IL GIOCO ATC: QUANDO LA TUA MANO NON CONTA

ATC è un acronimo inglese che sta per “Any Two Cards” (due carte qualsiasi) e viene usato per indicare uno spot dove la forza della propria mano non conta. Scopriamo insieme in quali situazioni può verificarsi  e come trarne profitto.

Quando si può parlare di ATC

Il concetto si applica in diverse situazioni, ma hanno tutte qualcosa in comune: il proprio avversario fa troppi fold. È infatti in questi casi che la propria mano non conta: quando lo showdown non viene visto.

Le situazioni più comuni in cui si può fare talvolta una puntata ATC sono queste:
 
  • Furto dei bui da bottone (BTN) o small blind (SB)
  • Controrilanci nel preflop
  • Cbet
Oltre a queste ne esistono tante altre, ma concentriamoci su queste.

Furto dei bui da Bottone e Piccolo Buio
Contro alcuni bui è possibile effettuare uno steal con qualsiasi mano. Calcolare quando ciò è possibile è molto semplice.

Da piccolo buio con apertura x3   
Utilizzando un’apertura x3, si investono 2,5 bui per vincerne 1,5. La percentuale X di successo che questo steal deve avere (almeno) per essere fatto ATC si calcola attraverso questa equazione:

(1.5)*(X) – [2.5*(1-X)] = 0
X = 0,625 = 62,5%

Quindi, se il grande buio ha un fold to steal contro il piccolo buio superiore a 62,5%, il furto si potrebbe fare anche con due carte bianche.

Da bottone con apertura x2
Utilizzando un’apertura x2 si investono 2 bui per vincerne 1,5. In questo caso, la percentuale X di successo che lo steal deve avere è dato da:

(1.5)*(X) – [2*(1-X)] = 0
X = 0,571 = 57,1%

Pertanto se il fold to steal combinato* dei bui è pari almeno a 57,1%, lo steal dal BTN con size x2 si può sempre fare ATC.
*per trovarlo è sufficiente moltiplicare i due fold to steal. Ad esempio, se SB folda 65% e BB folda 75%, il fold to steal combinato è di 0,65*0,75 = 0,48 = 48%
 
Controrilanci nel preflop (3bet)
Anche un controrilancio nel preflop può essere eseguito con due carte qualsiasi se il proprio avversario folda abbastanza.
Anche qui dipende dalla size che si utilizza, pertanto vediamo i due casi più comuni.

In posizione con size x3
Supponiamo che il CO apra x3 e il BTN esegua un controrilancio fino a 9bb. Il calcolo è del tutto analogo a quello utilizzato per lo steal dei bui:

(4,5)*(X) – [9*(1-X)] = 0
X = 0,66 = 66%
(si noti che se la 3bet ha successo si vincono anche i bui oltre all’apertura x3)

Quindi, se la 3bet ha successo almeno il 66% delle volte può essere fatta con due carte qualsiasi.

Fuori posizione con size x4
Come cambia la situazione se questa volta è il grande buio a fare un controrilancio di 12bb sull’apertura x3 del CO?
(4,5)*(X) – [11*(1-X)] = 0
X = 0,709 = 70,9%

Come si può vedere, con una size più alta di 3bet è necessario che il proprio avversario foldi più spesso per poterlo fare ATC. In questo caso il 70,9% delle volte.

Continuation Bet
Anche nel postflop esistono situazioni profittevoli con due carte qualsiasi. Il caso più comune è quello della cbet contro avversari molto arrendevoli. Anche qui, la size è molto importante.

In questo caso la formula da utilizzare è la seguente:
Y = 1 – [1/(1+X)]

Dove Y indica la % di fold oltre la quale il proprio avversario sarà vulnerabile ad una puntata ATC e X la size della puntata in relazione al piatto.
 
Ad esempio, quando un giocatore effettua una cbet pari al piatto:
Y = 1 – [1/(1+1)] = 0,5 = 50%

Quindi chi difende dovrebbe farlo almeno il 50% delle volte per non essere vulnerabile.
Se invece la puntata fosse di ½ pot:
Y = 1 – [1/(1+0,5)] = 0,33 = 33%

Pertanto, se un giocatore avesse fold to cbet > 33% sarebbe un buon bersaglio per una puntata ATC di mezzo piatto.

Conoscere la matematica del poker è estremamente utile quando si cercano vulnerabilità nel gioco dei propri avversari. Grazie a queste conoscenze è facile scovare quelle situazioni in cui una puntata è profittevole anche senza avere una mano di valore, riuscendo così a martellare più forte dove la resistenza è minore.

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