Se lo dice lui, allora possiamo crederci.
Il campione americano Olivier 'adonis112' Busquet, specialista heads-up online (vanta anche vincite live per poco meno di sette milioni di dollari), ha esposto il suo pensiero riguardo la convenienza di affrontare i giocatori più forti, più preparati, al fine di migliorare.
Per il 34enne, dunque, sarebbe più profittevole adottare altre 'strategie' piuttosto che incrociare carte e chips con chi ne sa più di noi e, di fatto, non aspetta altro che ci sediamo.
“L'idea che affrontare contro avversari più 'skilled' sia un modo fantastico per migliorare sembra una sorta di mito – spiega Olivier – diffuso proprio dai player più forti che necessitano azione da quelli più deboli”.
Il suo ragionamento, quindi, non fa una piega.
Sarebbe una sorta di 'trappola' organizzata dagli 'squali' per attrarre nella loro rete i 'fish', che pur di diventare migliori sarebbero disposti a lasciare, inevitabilmente, soldi a chi è più esperto di loro.
'Adonis112', perciò, consiglia di arruolare un coach, analizzare i numerosi video disponibili e faticare lontano dai tavoli, tra libri e confronti con altri giocatori. Per lui tutte opzioni più economiche rispetto a eventuali 'sanguinose' sessioni contro i big.
Questo è il suo pensiero, ma non tutti però concordano con le parole di uno dei più rispettati professionisti del poker.
Lo hanno fatto, ad esempio, Daniel Negreanu, David Benefield, Pratyush Buddiga e Andreas Torbergsen.
Tutti loro sostengono che sia fondamentale fare esperienza sul campo di battaglia, ma – specifica Negreanu – non deve rappresentare un problema il fatto di perdere denaro, specialmente all'inizio.