COME GIOCARE IL FLOP: CHECK RAISE O DONKBET

Il poker è un gioco di decisioni e un giocatore vincente si distingue da quello in pareggio per poche scelte nell'arco di migliaia di mani. Una delle nuove armi di cui possiamo disporre è senz'altro la donkbet. Si propone come valida alternativa al check-raise, ma solo una conoscenza delle situazioni in cui applicarla consentirà al giocatore di ottenere il giusto equilibrio tra le due.

Più in generale, quando il giocatore impegnato in un piatto non è l'original raiser e gioca fuori posizione, egli dovrà scegliere fra due alternative se vuole giocare la mano prendendo l'iniziativa: il checkraise o la donkbet.

Quali sono le caratteristiche che contraddisinguono il check-raise?

- Ingrossa il piatto.
- Genera una buona fold equity.
- Dipende dalla volontà dell'avversario di effettuare una continuation bet.


Quali sono le caratteristiche che contraddistinguono la donkbet?

- Si prende l'inerzia del colpo puntando subito per anticipare gli avversari.
- Contiene la grandezza del piatto rispetto a un checkraise.
- Viene chiamata più "light", dunque con un range più ampio e di conseguenza con maggior frequenza.
- In un piatto multiway i giocatori tenderanno a dare maggior credibilità a chi punta per primo con una donkbet rispetto alle situazioni testa a testa.

Si propongono alcuni esempi:

Esempio1: Valore in multiway.
In un tavolo cash game 6-max con bui 0.50€/1,00€ Hero si sta contendendo un piatto multiway contro un giocatore esperto (regular) e un giocatore occasionale (rookie).

Hero - BB – 100€
Regular - UTG – 145€.
Rookie – BTN – 80€.
Hero ha 6c6d.
Le mani di "regular" e di "rookie" sono ignote.

**Preflop**
Reg raises 3€, all folds, rookie calls 3€, Hero calls 2€. (POT 9.5€)

**Flop**
6h Th Qd
Hero bets 6.50€, reg folds, rookie calls. (POT 22,5€).

**Turn**
2c
Hero bets 17,5€, rookie calls. (POT 57,5€)

**River**
3d
Hero bets 60€, rookie folds.

In questa mano hero ha optato per una donkbet sul flop per le seguenti ragioni:
 - Questo flop verrà spesso checkato da entrambi i giocatori.
 - Non si vogliono regalare carte gratuite a diversi progetti.
 - Si vuole estrarre il massimo valore dal giocatore occasionale.

Esempio 2: Checkraise vs Regular
In un tavolo cash game 6-max con bui 0.50€/1,00€, hero è fuori posizione e si sta contendendo un piatto contro un giocatore esperto (regular) .

Hero – BB – 150€.
Reg – CO – 200€.
Hero ha 8h8d.
La mano di "regular" è ignota.

**Preflop**
All folds, Reg raises 3€, Hero calls. (POT 6,5€)

**Flop**
Kd 8c 9d
Hero checks, Reg bets 5€, Hero raises 17,5€, Reg calls (POT 46€)

**Turn**
2c
Hero bets 34€, Reg calls. (POT 114€).

**River**
Kc
Hero bets 95,5€, Reg calls (POT 300€).
Hero shows 8h 8d.
Reg shows AcKh.

In questa mano hero ha optato per un check invece di puntare subito per le seguenti ragioni:
 - Quel tipo di flop verrà spesso cbettato dal nostro avversario.
 - Prendiamo una strada di valore da tutto il range di bluff del nostro avversario.
 - I due giocatori sono entrambi deep e una donkbet non  consentirebbe a Hero di arrivare al river con uno stack adeguato per estrarre il massimo valore dalla sua mano.

Al check segue un rilancio piuttosto che un call per le seguenti ragioni:
- Il flop presenta alcuni progetti.
- Con un rilancio è possibile estrarre ulteriore valore dai semibluff di chi cbetta
- Con un rilancio è possibile rappresentare un range con varietà di semibluff e valore che può confondere l’avversario e indurlo a chiamate light.
- Il check/raise consente di arrivare ai resti al river quando l’avversario ha un K.
 
I due esempi hanno mostrato due situazioni differenti in cui la scelta più profittevole non era univoca. Uno studio più approfondito di queste dinamiche porterà a conoscere sempre più frangenti in cui applicare  ora l'una, ora l'altra azione, anche se il segreto per farne un utilizzo ad hoc sarà quello di bilanciare le due alternative in relazione all'avversario con cui si sta battagliando.


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