IL TIGHT AGGRESSIVE NEL CASH GAME 6-MAX

Ogni giocatore di poker ha uno stile di gioco, qualcuno predilige l’azione, alcuni la curiosità, altri ancora l’equilibrio. Questi ultimi adottano un range di gioco forte o giocabile, in modo aggressivo e non disdegnando il bluff: ecco i giocatori tight aggressive.

Nel poker esistono due filoni principali per distinguere le modalità di gioco : tight e loose.
Nel primo caso si intende un tipo di gioco solido e conservativo con una selezione dei range fin dal preflop. Al contrario, il giocatore loose tende a entrare nei piatti con un range vasto.
 
A questi due termini vengono affiancati due caratteristiche:
  • Aggressive: indica l’inclinazione ad essere aggressivi quando si entra in gioco
  • Passive: delinea un profilo passivo, propenso al call e quasi mai al raise
Qui si tratterà il profilo tight con la particolarità aggressive.

Cosa si intende per tight aggressive?

E’ un player che discrimina le combinazioni di mani con le quali affronta i piatti e ha uno stile aggressivo e incentrato sull’iniziativa quando entra nella contesa.

Le caratteristiche principali di un giocatore TAG (Tight Aggressive) sono:
  • la disciplina e il “rispetto” della posizione al tavolo. Egli aumenta le frequenze di open raise e preflop raise man mano che si sposta da early position (UTG) verso le fino a late position (CO e BTN)
  • l’esperienza nel giocare il postflop, che lo rende temibile sia quando ha un punto forte sia quando gioca in bluff o semi-bluff.
  • l’attitudine alla “lettura” dei range avversari
  • l’aggressività nel giocare sia il preflop che il postflop
  • la duttilità nell’adattarsi allo stile di gioco degli opponents
Un TAG, entra in gioco con un range del “top” 15-20%  tra le possibili combinazioni del preflop, lo fa con un rilancio, evita i limps ed è poco incline a “flattare” le three-bet oop (out of position).
Il suo stile di gioco lo porta a giocare con mani premium che gli consentono una buona giocabilità nel postflop, dove ha alte frequenze di continuation bet “motivate” dal valore della sua mano.

Quando subisce un rilancio alla cbet analizza le tendenze di gioco dell’avversario: esce dal colpo contro un giocatore chiuso, rivualuta e pianifica contro un giocatore aggressivo.

E’ comunque in grado di “miscelare bene” i propri range e ha la prontezza di saper giocare anche con mani in bluff o semi-bluff sfruttando la fold equity degli opponents, che si basa sulla percezione che gli altri hanno di lui.

Come si affronta un giocatore TAG?

A prima vista il TAG sembrerebbe un giocatore infallibile, ma come tutti i players anch’egli è vulnerabile nel gioco
  • il suo gioco talvolta risulta prevedibile
  • non si adatta bene contro il profilo loose aggressive
Un esempio per essere più chiari:
Game type : cash game 6-max NL50
Player1 100x MP - raise €1,5
Player2 100x CO – call
Flop Qs 9h 6h - Pot €3,75 (2 players)
Player1 bet €2,5 - Player2 call
Turn 5h – Pot €8,75
Player1 check – Player2 bet €5,25 - Player1 fold
Player1 (TAG) fa una continuation bet “legittima” sul flop, ma Player2, fa floating.

Perchè al turn Player1 opta per il check/fold?
Il Player2 conosce bene il proprio avversario e si aspetta da quest’ultimo una c-bet su un flop Q-high e leggermente drawy. Inoltre ha molti outs nelle streets successive che frenano l’azione aggressiva dell’original raiser al turn (cuori, 5, T, K,8 più tutte le carte che “pairano” il board).

In sintesi il Player2 adotta una strategia corretta perché sa che il suo avversario al turn fa check con l’intento di foldare contro una bet. Al contempo Player1 sceglie la linea del check/fold perché il turn è una scary cards per lui, una carta che permette di chiudere tanti progetti che sono nel range di Player2.

Ad ogni modo, se ci fosse una “lista nera” di giocatori da evitare ai tavoli, il tight aggressive  sarebbe al primo posto.
E’ un giocatore vincente nel lungo periodo in grado di distinguere bene le varie fasi di gioco e di adattarsi.
"Quando ti muovi sii rapido come il vento, maestoso come la foresta, avido come il fuoco, incrollabile come la montagna"
Sun Tzu - L’arte della guerra

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