Dopo McKeehen, Cannuli e Beckley, continuiamo a presentarvi coloro che il prossimo novembre si contenderanno a Las Vegas il titolo di campione del mondo di poker.
Oggi è la volta di Neil Blumenfield, che sarebbe stato il finalista più anziano di sempre se non gli avesse messo i bastoni tra le ruote Pierre Neuville: hanno rispettivamente 61 e 72 anni e tanta tanta esperienza.
Neil nella vita lui però ha fatto tutt'altro che giocare professionalmente a carte, infatti è sempre stato impegnato, dopo aver conseguito una laurea in Scienze Politiche all'università californiana di Berkley, nell'industria dei software. Attualmente occupa il posto di CEO della Elastic Intelligence Inc.
Blumenfield imparò a giocare da giovane, quando ancora il no limit hold'em non era in voga come adesso e le varianti non erano un tabù.
Dopo una lunga pausa, poi, ha iniziato coi tornei (circa otto anni fa) e da allora non è mai mancato al Seniors' Event delle World Series of Poker.
Ha viaggiato molto per la sua passione e ha preso parte a tanti tornei minori, quelli che gli hanno conferito la fiducia necessaria per far bene nel Main Event WSOP, dove mise a segno una significativa deep run nel 2012.
“La prima volta che andai a premio – ha svelato Neil a Pokernews – ero sponsorizzato da un gruppo di giocatori locali. Ho dovuto così dividere quanto vinto, circa 40.000$, con tutti. Credo di aver preso il 25% del totale. Dato il field del Main Event, però, decisi che non avrei più giocato stakato...”.
Tornando al Main Event di quest'anno, dove ha vissuto un ruolo da vero protagonista, ha raccontato di aver vissuto molte fasi da short-stack, con la strategia da attuare che diventa piuttosto semplice: push or fold. L'esperienza, forse, lo ha aiutato ad avere la pazienza necessaria per scegliere comunque gli spot giusti.
“Certamente McKeehen è il favorito. Mi piace la mia posizione al tavolo. Lui è difficile da affrontare e perciò dovrò essere molto accorto nelle situazioni contro Joe...”.
Per arrivare all'appuntamento più importante della carriera con la forma adeguata, Neil si è concesso vacanze rilassanti in Francia e non è escluso che faccia la sua comparsa all'EPT di Barcellona, in corso di svolgimento in questi giorni.
A novembre tirerà fuori dalla busta sigillata uno stack di 22.000.000 (50bb). E' al terzo posto provvisorio, dietro solo allo 'spauracchio' McKeehen e all'israeliano Stern.
Avrà la forza e la motivazione, dopo questa inaspettata avventura, di tornare a vestire i panni del manager aziendale? Chissà... anche Blumenfield nutre dubbi.