LA 3BET IN BASE ALLA POSIZIONE

La posizione al tavolo permette di giocare le stesse mani di partenza con strategie differenti: è un aspetto determinante per decidere se fare o meno una three-bet.

Si possono configurare varie situazioni che dipendono dall’essere in position (IP) o out of position (oop). 

Chi possiede il vantaggio posizionale può prendere decisioni diverse con la medesima starting hand
; non si può dire lo stesso quando agisce fuori posizione.

Questo elemento deve comunque essere correlato alle caratteristiche dell’original raiser e a quelle degli altri giocatori che agiscono successivamente.


Un esempio:

Game type: Cash game NL 100 6-max
Player1 100x CO raise €3
Player2 100x (Ah5h) BTN three-bet €8
Player1 CO - call
Flop : 3h Jd 5d – Pot €17,5 – Player1 check – Player2 bet €9 – Player1 fold

Il player2 three-betta” dal bottone e lo fa per 3 motivi :
a)  L’avversario “flatta” le three-bet anche out of position e folda tanto nel postflop
b)  Ha il vantaggio della posizione con una starting hand suited con A blocker
c)  E’ l'aggressore, ossia potrà rappresentare un buon punto su parecchi flop, anche quando mancati

Il player2 si aspetta di essere chiamato dal player1 e di dover giocare il postflop, ma il vantaggio di parlare dopo l’avversario e l’accurata conoscenza di quest’ultimo gli permettono di fare un’azione profittevole con una mano mediocre.

Nell’esempio seguente player1 ha la stessa starting hand, contro lo stesso avversario:
Game type: Cash game NL 100 6-max
Player1 CO raise 3€
Player2 SB (Ah5h) fold
In questo caso player1 fa fold perché è fuori posizione e giudica pericoloso affrontare il rivale in un piatto three-bettato nel quale sarebbe costretto ad agire per primo.

L’entità degli stacks dei players al tavolo condiziona le decisioni di operare con una three-bet per “aggredire” i piatti.
Il motivo principale è lo “spazio di manovra” limitato qualora si fosse costretti a giocare il postflop. Il giocatore “short stack” si troverebbe “committed” e sarebbe difficile vincere senza avere un buon punto in mano, men che meno tentare di forzare il fold con una c-bet in bluff o semi-bluff.
Contro giocatori che hanno poche chips è opportuno contro-rilanciare per valore. Un esempio pratico:
 
Game type: Cash game NL 100 6-max
Villain CO (7s7d) 40x raise €3,5
Hero SB 100x QhQs - three-bet €11,25
Villain CO – call
Flop : 5s 5d Ts – Pot €23,5 – Hero bet €16 – Villain call
Turn : 2h – Pot €55,50 - Hero all in – Villain call €12,75
River: 4s – Pot € Hero show QhQs – Villain show 6s6d – Hero wins €81

Hero ha una starting hand di valore e riesce a prendere tutte le chips al rivale perché sfrutta al massimo il board, che non presenta possibili progetti ed è pertanto vantaggioso anche per villain. Come si potrà notare villain al river è “committato”; dunque, se hero non avesse avuto un ottimo punto, non avrebbe avuto chance di vincere il piatto. Villain, infatti, chiamerebbe qualunque tipo di puntata con la sua coppia di sei su un board del genere.

La mano di partenza è importante per stabilire se fare un contro-rilancio. E’ altrettanto vero che questo aspetto deve essere legato alle caratteristiche dell’avversario e alla posizione.
Ci sono alcune situazioni che inducono a contro-rilanciare con “trash-hand” ossia mani scarse per rubare “dead money” e altre in cui una three-bet tende a ricavare il massimo del valore da una "premium hand" con la conseguenza di proteggerla al tempo stesso. Un esempio può rendere più chiara la spiegazione:

Game type: Cash game NL 100 6-max
Villain UTG 100x raise €3
Hero SB 100x AhAd - three-bet €10,25
Villain UTG – fold

Nella situazione dell’esempio hero three-betta l’original raiser che apre da UTG. Potrà sembrare una mossa scontata e che rivela tutta la forza di Hero, ma quest’ultimo si trova “costretto” ad agire in questo modo. Ecco perché:
  • Villain apre da posizione UTG e si presume che abbia una mano forte
  • Hero è fuori posizione
  • Hero ha una best hand e ha necessità di far crescere il piatto per fare più profitto possibile
  • Hero cerca di restringere il range di villain per avere una migliore lettura in un’eventuale contesa nel postflop
La three-bet mette sotto pressione l’avversario su più fronti. Come la maggior parte delle azioni aggressive deve essere usata con logica ed equilibrio, tenendo conto di tutti i fattori fin qui descritti.

“La capacità di assicurarsi la vittoria combattendo e adeguandosi al nemico è chiamata genialità.”
Sun Tzu – L’arte della guerra

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