione del piatto che è 11.200 è più del doppio della massima puntata possibile
di A. Detto questo, il TD può decidere nel miglior interesse del gioco di incoraggiare
una maggior disciplina nelle azioni di puntata e decidere che il bet sia 500.
Traduzione a cura di Christian Scalzi e Fabiano Stefanini

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