
Il bello del poker è l’opportunità di giocare con ingegno, perché il suo “meccanismo” quasi mai ha la medesima azione. Le stesse carte vengono giocate in modo differente in due mani distinte, perché in questo gioco non sono solo le hole cards a fare la differenza ma anche e soprattutto il giocatore. Con logica e un pizzico di fantasia mette in pratica una fra le armi più sensazionali di questa disciplina: il semi-bluff.
Che cos’è il semi bluff?
E’ un’azione aggressiva che viene compiuta sul postflop con un progetto di scala o colore (draw).
Perché si fa il semi-bluff?
Ha l'obiettivo primario di indurre subito al fold l’avversario o, viceversa, farlo desistere nelle streets successive. Tra i motivi per cui scegliere questa linea, c'è l'idea di fare profitto con una mano marginale e di avere comunque il potenziale di chiudere un punto forte ed estrarre molto valore.
Quali sono i requisiti per applicarlo?
Chi opera un semi-bluff deve possederne le abilità. Inoltre è fondamentale che si riscontrino alcuni requisiti come:
- Il board deve prestarsi a rendere credibile l’azione
- Le caratteristiche dell’avversario dovrebbero indicare una buona folding equity
- La posizione aumenta le probabilità di raggiungere l’obiettivo finale, ossia il profitto
Per rendere più chiara la spiegazione è opportuno un esempio pratico che raccolga tutti i fattori più importanti:
Game type : cash game NL100 6-max
Villain (tight aggressive) 100x MP raise 3BB
Hero 100x BTN call 9hTh
Flop: pot 7,5BB - 7d Qh 8d – Villain bet 4,5BB – Hero raise 11,5BB – Villain call
Turn : pot 30,5BB - 5h - Villain check – Hero bet 16BB – Villain call
River : pot 62,5BB – Kh – Villain check – Hero bet 4BB – Villain call
Villain mostra KsQd – Hero wins 142,5BB
Hero compie un semi-bluff a partire dal flop, ecco perché: l’avversario è esperto e ha caratteristiche tight aggressive.
Si focalizza il suo range su pocket pair 33+, broadway ATo+ KJs+ QJs TJs KQo, connectors suited come 78-89-9T, alcune combinazione di Ax suited come A8-A9.
Infine, non si dimentichi che il flop (Q high) si presta alla c-bet di villain anche in bluff e dunque, una certa percentuale di volte quest'ultimo potrebbe abbandonare senza esitazioni il piatto.
Infine, non si dimentichi che il flop (Q high) si presta alla c-bet di villain anche in bluff e dunque, una certa percentuale di volte quest'ultimo potrebbe abbandonare senza esitazioni il piatto.
Inoltre :
a) Vuole mettere subito sotto pressione il rivale con un pot più grande e fargli foldare tutta la parte del suo range che attualmente lo batterebbe. Questo range è composto da AT-AJ-AK, A8, pocket pair 33-66, 99-JJ e su queste mani hero ha buona folding equity contro un opponent TAG.
b) Vuole prendere l’inerzia della mano (bet sizing e folding equity)
c) Ha buone possibilità di chiudere il draw o, in alternativa, di aumentare i suoi outs nelle streets successive
Quando villain chiama il raise, Hero ricompone il mosaico delle combinazioni dell’avversario in: KK+, AQ, KQ, JQ, 9T, AhXh in quanto avrebbe foldato o rilanciato tutto il resto (flush draw nuts+overcards, combo draws, set, two pairs).
Il 5h al turn è una carta che aiuta hero a continuare l’azione aggressiva (combo draw) perché aumenta gli outs e, sebbene leggermente qui, anche la fold equity di Villain.
Hero riceve un altro call e riduce a KQ-AQ-JQ il range del contendente.
Hero riceve un altro call e riduce a KQ-AQ-JQ il range del contendente.
Al river è l’apoteosi: il Kh chiude il draw di hero e dà un punto forte a villain. Hero aumenta la bet size perché sa che KQ è nel range dell’opponents e viene chiamato spesso, con la conseguenza di ottenere un ottimo profitto.
Nel poker fa la differenza chi cambia il proprio stile e si adatta alle situazioni, creando i presupposti di ottenere vantaggi cospicui. Il giocatore abile a rendersi imprevedibile e a trasformare situazioni sfavorevoli in circostanze vantaggiose ricaverà il massimo da questo gioco.
“Cerca di anticipare i piani del nemico, e individua i suoi punti forti e deboli: potrai decidere quale strategia usare per avere successo, e quale no.”
Sun Tzu, L'arte della guerra
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